il bonifico ha buon fine perchè quello "che guida" è l'Iban, se poi l'Iban è errato, sta alla correttezza del destinatario valutare se rendere il denaro, o meno.

Grazie per la risposta.

Io invece dubito , se l'anagrafica non qualcìglia come minimo rimane sospeso..

Chiedilo a chi l'ha emessa prima di far disporre sulla stessa pagamenti a favore di terzi...

Rispondo in questa discussione tralascindo l'altra creata per by-passare il mal funzionamento del forum. Dono più preciso. Avevo parlato di un vademecun della Banca D'Italia per i bonifici. Mi sono sbagliato. Avevo letto un articolo sul Sole24Ore e ricordavo male. Si tratta, invece della "Guida della Banc D'Italia" (basta scrivere così su Google e la si trova immediatamente), intotolata " Il conto corrente in parole semplici", Infatti verso la fine la guida tratta questo argomento, di sotto uno stralcio copiato ed incollato

> IBAN - International Bank Account Number
È il codice – formato da lettere e numeri – che consente di
identificare
in modo univoco il conto corrente. Funziona da “indirizzo”
del conto e infatti è indispensabile per trasferire denaro tra conti.
Anche se il nome del beneficiario è errato o incompleto, con
l’IBAN corretto un bonifico va comunque a buon fine

Continuo con il dire che alcune banche hanno dei filtri che controllano la corrispondenza, altre no, si attengono alla norma e vanno avanti. Nulla toglie che in caso di reclamo la Banca deve essere attore principale a "cercare" e ripeto "aiutare" ad aggiustare un errore NON SUO. l problema che alcune banche ci vanno con i piedi di piombo è che noi utenti consumatori non riusciamo mai ad assumerci le ns responsabilità. Se diamo un iban esatto ed un beneficiario errato e la operazione va a buon fine, come deve andare, e non riesce più a recuperare i soldi, la colpa chiramente si da alla Banca invece che a se stessi, Allora alcune banche per evitare queste problematiche ci vanno, appunto, con i piedi di piombo, facendo controllo NON DOVUTI

in realtà le istruzioni della banca d'italia sono precise e intenzionali. per esempio se una coppia (moglie marito o marito figlio) si accorda per far arrivare un bonifico sulla carta prepagata intestata all'altro, questa operazione è permessa. per prevenire l'errore, tutti i sistemi di home banking chiedono la verifica dell'Iban, e alcuni (es. Banca Intesa) chiedono anche il nominativo del beneficiario effettivo. Un controllo in più, a carico di chi da l'ordine di bonifico. La banca ha già molte incombenze, ci mancherebbe controlli non dovuti, specie se inutili (quando i soldi sono in entrata, si accettano sempre, salvo controlli successivi)