Buon giorno a tutti,da oltre 20 anni la nostra s.r.l. ha un rapporto con la Unicredit, prima credito romagnolo. Premetto che la ditta ha sempre avuto un fido di 30.000 € e bilanci sempre molto in attivo.Nel 2004 abbiamo avuto una piccola perdita da bilancio, subito appianata davanti al notaio. In quell'anno, il funzionario che si occupava del nostro c/c, ci ha detto che doveva essere fatto il rinnovo dei fidi, per cui, siccome siamo sempre stati dentro al limite, tranne per periodi max di 1 settimana, sempre autorizzati, siamo usciti per 2000 max, ci diceva, che sarebbe stato meglio presentarsi per il rinnovo con il fido completamente inutilizzato, per poi farcelo riautorizzare. Una volta versati soldi da parte dei soci, sbloccando azioni e fondi personali, anche con notevoli perdite, ci disse che appena riautorizzato il fido, avremmo potuto riprenderceli. Dopo 1 mese, ci è stato detto che la centrale non lo aveva autorizzato, per cui era stato revocato. Tutto telefonicamente. Abbiamo quindi continuato ad utilizzare il conto in attivo fino a 2 mesi fa, quando, causa altri problemi, abbiamo sconfinato per 4000 €. Il direttore di banca ora, mi chiama dicendomi che se entro fine mese non rientro, la banca effettuerà un'ingiunzione legale per il rientro e la eventuale chiusura, la quale comporterebbe anche il blocco di tutti gli altri fidi presso le altre banche. Quanlcuno mi sa dire se non dovrebbero prima mandare una raccomandata con i classici 60 giorni di tempo per il rientro? Premetto che fino ad adesso io ho sempre ricevuto queste notizie solo per telefono.Grazie
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17/08/2006, ore 13:31
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