Buongiorno a tutti. Scrivo in questo forum perche' non so se puo' esserci una soluzione al problema che mi si è presentato.All'inizio di quest'anno decido, con un socio, di aprire un'attivita' di ristorazione in un locale che mi ha costretto ad una ristrutturazione non indifferente e ad Aprile era tutto pronto. Purtroppo la spesa è stata piu' alta del previsto per cui ad un'impresa facemmo un assegno posdatato con scadenza 31 07. Questo perche' entro quella data contavamo di essere operativi. Si è presentato un problema con un tecnico del Comune che si è impuntato su un cavillo riguardante l'agibilita' e nonostante fosse tutto a posto ci ha fatto perdere mesi di lavoro(alla fine abbiamo dovuto ricorrere anche al legale ed abbiamo avuto ragione ed ora abbiamo la nostra agibilita'). Questo scherzetto purtroppo non ci ha permesso di coprire l'assegno che aihmè è andato protestato e ci siamo ritrovati con un'attivita' ancora inattiva e con un protesto in banca. Nonostante abbiamo coperto l'assegno entro 60 giorni con non pochi sacrifici,e nonostante abbiamo chiesto al direttore della banca di non rovinarci prima di aprire, la banca ha deciso di chiuderci il conto. Ora ho la mia bella attivita' che per fortuna è inizata bene ma nessun Istituto vuole aprirci un conto (ovviamente) e non sappiamo cosa fare. Ne ho anche bisogno per poter accreditare gli importi per le varie convenzioni (buoni pasto, Universita' ecc) ma non so come fare e stiamo rischiando di perdere clienti e soldi. Con il mio socio abbiamo considerato un BancoPosta anche solo per l'accredito. Secondo voi è possibile che aprino senza problemi? O altrimenti quale soluzione potrebbe prospettarmi?La nostra è una SRL ed in queste condizioni nessuno ci dà la possibilita' di lavorare e non sappiamo come uscirne fuori. Quali consigli? Grazie
Rev.0 Segnala
16/11/2009, ore 08:55
|
||||
|
Vota ora facendo click sulle icone e vicino ogni domanda, commento o risposta
Rev.0 Segnala
16/11/2009, ore 09:21
Il conto Bancoposta è l'unica soluzione, che in altra situazione, non mi sentirei di consigliare, in quanto presenta diverse problematiche, quali smarrimento, anche se temporaneo e casuale di asseggni depositati,l'impossibilità di sforare di un centesimo, in specialmodo nei pagamenti di assegni.Apritelo con tutte le opzioni possibili, quali home banking in modo da poter controllare quotidianamente tutte le movimentazioni e sopratutto la loro regolarità.Tenete presente che per ogni eventuale inghippo, nulla può il direttore del locale ufficio, e dovete rivolgervi sempre alla sede centrale, tramite numero verde o lettera raccomandata a cui comunque danno sempre riscontro.Nel vostro caso, anche se protestati dopo 6 mesi dalla levata del protesto, rilasciano comunque autorizzazione ad emettere assegni, questo per quello che che so come privati, se aprite un conto business, onestamente non saprei se le condizioni sono uguali. |
||||
|
Rev.0 Segnala
16/11/2009, ore 17:26
Grazie per il consiglio e la soluzione, che anche a noi sembra la piu' proponibile, salvo riserva. Riserva perche' anche in Posta c'è bisogno del consenso di Roma. Pero' questa mattina navigando su internet ho attinto altra informazione interessante denominata "Pattichiari".Pattichiari è un prodotto offerto da alcune banche consorziate e da' la possibilita' di aprire un conto corrente elementare, attraverso il quale il cliente può effettuare pagamenti, ricevere somme di denaro, fare investimenti e avere una carta di credito prepagata.Questo servizio diciamo che è rivolto a soggetti senza rapporti bancari (ad esempio giovani o immigrati), e non è consentito il rilascio di assegni, la concessione dello scoperto di conto nè il rilascio della carta di credito. Mi sono recata presso uno degli Istituti aderenti a questa iniziativa perche' mi sembra al momento, quella piu' interessante per le mie necessita' (anche perche' non avrei alternative)e senza remore, ho esposto il mio problema cercando di capire con i responsabili quale strada percorrere per trovare una soluzione per poter lavorare. Un impiegato si è messo a disposizione dicendo che cercheremo di trovare una soluzione alternativa a quella richiesta da me, laddove fosse possibile, ed entro domani mi fara' sapere come possono intervenire. Spero di ottenere una risposta favorevole dal momento che questa banca è una piccola realta' che ha bisogno di crescere anche con clienti nuovi e mi auguro di aver dato un'informazione (quella di "PattiChiari")che possa servire a chi come noi, ha voglia di lavorare ma non riesce ad andare avanti perche' il sistema bancario ti marchia a vita precludendoti ogni possibilita'. Se qualcuno ha qualche altra soluzione al mio problema, gliene sarei grato. |
||||
|
Rev.0 Segnala
16/11/2009, ore 18:32
Mi permetto di intervenire,concordo con il giudizio del moderatore sulla qualità del c/c Bancoposta.Ti faccio inoltre notare che anche se vi autorizzassero il rilascio di assegni rischiate di scoprire che molti fornitori non accettano assegni Bancoposta.Se lo scopo è quello di avere un impianto POS e poter accreditare i vari buoni pasto la trovo una soluzione molto praticabile.Sentite la "piccola banca" domani, ma se il responso non è positivo indirizzatevi al Bancoposta. |
||||
|
Rev.0 Segnala
16/11/2009, ore 18:45
Grazie Paolino60, infatti aspettiamo entro domani una convocazione da parte della banca, anche perche' abbiamo esposto l'urgenza del caso. Resta tuttavia l'alternativa del Bancoposta, anche se il nostro dubbio è che potrebbero rifiutare la nostra richiesta poichè non sappiamo se accettano di aprire un conto corrente solo per effettuare accrediti. |
||||
|