Salve, cerchero' di spiegarvi il mio problema, in maniera breve.A maggio il mio compagno ha ricevuto un assegno dell'inps,(premetto che ad aprile il suo contratto di lavoro era cessato),va in banca e lo versa sul nostro c/c.Ad agosto riceviamo una telefonata della banca, in cui ci diceva che l'assegno versato sul c/c non era il nostro, quindi dovevamo restituire i soldi.I dati riportati sull'assegno erano nome e cognome del mio compagno, ma l'indirizzo era diverso, il mio compagno nn si e' accorto, ma la cassiera, avrebbe dovuto controllare il nostro indirizzo loro lo hanno.Adesso mi stanno tartassando di telefonate, e per ben 2 volte mi hanno bloccato il conto che devo fare?Grazie
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23/12/2009, ore 16:21
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23/12/2009, ore 16:23
al di la' dell'indirizzo che conta molto poco quello che e' rilevante a tal fine dovrebbe essere il codice fiscale se era il suo non ha nulla da dare indietro |
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23/12/2009, ore 16:52
Grazie Cinzia della risposta, il problema che sull'assegno non c'era ne CF, ne data di nascita,di certo so che la direttrice della banca quando le pare mi blocca il conto,pur sapendo che sono l'unica a lavorare, che ho un affitto di 620 euro da pagare e una figlia di 6 anni,e sul mio stipendio ho anche una cessione.A qst punto io voglio capirci quanta colpa abbiamo noi |
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23/12/2009, ore 17:37
è un totale sopruso da parte della banca: se c'è stato un errore, l'ha fatto l'inps inviando l'assegno ad un omonimo.Voi renderete i quattrini quando e solo se sarà la stessa Inps a chiederveli indietro....La banca si può cautelare al massimo con il sbf, ma l'assegno a tutti gli effetti è andato a buon fine, i quattrini sono arrivati... |
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23/12/2009, ore 18:06
Io credo sia meglio tornare dall' INPS e farsi dare gli estremi precisi dell'intestatario dell'assegno. L'INPS ente che ha chiuso la pratica di sicuro conosce tutti i dati. Ma poi si trattasse di omonemia non ci vuole mica niente a verificare e la banca di sicuro ha già verificato. |
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23/12/2009, ore 18:17
all''origine c'è un errore dell'Inps, che ha messo due indirizzi diversi in due posti "antagonisit", e che, se ha ricevuto un reclamo da parte del giusto destinatario dell'assegno, dovrebbe essere lei a farsi parte attiva per recuperare i suoi soldi da chi ha incassato l'assegno.la banca non dovrebbe far nulla (sicuramente a cosi breve distanza dal versamento non aveva elementi), o nell'eventualità, dovrebbe documentare la richiesta di rientro da parte dell'inps, cosa che non fa, confermando peraltro la mia ipotesi di sopruso da parte sua. |
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