Mentre mi trovo in vacanza, ben lontano dall'italia, ricevo una telefonata dalla mia banca che mi avvisa che il documento d'identità con cui ho aperto il conto risulta secondo il commissariato di zona essere stato rubato nel luglio del 2003. Sebbene faccio presente alla mia banca che la data di emissione del documento sia dell'ottobre 2003 (successivo a tale presunta denuncia) quindi evidentemente frutto di un errore, seduta stante il mio conto viene chiuso. Impossibilitato nel prelevare soldi e persino nell'acquisto dei beni di prima necessita spendo piu di 100 euro di telefonate internazionali per venire a capo della situazione. Il commissariato ammette verbalmente di aver inviato una errata segnalazione alla banca, la banca non intende riaprire il conto senza un documento del commissariato che dimostri la loro errata comunicazione. Conclusione; vacanze distrutte, cerco prestiti dagli amici per tornare in patria. A chi dovrò chiederei danni di tutto ciò?
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30/08/2011, ore 12:21
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30/08/2011, ore 13:25
Commissariato che si sbaglia? le Autorità posso permettersi di sbagliare tanto poi non pagano! non credo sia giusto, senza credo, NON E' GIUSTO! una volta dimostrata la tua estraneità forse non ti chiederanno nemmeno scusa, l'unica cosa che puoi fare è una segnalazione al superiore di grado di chi ha commesso e provocato il disguido, che almeno abbia provvedimenti disciplinari, che poi se non ha fatto altre canocchie andrà tutto in cavalleria, se al contrario questo è un poco distratto verrano presi provvedimenti e probabilemente adrà in qualche incrocio senza rotonda a fare il semaforo. |
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30/08/2011, ore 13:49
Il vero problema è che per una banalita, e non solo del commissariato ma anche della banca che non ha controllato le date di emissione dei documenti, le la congruità, un errore palese, io ho seri problemi a 8000Km da casa. Loro non sanno cosa significa non avere soldi nemmeno per fare una telefonata o per comprarsi un panino... i parenti che devono correre dal paese a Roma per parlare col commissariato. La banca che non comunica col commissariato e mi chiede da fare da mediatore tra le loro erronee assunzioni. Che gli frega a loro? Al massimo mi diranno scusa ...forse. Se un cittadino dimentica una banalita l'amministrazione lo perseguita e gli fa pagare multe salatissime, se è l'amministrazione a fare sbagli clamorosi e macroscopici invece non succede mai nulla. Ma vorrei fargliela pagare per tutto quello che ho subito e che dovro subire per tornare a casa, non so come ne a chi chiedere i danni ma sono determinato a farlo. |
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30/08/2011, ore 13:56
E' la storia del cliente, non conta niente? Purtroppo la banca è fatta di uomini e quelli "moderni" non valgono granchè. E' inutile che respingono la loro NEFANDEZZA al Commissariato, il loro comportamento è solamente vergognoso per la ctg. Almeo un reclamo al loro Ufficio Ispettorato lo farei e questa volta, perchè non, anche valuterei la richiesta di risarcimento danni. Ma roba da matti!!!!!!!!!!!!!! |
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30/08/2011, ore 13:57
Puoi chiedere i danni al commissariato, cioè al ministero dell'interno.Una volta la pubblica amministrazione non era responsabile dei propri atti, ma con la epocale legge 241 del 1990 e la successiva sent. della Corte di Cassazione, sez. I civ., n. 157 del 10/1/2003, la pubblica amministrazione è stata messa di fronte alle proprie responsabilità: quando con i propri atti colposi lede i diritti soggettivi di un cittadino, e cagiona danni, questi danni li paga eccome. Rivolgiti ad un buon legale ed avrai riconosciuti i tuoi diritti. |
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30/08/2011, ore 14:23
Ed aggiungo che anche la banca non è esente da responsabilità, in quanto se essi erano a conoscenza del fatto che la denuncia era di luglio ed il documento è stato invece rilasciato ad ottobre, con la normale diligenza avrebbero potuto rendersi facilmente conto dell'errore e chiedere lumi al commissariato segnalante. |
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