mio marito nel 2003 aveva aperto un fido di cassa di 20000 euro per la sua attività individuale presso una banca, io ed i miei genitori pensionati abbiamo (obbligati) dovuto firmare come garanti, e fino a qui va bene!ma purtroppo nel 2004 la ditta ha iniziato ad andare male (i clienti non pagavano ...) fino a che nell'agosto sempre del 2004 ha dovuto chiudere l'attività.Abbiamo subito informato la banca che ci ha detto di stare tranquilli e che poco alla volta saremmo rientrati nel suddetto fido...E piano piano quando potevamo rientravamo di qualcosa (tranquilli).ma a dicembre 2006 sono stata chiamata (al cellulare che per altro avevo appena cambiato il numero e non so in quale modo illecito l'abbia avuto il mio numero) da un signore che prima si è spacciato per un funzionario della stessa banca, poi sono venuta a sapere che era di un recupero crediti.Questo signore mi dice che la banca avendo revocato il fido in quanto mio marito ha chiuso l'attività aveva passato la pratica a lui il quale mi domanda sempre con estrema gentilezza cosa abbiamo intenzione di fare.Mi propone un saldo e stralcio oppure un piano di rientro con vcon che non ho ancora capito cosa sia, se non avessimo accettato o l'una o l'altra cosa la pratica sarebbe passata all'ufficio legale e la nostra casa sarebbe stata pignorata ecc.. e non avremmo neanche più potuto venderla! (cosa che non credo in quanto abbiamo il mutuo sulla casa con un'altra banca).Presa dalla paura folle abbiamo accettato il piano di rientro e abbiamo iniziato a pagare.A settembre del 2008 mi arriva un'altra telefonata questa volta da un altro signore che si spaccia per un funzionario della banca, (sede di verona non ricordo il nome) mi dice di smettere per il momento di pagare con questo vcon perchè ci sono stati dei disguidi e che mi farà sapere la banca quando e come ricominciare a pagare, così seguo quello che mi dicono.Passano i mesi e non arriva nulla, ad aprile di quest'anno mi ritelefona il signore del recupero crediti (dopo 7 mesi) e mi dice che devo subito rientrare di 3000 euro e rifare la domanda di piano di rientro o la pratica va all'avvocato, io le spiego che stavo aspettando una lettera o una telefonata dalla banca e che avevo smesso di pagare e le spiego il tutto, ma lui non mi crede e dice che entro fine di aprile devo assolutamente depositare i 3000 euro, io non li ho quindi dico che appena posso andrò in banca a versarli e lui gentilmente mi dice di andare almeno a fare nuovamente i versamenti io accetto.allora la mia domanda è ma cosa posso fare?E' vero che se non rientro almeno di questi 3000 euro (e poi comunque il fido di cassa nonostante i nostri versamenti non diminuisce mai perchè ci mettono gli interessi!) mi possono pignorare la casa o lo stipendio o le pensioni, o addirittura non posso venderla? Considerando che ho un mutuo di primo grado con l'altra banca?qualcuno che se ne intende mi può dare delucidazioni? non capisco più nulla!E scusate se mi sono dilungata. grazie
SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO!! E IO PAGO!! grande Totò!!
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06/05/2009, ore 11:28
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06/05/2009, ore 12:05
Gentile Utente,in primo luogo, si procuri una Centrale Rischi presso Banca d'Italia per accertare la titolarità del credito.In altri termini, si tratta di sapere se la banca abbia ceduto il proprio credito a terzi, oppure, se i soggetti da lei menzionati agiscono esclusivamente in qualità di esattori.Secondariamente è imperativo evitare accordi telefonici, e prendere in considerazione solo comunicazioni scritte, diversamente non sarebbe possibile conoscere il ruolo e la funzione di coloro che si presentano.L'ipoteca sull'immobile, da un punto di vista tecnico, può essere accesa, in caso di totale insolvenza, indipendentemente dal fatto che vi sia un mutuo in corso.Trascureri, in ogni caso, questa fattibilità a breve termine, ipotizzando che possa essere una leva, utilizzata a carattere emotivo, da parte degli interlocutori.Proceda quindi ad effettuare gli accertamenti indicati, e successivamente, chiarita la situazione, concordare un piano di rientro.Cordialmente |
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06/05/2009, ore 12:32
Prima di tutto vorrei ringraziare per la tempestiva risposta.Ma data la mia ignoranza in questo caso potrei sapere se possibile come faccio a procurarmi una centrale rischi a banca d'italia?Mi spiego meglio a chi mi devo rivolgere? Numero di telefono o devo scrivere?Ma mi possono impedire di vendere la mia casa? (ovviamente dopo la vendita pagherei il tutto). grazie per la pazienza! |
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06/05/2009, ore 12:52
Mi scuso ma dando i 3000 euro potrei chiedere un piano di rientro per dire a 500 euro al mese per 12 mesi come saldo e stralcio? grazie |
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06/05/2009, ore 15:26
Non si possono cedere crediti a terzi senza averne data comunicazione al debitore.Purtroppo ,come imparato sulla mia pelle, ogni piano di rientro deve essere concordato con il creditore per iscritto e mai sospeso, se non in presenza di nuova comunicazione scritta.Credo che prima si siano fregati gli interessi e le varie spese...e ora ti richiedono il capitale.Se quello che scrivi e' corretto, la procedura che hanno utilizzato e' veramente vergognosa e quindi impugnabile e la tua casa,a mio modestissimo avviso, e' al sicuro per molto tempo.Consiglio sempre a tutti di rivolgersi, in determinante circostanze e quando i beni in questione sono frutto di una vita di lavoro, a professionisti seri che possono tutelare i vostri interessi in ogni sede.Io ho speso 500 euro....ma sono stati quelli spesi meglio nella mia vita. |
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06/05/2009, ore 16:00
Gentile Utente,sul sito Banca d'Italia, alla sezione servizi, troverà la modulistica e le istruzioni.Ciò le consentirà di verificare l'ammontare del debito e, se il medesimo, sia in capo alla banca o a terzi. La richiesta dovrà essere inoltrata dal debitore principale e dal fidejussore.Prima di proporre un piano di rientro è bene sapere chi stia gestendo la situazione. Se poi le rimangono dei dubbi, con la Centrale Rischi si rechi presso la sua banca per ottenete ulteriori spiegazioni.Non sempre, in caso di cessione del credito, i diretti interesati vengono informati.Cordialmente |
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