Scrivo perchè sinceramente mi pare una situazione inverosimile ed al limite della concepibilità: il mio compagno è titolare di una società individuale ed ha sempre avuto un C/C per poter gestire le movimentazioni di pagamenti. Si trova da 5 mesi a dover combattere con banche che non gli permettono di prelevare i propri soldi. La situazione si sta ripetendo all'infinito: lui prenota un prelievo, si presenta il giorno concordato ed i soldi non ci sono mai, per una scusa o l'altra. Una volta non è arrivato il furgone, un'altra il terminale è fuori funzione, un'altra ancora la filiale è chiusa per "motivi amministrativi". E praticamente sempre rimandano il prelievo ad un giorno in cui non avverrà mai. E' capitato solo un paio di volte che gli dessero il "contentino" permettendogli di prelevare 1/3 di quello richiesto. Da notare che lui per "incompatibilità" con la tecnologia, non ha mai avuto un bancomat ma, avendogli io fatto notare l'estrema comodità in caso di necessità, ne ha fatto richiesta senza mai averlo ricevuto (sempre per le solite scuse inventate). In 5 mesi ha già cambiato 3 banche e la situazione è sempre la stessa. Ora siamo all'ennesima volta in cui ci ritroviamo senza un euro in tasca quando sul conto "vegeta" una discreta somma a 4 zeri. Sono 3 settimane che lo fanno andare avanti ed indietro senza risolvere nulla. La filiale dove ora "dovrebbe" avere il C/C (dico "dovrebbe" perchè l'ultimissima novità è stata una registrazione errata della sua data di nascita, ciò farà perdere ulteriore tempo in imbarazzanti pratiche burocratiche) ha acquisito tutti i correntisti di un'altro sportello, chiuso per denunce di praticamente tutti i clienti e dove sono stati licenziati almeno 2 direttori. A 2 settimane dal trasferimento "ancora" non avevano registrato il conto corrente che, di fatto, risultava "inesistente". Nemmeno col bancomat si sarebbe potuto prelevare ed altri clienti si sono trovati nella medesima situazione nei primi gg di trasferimento. A 3 settimane dal trasferimento, recatosi lui per prelevare la somma prenotata, si "accorgono" che la data di nascita sul documento non corrisponde a quella registrata. Tutto ciò succede due gg fa circa. Ad oggi siamo senza soldi e per l'ennesima volta rimandano il tutto a lunedì poichè "oggi è impossibile fare qualcosa" (questo detto dalla sede centrale). C'è in ballo un avvocato che ha anche contattato l'ADUSBEF ed è stato fatto tutto ciò che si poteva. Ora io mi chiedo: in che modo una persona può vivere d'aria? Non permettono nemmeno una chiusura di conto, un bonifico, nulla. Continuano a prendere tempo ed a far perdere tempo e denaro (quel poco che può mai restare in tasca frutto di prestiti chiesti con la vergogna e la rabbia di essere impotenti di fronte ad una situazione del genere). Tirata in ballo anche la GDF e carabinieri, denunce fatte ma i risultati non cambiano... che altro fare?
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02/09/2011, ore 14:50
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02/09/2011, ore 16:19
O è falso il post oppure il tuo compagno ti prende per il sedere. |
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02/09/2011, ore 16:24
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02/09/2011, ore 16:37
Data di nascita diversa a quella registrata? E come ha fatto il sistema adaccettare il codice fiscale in fase di registrazione? Uhmmm... quanto puzza sta storia... |
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02/09/2011, ore 17:34
Ho sentito storie che voi umani non potreste immagginare.Ho visto bancomat in fiamme al largo dei bastioni di Pontida.E assegni a vuoto balenare nel buio alle porte di AbbiategrassoE tutti quei momenti andranno persi come lacrime sotto la pioggia di fronte a queste affermazioni,E' tempo di chiarire i fatti. |
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02/09/2011, ore 17:52
A Claudio...ma che sei paragnosta!Io vedo solo che quando davanti ci sono troppe scuse..dietro c'è sempre nu'...........(non posso)...:-))..a' me' gli occhi please!E mi raccomando ben aperti...capisce a' mmè! |
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