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Come tutti saprete l'art.545 del Codice di Procedura Civile dice che in caso di pignoramento di stipendi, pensioni o altri emolumenti di importi fino a 2500 eruro non può essere sforata la soglia del decimo del totale, da 2500 a 5000 il limite è un settimo e oltre i 5000 eruro permane il quinto. Quindi c'è una sorta di tutela in caso di pignoramento. Ma il Decreto salva Italia nasconde il famoso " trappolone". Trattando di pignoramento presso terzi è essenziale che il prelievo avvenga presso il datore di lavoro o presso l'Inps prima che l'emolumernto venga erogato. Ora se il Pensionato deposita la sua pensione in Posta o in Banca, essendo ora obbligato per Legge, tale somma diventa patrimonio complessivo del debitore e quindi a disposizione del creditore che può aggredire tutto le somme presenti sul conto. e quindi senza il limite del quinto, essendosi confuso il denaro a titolo di salario o di pensione con il reasto del denaro esistente. Quindi il creditore notifica l'atto di pignoramento direttamente alla Banca bloccando così i riusparmi dekl debitore al 100% eludendo il limite del quinto se dovesse rivolgersi all'Inps. In questo modo al pensionato viene tolta di fatto tutta la pensione. L'anno appena accennato a Ballarò l'altra sera ma poi non è seguto alcun dibattito, evidentemente non interessa a nessuno. E' veramente una cosa gravissima che spero venga sanata al più presto. Attendo qualche notizia

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Ha il suo perchè. ed è inutile ripeterlo. Finchè le sofferenze (per lo più bancarie) non rientreranno entro limi accettabili, e soprattutto finchè non rientreranno in tempi ragionevoli, temo, e sottolineo TEMO, che sarà difficile tornare indietro. Tanto più che coi tempi che corrono, è facile perdere il posto di lavoro ed è difficilissimo avere una pensione o andarci. Ciò non è bello, ovviamente, ma non per questo Monti va considerato un mangia bambini, come i comunisti, o un mangia lavoratori, come il centro destra. Mangiali da piccoli, che dopo si fa peccato, recita un vecchio detto.

Tutto



Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile...

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Penso che ci sia un errore di fondo nel titolo. E' stato sempre così anche in passato, Un fatto è pignorare il saldo del conto corrente (o di un deposito a risparmio, etc. etc,.) un fatto è pignorare le competenze (tra cui la pensione) alla fonte (presso chi paga). Non mi spiego dove sta la novità (pronto a fare ammenda se dico cose inesatte, però per cortesia, nel replicare scrivete e fate riferimento a normative precise nuove, che evidentemente non conosco). Se io pensionato ho un debito di 10.000,00 euro ed una pensione di 1.000,00 euro mensili e vengo pignorato NONDELDECIMO ma del valori mobiliari posseduti e se sui rapporti attivi ho 1.000,00 euro per effetto dell'accredito della pensione, ci perdo euro 1.000,00 e buona notte, Chi avanza i soldi si prende 1.000,00 euro e buonanotte. Se quest'ultimo mi pignora il decimo, dopo un anno ha già incassato euro 1.200,00 e comunque avrà la sicurezza della restituzione totale del suo credito, Con il primo sistema NO. Allora vorrei capire dove sta l'inghippo, grazie.


ATTENZIONE, valutate bene i miei interventi sono un INFILTRATO, così afferma QUALCUNO

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Il punto sta nel ricordare che c'è la possibilità di eludere la regola del quinto, incassando tutto in tempi più ragionevoli, cosa che i creditori (non solo le banche) sembravano essersi dimenticate.



Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile...

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Premetto che sono piuttosto ignorante sull'argomento e mi spaventa non poco, ma mi sembra di ricordare che in caso di pignoramento del conto corrente, questo decade solo a debito estinto, giusto?

Quindi, riprendendo l'esempio di LOYETI, se il pensionato viene pignorato per l'intera somma di € 10.000, il suo conto corrente resterà pignorato fin quando non verrà prelevato tutto il debito. Lo stesso accade pignorando il quinto della pensione, con la differenza che nel caso del pignoramento presso terzi il creditore velocizza il tutto ed il pensionato resta senza un euro!

Spero di sbagliarmi perchè se così fosse verranno creati molto presto una lunga serie di nullatenenti!!! Attendo i suggerimenti dei più esperti!

Grazie a tutti.

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Vorrei ancora conoscere chi è quella "bella persona" che gli viene pignorato il conto e ci continua sopra a versare o a farci arrivare la pensione. Mai sentita una cosa del genere. Tuti i conti pignorati, una volta prelevata la somma sopra esistente, sono TUTTI destinati alla chiusura. Nel caso specifico o nei casi analoghi, si provvede:

aprire un conto da altra parte (che può essere sempre pignorato ma il creditore deve iniziare tutto d'accapo);

aprire, meglio, da altra parte un conto co intestato, moglie, figli, nipoti, così se ritrovato dal creditore e pignorato da una nuova procedura, il saldo verrà pignorato per la sola quota dell'intestatario titolare del pignoramento;

Aprire una carta prepagata con ibanc, meglio se la richiede la moglie;

farsi pagare la pensione in contante se la cifra non rientra nel determinato importo;

farsi pagare la pensione con assegno circolare;

Insomma, il creditore ogni volta si deve impegnare tanto, con soldi, tempo a rifare il pignoramento ogni volta che "sparisce" il conto, che deciderà di provvedere al pignoramento presso il pagatore. In conclusione, mai sentito una storia simile, si pignora sempre a monte, mai a valle, per cui preoccupazioni del tutto inutili


ATTENZIONE, valutate bene i miei interventi sono un INFILTRATO, così afferma QUALCUNO

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