mio zio ha il conto corrente presso la sua banca "di fiducia" da oltre12anni.a seguito di una vendita di un terreno di sua propietà.ha versato in banca degli assegni che l'aquirente gli ha firmato in merito alla regolare vendita (regolare sotto ogni forma legale).il problema che si è verificato oggi è alquanto strano:lo zio voleva ottenere allo sportello la cifra in contanti di euro 5mila perchè ha da pagare un artigiano in seguito a dei lavori eseguiti per la casa.si è sentito dire ..udite..che la cifra (soldi SUOI) non era possibile darla in quanto l'ammontare di euro 5mila era "cifra alta e sarebbe stato segnalato al'antitrast"ora..perdonate la mia totale ignoranza..ma ..cosa vuol dire?uno gli serve 5mila euro e li ha nel suo conto..va a chiederli in contanti x un pagamento che deve eseguire..vorrebbe dire che al titolare del conto corrente NON è POSSIBILE PRELEVARE IN CONTANTI ALLO SPORTELLO?,cioè spiegatemi un pò..può una banca vietare una cosa di questo tipo?ringrazio tutti x la cortese risposta.intanto lo zio ha pensato di chiudere il conto e di rivolgersi ad un altra banca.
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10/08/2011, ore 16:39
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10/08/2011, ore 17:33
Gentile utente,non è la banca ke lo vieta ma la legge.Trattasi del decreto legislativo n. 231/2007 che dispone il divieto di pagamento in contanti per somme pari o superiori a euro 5.000 (in precedenza il limite era di 12.500 euro).Pertanto non c'è niente di anormale ed è inutile cambiare banca... |
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10/08/2011, ore 18:02
KORBSposso malignare ? Credo che sia una norma |
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10/08/2011, ore 18:12
CAGLIOSTRO,concordo anke xkè la scusa della formulazione di certe norme sarebbe la lotta all'evasione, mentre in realtà gli evasori se ne fottono di qst stupidate e sanno come aggirarle gli evasori veri e seri ad es. hanno fruito del condono sul rientro dei capitali all'estero.Il discorso sarebbe lungo..cmq si vede a cosa servono in realtà qst norme..ad alimentare il sistema bancario creditizio in modo ke possa rastrellare sempre d+ a poveri debitori in difficoltà... |
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10/08/2011, ore 21:36
Un po di chiarezza in questo baillame di concetti espressi e di comportamento (a dir poco cretino dei colleghi). Nessuna norma vieta di prelevare soldi di qualsiasi importo, ci mancherebbe altro. Le problematiche vengono per il loro uso.,Se uno se li tiene sotto la mattonella tutto a posto, se li regala al nipote tutto a posto, se li regla a chicchesia tutto a posto. Se invece si deve pagare una fornitura, un artigiano, un acquisto etc. etc. ci sono norme da rispettare, sia per la evasione fiscale sia per il riciclaggio. Mi pare inutile sottolineare che di cosa ne fa uno dei soldi prelevati alla banca nulla frega, ne tanto meno deve fare controlli. Certo se uno tutti i giorni preleva 10.000 euro contanti per 20 gg un sospetto verrà all'impiegato ed in questo caso si valuta se fare una segnalazione di "operazioni sospette", MA NO CHE LA BANCA NON DA I SOLDI|||||||||||||||||. Il divieto esiste nel fare operazioni se si tratta di una persona non cliente (operazione occasionale) che porta soldi contanti per un assegno circolare o un bonifico per cassa, qui si che la banca può rifiutare la operazione se non dimostra (il cliente occasionale) come li ha avuti (scritto terra, terra).Se ne conclude che:La banca in questione ha detto fesserie (gli impiegati);Che uno in banca non puo andarci pre levera e dire devo fare questo e quest'altro, non deve dire niente, altrimenti l'impiegato viene a conoscenza di un cosa contro legge e lo si mette nell'imbarazzo "è mo cosa faccio?" Speriamo che mi sia spiegato bene |
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10/08/2011, ore 21:50
NONNO ti sei spiegato bene perchè la norma teòrica è chiara. Quello che andrebbe decodificato e interpretato è l'efficacia di certe norme e la convenienza (per la Banca ) della sua applicazione.Ma questo è un discorso che è meglio non approfondire. |
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