Proposta di legge Vincenza Marraccini
Questa proposta di legge scaturisce dall’incredibile e pietosa storia di Vincenza Marraccini, 81-84 anni, anziana ricca vedova senza figli che muore quasi povera, affetta da demenza vascolare di grado grave, incapace di intendere e volere al 100%.
11 luglio 2012
Questa è una proposta di legge in materia bancaria, sulla quale si raccolgono firme e adesioni. Servono almeno 500.000 firme oppure un parlamentare che la presenti.Fattispecie: contenziosi bancari aventi come oggetto prelievi da libretti a deposito e da conti correnti, effettuati con modi illeggittimi e di cui la banca ne è solidalmente responsabile.
In caso di causa con condanna, la banca deve essere obbligata per legge a:
1) pagamento di tutte le spese
2) pagamento della somma contestata
3) pagamento penale secondo la presente tabella:
- durata della causa 1 anno > 10 volte la somma contestata
- durata della causa 2 anni > 20 volte la somma contestata
- durata della causa 3 anni > 30 volte la somma contestata
- durata della causa 4 anni > 40 volte la somma contestata
- durata della causa 5 anni > 50 volte la somma contestata
- durata della causa 6 anni > 60 volte la somma contestata
- durata della causa 7 anni > 70 volte la somma contestata
- durata della causa 8 anni > 80 volte la somma contestata
- durata della causa 9 anni > 90 volte la somma contestata
- ecc.
5) pubblicazione della sentenza a ¼ di pagina sui 10 principali quotidiani
Inoltre, sia nel sito istituzionale della banca che nella bacheca della filiale interessata, devono essere obbligatoriamente pubblicate tutte le citazioni ricevute delle cause riguardanti la suddetta fattispecie e le relative successive sentenze, affinchè i clienti, oltre valutare le condizioni economiche offerte, possano avere cognizione sul comportamento della banca in caso di contestazioni.
Quella che segue è l’incredibile e pietosa storia di Vincenza Marraccini, 81-84 anni, incapace di intendere e volere al 100%
Unicredit: il caso Vincenza Marraccini
PERCHÈ UNICREDIT NON RISPONDE AI RECLAMI?
UNICREDIT non risponde ai numerosi reclami inerenti decine di firme false apposte da “Marraccini Vincenza” dal 2002 in avanti, quando aveva oltre 81 anni, vedova e senza figli, incapace di intendere e volere al 100%, affetta da anni da demenza vascolare di grado grave. Tutte queste firme false presso Unicredit sono state scoperte per caso dal nipote erede all’inizio del 2012, appena in tempo per evitare la prescrizione decennale e subito sono stati effettuati i dovuti reclami ai quali Unicredit non risponde.
Il primo reclamo è stato inoltrato il 2-1-2012, poi altri reclami e numerosi solleciti.
Alla data del 11-7-2012, dopo 6 mesi, Unicredit ancora non risponde ai reclami.
Per cercare di chiarire direttamente e dettagliatamente tutti i reclami è stato chiesto un incontro previsto in data 11-4-2012 con i Responsabili Unicredit dell’Ufficio Reclami. Unicredit non ha aderito alla richiesta di incontro.UNICREDIT CONTINUA A NON RISPONDERE AI RECLAMI.
Per il reclamo relativo a 32 assegni a firma falsa “Marraccini Vincenza” è stato formalmente richiesto un’incontro di mediazione tramite l’Organismo Solaris per la data del 15-5-2012. Valore della medizione euro 260.000. In tale incontro ha partecipato per Unicredit un legale esterno, il quale non ha risposto al reclamo e ha proposto 20.000 euro al nipote erede “al solo fine di evitare i costi di un giudizio”. Somma ridotta in sede di verbalizzazione a 15.000 euro. Il nipote-erede, pur di chiudere questa mediazione si è dichiarato disponibile ad accettare 65.000 euro. Entrambe le parti si riservano di valutare le relative posizioni e di relazionarsi direttamente per le relative successive risposte di accettazione, chiedendo al mediatore di chiudere il verbale per mancato accordo. Perchè invece di essere presenti i Responsabili dell’Ufficio Reclami Unicredit e dialogare con serenità sul reclamo hanno fatto intervenire in loro sostituzione un legale esterno? Perchè questa enorme barriera al dialogo e quale messaggio occulto volevano inviare facendo intervenire ad una semplice mediazione di paese addirittura un Avvocato Cassazionista?UNICREDIT CONTINUA A NON RISPONDERE AI RECLAMI.
Presentato esposto all’AGCM Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per publicità ingannevole perchè Unicredit pubblicizza nel sito istituzionale “evasione reclami entro 30 giorni”. L’Autorità Garante ha aperto il procedimento W00024624 contro Unicredit in data 24-5-2012. Si aspetta l’esito. UNICREDIT CONTINUA A NON RISPONDERE AI RECLAMI.
Presentato esposto per la mancata evasione ai reclami alla Banca d’Italia di Milano, competente per territorio. La Divisione Vigilanza della Banca d’Italia ha aperto il procedimento 451736/12 contro Unicredit in data 24-5-2012. Si aspetta l’esito.UNICREDIT CONTINUA A NON RISPONDERE AI RECLAMI.
Per obbligare formalmente Unicredit alla trattazione di alcuni reclami tra i più importanti (estinzioni di libretti di risparmio con firme false) è stata presentata in data 18-4-2012 istanza di mediazione tramite l’Organismo ADR Network. Valore della mediazione euro 260.000. L’Organismo di Mediazione ha fissato il relativo incontro per il 1-6-2012.
Unicredit non ha aderito alla mediazione.
UNICREDIT CONTINUA A NON RISPONDERE AI RECLAMI.A seguito della mancata evasione dei reclami e della mancata partecipazione alla mediazione del 1-6-2012 il nipote-erede inizia una legittima protesta contro Unicredit. Invece di rispondere ai reclami o di essere disponibili ad un diaologo, Unicredit incarica un AVVOCATO PENALISTA CASSAZIONISTA per diffidare con raccomandata il nipote-erede dal proseguire la protesta, paventando azioni penali e richieste faraoniche di risarcimento.!!! Ovviamente il nipote-erede non si spaventa e la protesta continua.UNICREDIT CONTINUA A NON RISPONDERE AI RECLAMI.
Non sortendo nessun effetto la diffida dell’Avvocato Penalista Cassazionista, Unicredit cambia stragegia e cordialmente l’Ufficio Reclami comunica con raccomandata di essere disponibile ad incontrare il nipote-erede. Incontro svolto presso la Filiale Unicredit di San Giovanni Gemini in data 19-6-2012. A tale incontro, apparentemente finalizzato al dialogo sui reclami, hanno partecipato per Unicredit il Dirigente Area Sicilia Customer Satisfation & Claims e il Funzionario Responsabile del Polo Legale Area Sicilia. Persone per bene, corrette e serie. Ma con una direttiva Unicredit ben precisa alla quale devono rigorosamente attenersi: partecipare all’incontro negando l’evidenza di tutte le firme false a nome Vincenza Marraccini ed esibendo una copia di una distinta bancaria risalente al 1996 in cui la firma “Marraccini Vincenza” è vagamente simile alle firme contestate. Ma non producendo nessuna perizia grafologica a supporto. Per i legittimi diritti vantati dal nipote-erede sostanzialmente non cambia nulla. In entrambi i casi Unicredit è solidalmente responsabile per l’operato dei propri dipendenti, sia se le firme “Marraccini Vincenza” sono false sia se apposte realmente da Marraccini Vincenza, fattispecie ancora molto più grave perchè potrebbe configurarsi una CIRCONVENZIONE DI INCAPACE in concorso, aggravata e continuativa.UNICREDIT CONTINUA A NON RISPONDERE AI RECLAMI.
Intuendo le intenzioni di Unicredit, il nipote-erede il giorno successivo, in data 20-6-2012, per chiudere almeno la mediazione del valore di euro 260.000 alla quale Unicredit ha partecipato mediante l’Avv.Cassazionista, decide di accettare l’offerta fatta da Unicredit dei 20.000 euro, rinunciando a qualsiasi ulteriore legittimo diritto. Cosa fà Unicredit? INCREDIBILE!!!! disattende l’accettazione del nipote-erede alla proposta fatta dalla stessa Unicredit in sede di mediazione!!! e continua a non rispondere ai reclami.
PERCHÈ UNICREDIT NON RISPONDE AI RECLAMI?
Perchè Unicredit non ha mai voluto consentire di far effettuare una perizia grafologica giurata sulle firme “Marraccini Vincenza”?
richiesta effettuata in data 11-4-2012
Questi sono alcuni esempi di firme in fotocopia in cui è visibile ad occhio nudo che le firme presso Unicredit di "Marraccini Vincenza" sono apposte dalla stessa persona che ha firmato "Marraccini Rosalia".
Vincenza Marraccini età 81-84 anni, vedova e senza figli.
Firme false o firme vere?
Se le firme “Marraccini Vincenza” sono false
furto aggravato in danno di persona incapace di intendere e volere?
Se le firme “Marraccini Vincenza” sono vere
circonvenzione di incapace?
Unicredit non risponde ai reclami:
ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE?
Breve nota su Vincenza Marraccini
MARRACCINI VINCENZA
Vincenza Marraccini
anziana ricca vedova senza figli
Nata il 30-10-1921 a San Biagio Platani Deceduta a Palermo il 8-3-2005Abitava a Palermo in via De Cosmi n.15Cliente Unicredit (ex BdS) da oltre 50 anni
che muore quasi povera.
Filiale di Palermo via Marchese di Villabianca n.113
Vincenza Marraccini nel 2002-2005 aveva 81-84 anni, vedova e senza figli, incapace di intendere e volere al 100% perchè affetta da anni da demenza vascolare di grado grave come risulta anche da certificati specialistici ASL prodotti anche nel successivo procedimento di interdizione, ed era totalmente dipendente dagli altri per l’alimentazione, la pulizia e gli spostamenti.IN PRATICA LA IMBOCCAVANO E LA PULIVANO
La memoria a breve e lungo termine l'aveva persa completamente ed era incapace di riconoscere anche i familiari più stretti. Inoltre tra i moltepici effetti della demenza vascolare di grado grave, di cui era affetta Vincenza Marraccini, vi era l'agrafia, ossia l'incapacità del soggetto a scrivere.
Che fine hanno fatto tutti i soldi di Vincenza Marraccini
laureata in lettere, insegnante, e del marito Francesco Brancato, professore universitario
di Palermo, facoltà di lettere e filosofia, storico, con decine di pubblicazioni al suo attivo?Al decesso Vincenza Marraccini anziana ricca vedova senza figli muore quasi povera:
C/C euro 2.300 e libretto di deposito euro 48.000.
VINCENZA MARRACCINI “ha effettuato” presso Unicredit:
prelievi per cassa
estinzioni di libretti nelle date 10-5-2002 e 13-5-2002
uno anche cointestato con il marito deceduto:
da sola o insieme al marito morto da una settimana?
giroconti allo sportello
richieste e ritiro di carnet di assegni
INOLTRE
ha “firmato” n.32 assegni tutti all’ordine di un unica persona per un totale di euro 99.517,79 tutti cambiati dal beneficiario con unica girata per cassa in contanti sempre presso la stessa Filiale Unicredit trattaria.
VINCENZA MARRACCINI: LA IMBOCCAVANO E LA PULIVANO.
POI FIRMAVA ASSEGNI E SI RECAVA IN BANCA PRESSO UNICREDIT.
Per inquadrare bene tutte le operazioni che necessitavano della presenza in banca inclusi i prelievi per cassa e le estinzioni di libretti, dobbiamo credere che Vincenza Marraccini, all’età di oltre 81 anni, incapace di intendere e volere al 100%, con demenza vascolare di grado grave, sia da sola essersi potuta vestire, uscire da casa, recarsi in banca Unicredit, entrare attraverso la bussola antirapina, aspettare il proprio turno, recarsi allo sportello, firmare e compilare le distinte inserendo anche l’indirizzo, effettuare prelievi in contanti (anche di 30.000 euro) e rendersi conto delle somme che il cassiere Unicredit le stava consegnando.
MEDIAZIONE DEL 11 LUGLIO 2012
Oggetto: prelievi su libretto di deposito in danno dell’incapace Vincenza Marraccini.
Risarcimento danni patrimoniali e non per tutti i prelievi illegali ed illeggittimi effettuati sul libretto di deposito n.2118-7536342 cointestestato Marraccini Vincenza e Spicola Marraccini Rosalia, presso Unicredit Filiale di Palermo via Marchese di Villabianca n.113 di cui Unicredit è solidalmente responsabile per l’operato dei propri dipendenti. I prelievi ammontano a oltre 177.000 euro. Giusto reclamo del 19-3-2012. Tutte le somme versate erano di pertinenza Marraccini Vincenza mentre tutti i prelievi sono stati effettuati esclusivamente dal cointestatario Spicola Marraccini Rosalia e nessun prelievo da Marraccini Vincenza, 81-84 anni, già incapace di intendere e volere al 100%. Il suddetto libretto è stato acceso in data 13-5-2002, con la complicità o compiacenza di soggetti dipendenti Unicredit ad oggi ignoti, in danno di Marraccini Vincenza, a tale data già da anni incapace, per consentire al cointestatario di appropriarsi di tutte le somme transitate e prelevate dal suddetto libretto.
Che ruolo hanno avuto i dipendenti Unicredit?
Cosa fà Unicredit?
Non partecipa alla mediazione.
UNICREDIT NON RISPONDE AI RECLAMI
Questa è la pietosa storia successa a Vincenza Marraccini. Ma potrebbe capitare a chiunque. Quando la controparte è una banca, come in questo caso UNICREDIT e il soggetto avente diritto è un piccolo privato, la disparità economica è rilevantissima. La banca, anche quando è ampiamente consapevole di perdere, può permettersi di aspettare l’esito di una causa civile, almeno 8-9 anni.... ma il soggetto privato quanti soldi annualmente deve anticipare tra spese legali e perizie? Alla fine, se la banca sarà condannata, pagherà le spese legali e la somma spettante rivalutata con gli interessi legali. Ma ci avrà guadagnato un sacco di soldi, perchè in tutti questi anni avrà investito tali somme in scoperti di c/corrente..... fuori fido ed extrafido.
E questo non deve essere più possibile.
Proposta di legge Vincenza Marraccini
Fattispecie: contenziosi bancari aventi come oggetto prelievi da libretti a deposito e da conti correnti, effettuati con modi illeggittimi e di cui la banca ne è solidalmente responsabile.
In caso di causa con condanna, la banca deve essere obbligata per legge a:
1) pagamento di tutte le spese
2) pagamento della somma contestata
3) pagamento penale secondo la presente tabella:
- durata della causa 1 anno > 10 volte la somma contestata
- durata della causa 2 anni > 20 volte la somma contestata
- durata della causa 3 anni > 30 volte la somma contestata
- durata della causa 4 anni > 40 volte la somma contestata
- durata della causa 5 anni > 50 volte la somma contestata
- durata della causa 6 anni > 60 volte la somma contestata
- durata della causa 7 anni > 70 volte la somma contestata
- durata della causa 8 anni > 80 volte la somma contestata
- durata della causa 9 anni > 90 volte la somma contestata
- ecc.
5) pubblicazione della sentenza a ¼ di pagina sui 10 principali quotidiani
Inoltre, sia nel sito istituzionale della banca che nella bacheca della filiale interessata, devono essere obbligatoriamente pubblicate tutte le citazioni ricevute delle cause riguardanti la suddetta fattispecie e le relative successive sentenze, affinchè i clienti, oltre valutare le condizioni economiche offerte, possano avere cognizione sul comportamento della banca in caso di contestazioni.
Se condividi questa proposta di legge, fai copia e incolla della presente e inviala a tutti i tuoi conoscenti.
Inoltre, se vuoi partecipare attivamente a questa proposta di legge, manda la tua adesione (raccolta firme legge Vincenza Marraccini) all’indirizzo email [email protected]
Grazie.