sono il titolare di un'impresa individuale ed a causa di una SRL che non ha rispettato degli accordi e che non mi ha pagato ed è anche fallita, per la prima volta in vita mia mi sono stati protestati degli assegni, che ho comunque pagato entro i sessanta giorni previsti prima della segnalazione alla centrale di sorveglianza ed ho fornito tutte le liberatorie alla banca. Per "aiutarmi meglio" la banca mi ha "gentilmente" obbligato a rientrare dal fido tramite un comodo piano di rientro (comodo per chi?) ed estinguere il fido che ho da anni ed a chiudere i due conti attualmente in essere. desidero sapere se ciò è legale e se posso oppormi. Si consideri che non ho incassato il denaro che quella SRL doveva darmi e che per onorare gli assegni entro i sessanta giorni mi sono talmente dissanguato ed indebitato, tanto che non mi è rimasto neanche il minimo per sopravvivere e probabilmente non mi resta che chiudere la ditta. A questo punto come potrei rispettare il piano di rientro che intendono farmi firmare, se non ho neanche la certezza che riuscirò ad andare avanti con il lavoro. Si consideri anche che a seguito del protesto i fornitori abituali hanno chiuso le porte e le linee di credito sono tutte inibite. che devo fare? va bene il suicidio? attendo risposte e ringrazio anticipatamente.