Grazie al bel lavoro dei consiglieri di minoranza del PD al Comune di Milano e dei consulenti della Calipso, avanti il Tribunale Penale di Milano a maggio si aprira' il processo per truffa ai danni del Comune di Milano:http://www.repubblica.it/economia/2010/03/17/news/derivati_quattro_banche_rinviate_per_truffa_ai_danni_di_milano-2715439/ Nel 2005 brindavano, forse ora qualche banchiere si gratta in testa:http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/economia/crisi-32/unicredit-milano/unicredit-milano.html Quel che conta e' che, dopo gli enti locali, la magistratura penale dovrebbe iniziare ad occuparsi seriamente anche dei derivati piazzati alle P.M.I., concausa delle difficolta' finanziarie delle imprese.
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18/03/2010, ore 17:40
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18/03/2010, ore 18:00
Delle PMI se ne fregano visto che non vi è l'interesse politico |
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18/03/2010, ore 18:03
sì ma non partiamo dal fatto che ci sia già una condanna, siamo solo al rinvio a giudizio. ora bisogna portare avanti un processo che non necessariamente terminerà con una condanna, le parti produrranno le proprie ragioni.anche delle PMI se ne occupano.. bisogna però sporgere denuncia. visto che magari gli organi di controllo (abi, bankitalia) fanno un po' orecchie da mercante. |
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22/03/2010, ore 14:33
Ritengo che tra pochi mesi ci sarà un pronunciamento della Procura sulla mia vicenda. Chiaramente non ne conosco l'esito non avendo la sfera di cristallo ma posseggo, da sempre, una incrollabile fiducia nell'art. 3 della Costituzione.Ho avuto il coraggio della denuncia e, con me, tanti altri imprenditori. Nelle Procure ma anche sui giornali, nelle televisioni...in tutte le (non moltissime, è vero) occasioni in cui ci è stato permesso di parlare. E poi nelle piazze, ai convegni, laddove ci chiamamo e ci ascoltano.Attendiamo fiduciosi il lavoro dei Magistrati, rispettiamo con pazienza silente la fine delle indagini. Abbassiamo i toni, per favore, e cerchiamo di innalzare, semmai, intorno ai tanti Pubblici Ministeri che si stanno occupando delle indagini sulle pmi "truffate" e tradite dal sistema bancario una barriera protettiva di sdegnoso silenzio in opposizione alle clamorose dichiarazioni di chi, per salvare se stesso ed i suoi sodali, vuole deligittimare e zittire chi le leggi le deve, solamente, far rispettare. |
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30/04/2010, ore 21:40
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