La Banca viene informata del decesso di un correntista fornisce il saldo del patrimonio del defunto omettendo la presenza di un conto corrente,fornendo in tal modo una dichiarazione mendace.L'avente diritto in qualità di unico erede non entra in possesso dei beni sul suddetto conto corrente poiché essendo conto corrente a firme disgiunte è già stato oramai chiuso dall'altro correntista.La Banca può essere considerata responsabile per il danno subito dall'erede per la dichiarazione non corrispondente al vero rilasciata?
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10/10/2007, ore 10:22
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10/10/2007, ore 13:09
esatto...a mio avviso sono direttamente responsabili. E comunque..fai in modo che un giudice valuti le cose. |
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10/10/2007, ore 16:35
Penserei che la banca, una volta ricevuta una richiesta di informazioni, deve comunicare esattamente le notizie di cui dispone, e solo in tal modo opera un comportamento diligente.Ne conseguenza che l'assunzione di notizie, all'interno dei propri archivi, e la successiva comunicazione di dati non corrispondenti a quelli consultati e pertanto non veritieri, rende la Banca responsabile di un illecito extracontrattuale ai sensi dell'art. 2043 c.c., e, come tale, obbligata al risarcimento dei danni causati.La responsabilità della banca sussiste, benchè le false informazioni siano state fornite da un singolo soggetto operante all'interno dell'istituto. Tale situazione si giustifica in base all'art. 2049 c.c, il quale sancisce la responsabilità per il danno arrecato dal fatto illecito compiuto dai dipendenti della Banca. Pertanto, nell'ipotesi di informazioni non veritiere, la responsabile risponderà di illecito aquiliano ai sensi dell'art. 2043 c.c. |
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