ho bisogno di sapere ..o di capire meglio un argomento...lo stato italiano rappresentato dall'agenzia delle entrate che obblighi ha nella verifica della dichiarazione dei redditi?mi spiego meglio...cartella di accertamento per redditi 2003...arrivata nel 2008...situazione uguale dal 1996...cioe' sia allora che oggi gli stessi redditi diciamo entrate....ed e' vero che una di queste entrate non era dichiarata...ma era sempre un introito pubblico con regolare cud dove veniva apposta la dicitura usufruisce di altro trattamento...secondo me non dovrebbe essere dichiarata ora volevo capire...se dal 1996 al 2008 l'Agenzia delle Entrate non ha mai controllato...secondo voi potrebbe valere la legge del silenzio assenzo??diciamo...che se per 13 anni gli e' stato bene..perche' adesso vorrebbe pagate le differenze ovviamente solo degli ultimi 5 anni??? non doveva controllare prima? aspetto aiuti ...
Indro Montanelli usava dire che in Italia non è sufficiente aver ragione: occorre trovare un giudice che lo riconosca!
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16/01/2009, ore 23:12
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17/01/2009, ore 00:00
Beh, considerati fortunata che hanno lasciato cadere in prescrizione i primi 8 anni, gli altri 5 li devi pagare.Non esiste nessuna forma di silenzio assenso, solo la prescrizione ultraquinquennale. |
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17/01/2009, ore 08:21
non ci sto...se per 13 anni non hai controllato e' una tua mancanza.....secondo me tentare nn nuoce....alla fine se dovro' pagare lo faro' ma voglio capire bene come funziona...rinnovo la richiesta a chi sa di piu'....che obblighi ha lo stato nel controllo del 730... |
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17/01/2009, ore 12:15
X Cinzia2503 . Lo stato non è obbligato a controllare TUTTE le dichiarazioni, ma vanno a campione, quando assumono ( e lo stanno facendo se ti interessa,senza limite età) del personale riescono chiaramente a controllarne di più, logico,anche perchè se vuoi essere "sicura" la dichiarazione te la compilano loro, però molti hanno paura ad andare negli uffici ( nella tana del lupo), e quindi qualche errore il caaf o il |
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17/01/2009, ore 12:55
Cinzia, sono diventati più efficienti grazie al "terrore Brunetta", poi sono stati incentivati e prendono una percentuale sui redditi evasi che scoprono(naturalmente lo dividono fra tutti come 14ma)....è vero...Poi non sono obbligati, ma possono farlo a campione......anche ai pensionati, magari scoprono un affitto non dichiarato.E' successo quest'anno anche a mè, per il 2003, che dicevano era in affitto dal 2001, peccato che l'immobile è stato venduto proprio nel 2001, l'ho dovuto dimostrare io però, con documentazione, dato che dove guardavano loro io ero ancora proprietario .....pensa come stanno.Comunque sono passati sei mesi e tutto tace, dato che i redditi si possono controllare anche in rete, basta iscriversi, ho trovato però che hanno corretto l'errore di proprietà, e quindi non rispondendo alla contestazione, vale il silenzio assenso.Prima ti aggrediscono con un accertamento di 10 pagine e l'ingiunzione di pagamento, poi quando dimostri che hanno sbagliato, e perdono tempo a spese del contribuente neanche ti danno la soddisfazione di risponderti.....Ora però lo scrivo al "ministro"...caxxi loro....Siccome prima dormivano....hanno preso l'ultimo anno contestabile legalmente che era nel 2008 il 2003.Se non dimostri che sbagliano ti vedrai accertati ogni anno l'ultimo.....es. quest'anno ti accertano il 2004, quindi .....se ritieni di aver ragione devi fare l'"INTERPELLO" che parolone burocratico..:-)) |
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17/01/2009, ore 15:40
Assunto che hanno 5 anni di tempo per controllare, non è vero che non hanno controllato per 13 anni, ma solo per 8 ed infatti quegli 8 sono andati in prescrizione e non te li contestano più.Ma gli ultimi 5 possono ancora verificarli, e se evidinziano delle minori tasse pagate te le possono chiedere indietro. C'è poco da discutere o capire di più.La cosa mi pare di una semplicità disarmante. |
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