Accedi con Google+
Registrati con LinkedIN

Accedi con ForumConsumatori


Recupero Password Chiudi
Accedi | Registrati


Iscritti a ForumConsumatori: 68200  Discussioni create: 40498  Messaggi inviati: 260678
Iniziata: oltre un anno fa   Ultimo aggiornamento: oltre un anno fa   Visite: 10740

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

In questi giorni mia madre riceve una cartella da Equitalia per € 300.000 (trecentomila) per debiti erariali (IRPEF ILOR) relativi al 1984 di suo fratello (Bruno) morto nel 1991. A fatica sono riuscito a ricostruire la vicenda. Dopo la morte del soggetto, sua moglie e le due figlie presentano dichiarazione di rinuncia all'eredità per cautelarsi ben conoscendo i suoi guai con il fisco. Nessun altro parente ha ereditato beni da costui. Tutto fila liscio fino all'anno 2008 quando i fratelli e le sorelle di mia madre iniziano le procedure di successione per alcuni modestissimi immobili (valore max €20000) lasciati dalla loro madre morta nel lontano 1985. E qui scatta il tritacarne diabolico del fisco. Dato che le figlie di Bruno hanno rinunciato all'eredità del padre la sua parte viene divisa tra gli altri fratelli-sorelle che ora figurerebbero come eredi di Bruno e dunque anche dei sui debiti verso il fisco. Questa la versione dell'ufficio delle entrate. Ovviamente i 300.000 euro sono in solido tra tutti gli eredi. Cosa si può fare per uscire da questa follia, che potrebbe ripetersi anche per i prossimi anni?

aggiungi un commento
aggiungi un commento
Data
Votazione
Non hai ancora votato! Vota ogni singolo contributo che ritieni utile o interessante e che sia ben scritto per permettere ai contenuti di qualità di salire in alto.
Vota ora facendo click sulle icone e vicino ogni domanda, commento o risposta

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

l'art. 8 della Legge 27/07/2000, n. 212 (c.d "Statuto del contribuente") afferma, al comma 3 che "le disposizioni tributarie non possono stabilire né prorogare termini di prescrizioni oltre il limite ordinario stabilito dal codice civile";

Il termine ordinario è di anni 10. Il vero problema è come fare a stabilire da dove partire, per cui è neccessario l'accesso a tutta la documentazione. Per me è necessario instaurare un contenzioso avvalendosi di un buon avvocato fiscalista. Anche una opinione di un commercialista fiscalista potrebbe essere utile. Comunque, senza pagare (perchè agli altri dovete riconosce la dovuta spattanza), una raccomandata ad Equitalia potete inviarla, facendo riferimento al copia ed incolla e spiegandogli che avete la necessità di calcolare i temrini di prescrizione.


ATTENZIONE, valutate bene i miei interventi sono un INFILTRATO, così afferma QUALCUNO

aggiungi un commento
aggiungi un commento

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

Sei sicura che il credito vantato da equitalia sia riferito ai debiti di tuo zio? Se tua nonna è deceduta nel 1985, tua madre e i suoi fratelli avrebbero dovuto inoltrare la dichiarazione di successione entro sei mesi. Alcuni modestissimi immobili per un totale di ventimilaeuro (minimo tre per un valore medio inferiore a 7.000 euro cad, o sono vecchi garage o è poco credibile) avrebbero subito comunque una tassazione. Non avendo versato nulla eludendo la successione, alle imposte iniziali si aggiungono sanzioni pesanti e interessi di mora che in quasi un trentennio (tanto è passato) si possono essere moltiplicate a dismisura raggiungendo la cifra richiesta. Nessun fratello è tenuto a pagare i debiti di un altro fratello a meno che non gli abbia fatto da garante. Dici che fino al 2008 tutto è filato liscio ma pare del tutto improbabile che lo stato non si sia fatto vivo prima.

aggiungi un commento
aggiungi un commento

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

Purtroppo si tratta proprio di debiti dello zio. Si riferiscono ad accertamento sul 740 del 1983: ILOR, addizionale ILOR e IRPEF per circa € 100.000 e € 200.000 perritardati versamenti.

Gli immobili in oggetto sono quasi dei ruderi, non avrebbero mai potuto produrre una cifra del genere. Il problema drammatico è cosa ci riserveranno i prossimi anni. Se arrivasse una cartella di un milione di €? Lo zietto ha evaso il fisco per una vita, risultava nullatenente perchè tutti i beni venivano accreditate alle figlie che alla sua morte hanno rinunciato all'eredità, cioè a tutte le sue pendenze col fisco. Gli altri parenti ignoravano tutto. Ora ci ritroviamo in questa situazione kafkiana.

aggiungi un commento
aggiungi un commento

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

Leggetevi bene questo

http://www.dirittoprivatoinrete.it/accettazione_delleredita.htm

Probabilmente (molto probabilmente) la richiesta è illegittima.



Zanzarone Malefico
Zanzarone Malefico

aggiungi un commento
aggiungi un commento


Prendi parte alla discussione
Prima volta? Assicurati di aver compreso le linee guida di partecipazione

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK

Gentile visitatore,

l'accesso gratuito a questo sito è possibile grazie al presenza di alcuni inserti pubblicitari.

Ti chiediamo gentilmente di disattivare il blocco della pubblicità dal tuo browser e, possibilmente, di sostenerci visitando i siti degli sponsor.

Grazie per la comprensione.

Ok, ho disattivato il blocco su questo sito