In questi giorni mia madre riceve una cartella da Equitalia per € 300.000 (trecentomila) per debiti erariali (IRPEF ILOR) relativi al 1984 di suo fratello (Bruno) morto nel 1991. A fatica sono riuscito a ricostruire la vicenda. Dopo la morte del soggetto, sua moglie e le due figlie presentano dichiarazione di rinuncia all'eredità per cautelarsi ben conoscendo i suoi guai con il fisco. Nessun altro parente ha ereditato beni da costui. Tutto fila liscio fino all'anno 2008 quando i fratelli e le sorelle di mia madre iniziano le procedure di successione per alcuni modestissimi immobili (valore max €20000) lasciati dalla loro madre morta nel lontano 1985. E qui scatta il tritacarne diabolico del fisco. Dato che le figlie di Bruno hanno rinunciato all'eredità del padre la sua parte viene divisa tra gli altri fratelli-sorelle che ora figurerebbero come eredi di Bruno e dunque anche dei sui debiti verso il fisco. Questa la versione dell'ufficio delle entrate. Ovviamente i 300.000 euro sono in solido tra tutti gli eredi. Cosa si può fare per uscire da questa follia, che potrebbe ripetersi anche per i prossimi anni?