A rigor di logica, seguirei la logica della mamma, e se fossi in lei me lo farei intestare direttamente senza andare a complicarmi la vita. anche perchè l'immobile in oggetto farebbe parte comunque della successione, pur anticipato per accordo tra le parti, terzo erede compreso. Non so quali siano i motivi di seguire una strada diversa, e nemmeno li voglio sapere, diciamo che li posso intuire, specie coi tempi che corrono, ma penso che, nella malaugurata ipotesi di una separazione con sua moglie, ci sarebbero problemi in più.

Se sua madre dona l'immobile a sua moglie (non ci sono controindicazioni), tale valore non farà più parte dell'area della legittima (in vita uno può fare quello che vuole dei suoi beni non deve mettere conto a nessuno, manco ai figli), per cui, teoricamente, sorgerebbe un problema, quando il genitore moririà con il bene donato a suo fratello, in sostanza, sempre e solo teoricamente, le spetterebbe la metà, salvo che lei rinunci alla cosa. Ma è bene che suo fratello sappia di ciò

Ma la nuora paga un'imposta diversa dal figlio,occorre valutare questo aspetto.

Non solo, se il forumista scrivente ha un'attività in proprio ed ha in carico finanziamenti per importi rilevanti, potrebbe temere che, in caso di insolvenza, gii venisse aggredita la casa se intestata a lui e non se intestata alla moglie, magari pure casalinga (trattandosi di bene "da eredità" comunione e separazione dei beno non modificano nulla). Sono quelle valutazioni che rientrano il quegli "alcuni motvi" che lui stesso dovrà soppesare attentamente.

gustavo non perde tempo per intervenire senza cognizione di causa. mi spiace che insista ma ha detto una frescaccia. gli immobili ereditati o donati art 179 comma b non sono oggetto di comunione e non possono entrare nei beni oggetto di una separazione. mi aspetto una spiegazione visto che non dovrei insultarlo. Concordo in pieno sul pensiero di Dante. ma non sappiamo come il fratello sia stato soddisfatto e quindi se in futuro sia possibile una collazione ( che in questo caso potrebbe essere rivolta dal fratello anche a chi posta.) sul fatto che uno possa disporre in vita dei suoi beni senza tenere conto degli eredi metto un forte dubbio. un figlio/coniuge/fratello potrebbe opporsi alla donazione del genitore che alieni oltre la sua quota di legittima.