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Buonasera a tutti. Seguo da molto il "vostro/nostro" forum ed ho avuto modo di fare tesoro di tutte le informazioni e suggerimenti dati, in particolare riguardo ai "cani da diporto" e cioè alle società di recupero credito. Io sono un agente di commercio regolarmente iscritto all'albo dal 1986. Per problemi di varia natura ho un debito con lo stato di 60.000 Euro. Equitalia si è attivata inizialmente provvedendo ad iscrivere ipoteca sull'immobile di mia propietà (già gravato da ipoteca di primo grado per il mutuo). Ho provveduto a chiedere la rateazione dell'importo dovuto, che mi è stata rifiutata in quanto non ho presentato fidejussione bancaria (non potevano vedere se iniziavo a pagare le rate??) Ora, visto che equitalia ha accesso a tutte le informazioni del mondo (comprese le transazioni che noi effettuiamo con la carta di credito, se la possediamo!) ha provveduto al pignoramento delle mie provvigioni presso la mia casa mandante. I pareri in proposito si sprecano. Ora chiedo a voi, visto la mia confusione: può equitalia pignorarmi tutte le somme "dovute e debende" (come indicato nell'atto di pignoramento) trattandosi di provvigioni la cui natura non è mai certa? (un mese posso prenderle, ma il mese sucessioo, se non produco, non ne prendo). Per altro il pignoramento di 1/5 è valido solo se sono agente monomandatario. Se avessi altre case mandanti possono pignorare l'intero importo, fatto salvo la prima mandante. Sono stato un po prolisso e mi scuso. Ho imparato che Equitalia (praticamente il nostro stato) non ci lascierà mai scampo. Loro arriveranno dove meno ce lo aspettiamo, hanno poteri inquietanti. Buonanotte a tutti!

pupu
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Le provvigioni pignorate costituiscono un atto unico, non possono essere pignorate in automatico di mese in mese o di trimestre in trimestre, proprio a causa della "incostanza" delle stesse.La procedura è questa:Equitalia emette atto di precetto, nell'arco di 90 giorni deve chiedere via raccomandata alla mandante se ha dei debiti nei tuoi confronti, in base alla risposta avviene il pignoramento.E' logico che un minimo accordo con la ditta mandante eluderebbe il tutto, consentendo una risposta del tenore "nulla è dovuto".Riguardo alla differenza tra mono e plurimandatario per il pignoramento limitato al quinto non so risponderti.Credo dipenda dalla "importanza" della ditta primaria, è chiaro che se uno ha 5 mandati che sostanzialmente si equivalgono la regola nella teoria della sua applicazione va a farsi benedire.D'altro canto è ancor più semplice organizzarsi con le ditte.Un ottimo esempio potrebbe essere quello di lavorare a debito, ovvero chiedere un anticipo, garantendo magari con il firr, pari mediamente all'importo delle provvigioni, così da essere sempre lievemente in debito con la mandante.Mi rendo conto occorra un rapporto molto "confidenziale".
Questo link porta ai vademecum da leggere prima di approfondire: http://www.adusbef.it/forum/leggi.asp?F=26&id=203057

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Dimenticavo anche che le provvigioni divengono pignorabili nel momento in cui si concretizzano con una fattura.Ovvero il credito è pignorabile solo dopo che hai emesso la fattura alla ditta mandante.E' chiaro che se in quella circostanza tu scambi la fattura con l'assegno la finestra utile di reale disponibilità di un credito pignorabile è estremamente ridotta.
Questo link porta ai vademecum da leggere prima di approfondire: http://www.adusbef.it/forum/leggi.asp?F=26&id=203057

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Grazie mille per la risposta "k3ll1"!! Purtroppo però quì ho a che fare con equitalia. Innanzitutto non hanno richiesto nulla alla mandante, ma hanno notificato subito l'atto di pignoramento, dove, in mezzo a tante parole scrivono che "pignorano tutte le somme dovute e debende". Ed è proprio quel "debende" che crea confusione. E' vero che potreti aggirare l'ostacolo con la mandante, dove lavoro da parecchi anni, ma la vedo dura, semplicemente perchè il problema non è loro ma mio. E loro voglio essere in regola con le norme, e quindi anche con la fatturazione delle provvigioni.Equitalia non ha bisogno di andare davanti al giudice perchè gode di leggi speciali; ci dovrò andare io (visto che ho già promosso l'opposizione) sperando che il giudice sappia il fatto suo. Sinceramente non ho mai avuto molta paura dei debiti contratti con la banca e con le finanziarie. Di questi, invece ho decisamente più timore. Loro registrano le transazione che tu fai con la carta di credito con un ritardo di sole 24 ore. Loro sanno tutto di te. Difficile sfuggire a loro. Hanno accesso ad ogni banca dati e forse, anche ai movimenti del tuo conto corrente. Ti aggiornerò sull'evoluzione. Nel frattempo, anche le provvigioni che non ho ancora maturato se le sono messe "nel sacco"!! Ti ringrazio comunque per il consiglio, e per quelli che riuscirai comunque a darmi nel tempo. Buona notte!!

pupu
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Attenzione,lo scrissi e lo ripeto ancora uan volta : La legge 248/2006 ( del mai troppo compianto Mortadella ) ha ampliato i poteri dell'esattoria (concessionario della riscossione) a dismisura.In base alle nuove norme e all'ampliamento dell'anagrafe tributaria, le agenzie possono avere accesso alle Banche dati pubbliche e private, con conseguente possibilità di pignorare direttamente i conti correnti bancari e gli stipendi. ( 5°) Inoltre Il Fermo amministrativo e l'ipoteca immobiliare passano di competenza delle Commissioni Tributarie. ( CONSIGLIO DI STATO DEC. N. 421/2006 - CASSAZIONE SEZ. UNITE SENTENZA N. 2053/2006).L'ùnico dubbio mi sovviene sul pignoramento totale delle tue provvigioni. E' come se avessero pignorato in toto il tuo stipendio se tu fossi stato un lavoratore dipendente........in quanto alla corsìa privilegiata di ci sono stati dotati,c'è da dire che non bisogna meravigliarsi (ormai) più di nulla !Il vero Grande Fratello è questo sistema.

LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !
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Il problema è ch è inattuabile la formula del dovuto e debendo.La legge dice che deve essere precisamente fornito luogo, oggetto ecc. da pignorare presso terzi.In questo caso godi di una indeterminazione non solo del quantum, ma anche temporale.Un pignoramento presso terzi si effettua nei 90gg. del decreto ingiuntivo, non oltre.Quel che dici tu supererebbe le leggi relative, incostituzionalmente.L'intento dei 90gg del DI è proprio quello di non tenere indefinitamente sotto scacco il debitore, ma stabilire un termine in cui agire per il creditore.In un caso del genere sarebbe come se, oltretutto privi del DI, potessero portare all'infinito la finestra.
Questo link porta ai vademecum da leggere prima di approfondire: http://www.adusbef.it/forum/leggi.asp?F=26&id=203057

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