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Buonasera,il 19/06/2001 aprì un'attività di vendita di computer er commercio elettronico, Fui iscritto nella categoria degli artigiani presso la Camere di commercio, Industria, Artigianato collegate alla rete della società consortile informatica della CCIAA.Iniziai a svolgere l'attività nel 2003 e la tenni aperta fino al 2005. Fui iscritto con questa qualitica : Piccolo imprenditore sez. speciale il 19/0 codice attività 91.72.60.2 codie importanza P Nell'estate 2008 a 5 dalla chiusura, l'inps mi manda una lettera chiedendomi di pagare i contributi inps gravanti degli interessi di mora maturati, poichè da un loro controllo, non risultava la mia iscrizione. Ma documentandomi su internet ho letto che, per le imprese che si iscrivevano nella categoria di artigiani e commercianti, l'iscrizione all'inps era effettuata d'ufficio ed in via automatica.Su questo punto, credo che questa non sia una mia mancanza ma dell'ufficio stesso dell'Inps.Negli anni successivi all'apertura, ho sollecitato al numero verde INPS di avere delle informazioni sulla mia posizione, spiegando che non mi erano ancora sopraggiunte le cartelle da pagare e l'operatore del call center mi assicurò che sarebbero arrivate quanto prima.Nel corso dell'attività ho avuto due utili nei primi due anni e una perdita nel l'ultimo di anno, conclutosi in soli 6 mesi e quindi prima della fine dell'anno solare.L'ammontare che oggi risulta dalle cartelle è di circa 11.000 euro, comprendente l'importo inps per ogni anno di attività più gli interessi maturati.Mi domando se esiste una soluzione a questo problema, appellandomi alla legge vista in precedenza in materia di iscrizione e se posso quanto meno evitare il pagamento degli interessi-Inoltre, la lettera contenente le cartelle presenti mi è sopraggiunta con posta normale prioritaria e non con la raccomandata, per cui considerando i termini di leggi, l'importo inps relativo al primo anno di pagamento dovrei quanto meno evitarlo, visto che sono trascorsi 5 anni e quindi scaduti i termini di prescrizione.Vi prego di darmi un consiglio, non so se andare all'Inps a chiarire la cosa, onde evitare ch mi arrivi una raccomandata gravante con ulteriori interessi (maggiorati con l'esattoria) oppure aspettare un loro successivo e ordinario sollecito.Aggiungo inoltre, che io attualmente sono disoccupato e studente univeristario prossimo alla laurea e sinceramente non dove poter trovare tutti questi soldi.GrazieValerio Prossimo

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Buonasera,,vi ringrazio delle vostre risposte. Io non ho mai ricevuto nulla, tranne una raccomandata a luglio del 2008 che mi indicava un accertamento d'ufficio con l'obbligo del contributo obbligatorio a partire dal 2003.A novembre ho ricevuto una cartella esattoriale ma bonaria con la semplice posta prioritaria e non per mezzo di una raccomandata.Sinceramente io vorrei appellarmi, seguendo i termini di leggi a :- Mancata Iscrizione automatica dell'inps secondo quanto previsto dai termini di legge per le imprese iscritte alla categorie d'artigianato- Storno degli interessi maturati nei 3 anni di attività, poichè nonostante abbia effettuato un sollecito verbale (aimè) non mi sono mai sopraggiunte nessune cartelle esattoriali al riguardo- Termine di prescrizione, visto che ormai sono trascorsi 5 anni dall'anno del pagamento dovuto (2003), così da evitare quanto meno il pagamento della prima rata.- Essendo la mia una piccola ditta individuale è stata sicuramente soggetta alla dichiarazione con il sistema fiscale agevolato per cui secondo quanto esso predispone dovrei pagare all'inps circa 1800 euro (quota standard) che poi pero' in base alla dichiarazione mi verrà rimborsato un importo se ci sarà credito. (art. 13 L. 388/2000)- Inoltre, essendo il reddito soggetto all'art. 13 ad un'imposta del 10%, e dunque tassato a parte, potrei portare in deduzione i contributi inps, se considero, le tasse all'agenzia dell'entrate e altri oneri (visto che si tratta di altri redditi tassati secondo i criteri ordinari?)

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Tutto nasce dall'equivoco dell'inesistente iscrizione automatica (Chi le aveva fatto tale dichiarazione?).Evidentemente lei non era seguito da un professionista (in tal caso potrebbe rivalersi).I contributi e gli interessi sono purtroppo dovuti (serviranno in ogni caso per la sua pensiope) e la tempistica mi sembra corretta, il rammarico è se mai per le sanzioni.L'unica cosa che può fare è quella di andare personalmente come suggerito, non per cercare di non pagare perchè non sarà possibile, ma per cercare di ottenere una lunga rateazione.La fregatura sarà che gli eventuali pagamenti, essendo lei disoccupato, non potranno essere portati in deduzione da un reddito inesistente anche se trovasse modo di racimolare le sommeTenga presente che se risultasse a carico di qualcuno (per esempio genitore o coniuge) costui potrebbe portare in deduzione dal reddito i pagamenti.

(The Godfather)
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..ripeto: vada di persona..coraggio!!
"Non siamo gli ultimi di ieri ma i primi del domani." "Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare."

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beh in questa ultima risposta vi sono dei dati errati. L'avvalersi sui chi si è carico non è più fattibile da un po di tempo a questa parte. Per il resto, non si tratta ormai di discutere del passato ma del presente e pertanto devo trovare una soluzione affinchè possa trovare un modo per quanto meno evitare il pagamento della prima rata e gli oneri, visto che se anche fosse che il ragioniere non mi abbia seguito a dovere, nulla toglie che l'ufficio Inps doveva, secondo i termini di legge, iscrivermi in automatico all'atto dell'iscrizione. Se così fosse stato io avrei potuto adempiere ai pagamenti secondo le modalità previste. Non è certo una scusante tutto quanto, ma la legge si basa su fatti concreti e se è uguale per tutti bisogna sottoporre allora l'atto dell'ente inps a un giudice.Se l'inps mi avesse iscritto avrei - ricevuto le cartele - pagato i contributi.La mancanza da parte dell'ente porta alla conseguenza del pagamento posticipato gravante dell'interesse di mora.In modo grossolano potrei dire : La droga spacciata - comprata dai giovani - morte per overdose.Il meccanismo è identico, ed entrambi sia l'ente che lo spacciatore si trovano nella medesima posizione...e cioè entrambi hanno commesso un reato, senza dubbio di diversa entità ma sempre di reato si parla.In ogni caso ora, sto cercando una soluzione per uscirmene nel modo piu' idolore possibile.Grazie

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Per iscriverla l'INPS avrebbe dovuto avere una sua comunicazione... ha copia di tale comunicazione?Come avrebbe potuto in mancanza di essa sapere della sua attività?E' lei ( o il suo incaricato) che avrebbe dovuto procedere con l'iscrizione, se aveva affidato le sue cose ad un ragioniere potrà sicuramente rivalersi su di lui per imperizia e chiedere il rimborso di quanto dovuto per le sanzioni, non per il tributo e gli interessi che rimangono a suo carico.

(The Godfather)
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