A gennaio 2006 senza inviarmi alcun preavviso di pagamento, l'ENEL ha prelevato €. 2.532.07 (circa cinquemilioni di vecchie lire) dal mio conto corrente bancario presso cui erano domiciliati i pagamenti delle bollette. Sono venuto a conoscenza dell'evento solo in occasione del rendiconto trimestrale che la Banca mi ha inviato ad aprile 2006. Alle mie rimostranze la Banca mi ha risposto che con il R.I.D. io ho autorizzato l'ENEL ad effettuare prelievi di qualsiasi entità dal mio conto e da parte della stessa non sono previsti controlli preventivi o successivi sulle somme che vengono prelevate da terzi da me autorizzati. L'Enel mi ha risposto che dovevo ringraziarli perchè la somma prelevata si riferiva ad una bolletta insoluta dell'anno 2002. Vivo con uno stipendio di circa €. 1.400,00 mensili, non possiedo altre ricchezze, e questa operazione mi ha creato notevoli problemi finanziari. Perchè non mi è stato concesso di conoscere preventivamente le intenzioni dell'ENEL ? Sicuramente avrei chiesto la rateizzazione del debito.Care Banche, Carissima ENEL questo è un invito per chi legge a valutare i rischi che si corrono attraverso la domiciliazione bancaria e a ritornare al classico pagamento con il bolletino postale.
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16/05/2006, ore 11:55
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