salve, spero possiate darmi qualche indicazione su come muovermi. racconto il fatto:
mio padre e la moglie avevano il possesso di un conto corrente bancario cointestato (non saprei dire se a firma disgiunta o congiunta). avevano anche delle obbligazioni, sempre presso una banca del paese in provincia di milano dove risiedevano.
a fine luglio 2011 mio padre viene ricoverato in gravissime condizioni presso l'ospedale (problemi di emorragie cerebrali). io e mio fratello (che viviamo in provincia di lecce) lo andiamo a trovare in ospedale in data 1/8/2011; non potendo rientrare a casa, mio padre viene dimesso e trasferito in una struttura sanitaria privata dove muore il 18 dello stesso mese.
attiviamo le procedure per poter presentare la dichiarazione di successione e scopriamo che, proprio in data 1/8/2011 (data della nostra visita presso l'ospedale) la moglie si reca presso la banca e distoglie oltre la metà di quanto presente sul conto attraverso un giroconto ad altro conto intestato solo a lei stessa. il giorno dopo vende e incassa anche le obbligazioni. faccio presente che, viste le condizioni di salute di mio padre e anche della stessa moglie, tutte le operazioni sul conto fino a quella data erano state effettuate da un fratello di mio padre stesso, in qualità di delegato. anche io e mio fratello risultavamo delegati (in quanto, dietro insistita richiesta di mio padre, avevamo depositato le nostre firme ), ma non avevamo mai fatto alcun tipo di operazione.
mi chiedo: poteva il coniuge distogliere la somma dal conto e, successivamente vendere le obbligazioni ed appropriarsi del ricavato, con un chiaro intento fraudolento, specie nel momento in cui mio padre, ricoverato in ospedale in gravissime condizioni, non era in condizioni di intendere e di volere? è ovvio che lo ha fatto per distogliere somme che sarebbero rientrate nell'asse ereditario.
grazie anticipate a chi vorrà rispondermi.