.......continuazione......

stabilito questo primo principio,dobbiamo vedere il grado di rischio finanziario inteso sia come possibilità di riviavere i soldi senza problema ed il rischio di mancata ottimizzazione della remunerazione

C'è un'altra classificazione il reddito fisso ed il variabile,che sono due categorie opposte e complementari,cosi come ci sono vari indici per misurare il rischio in funzione del rendimento atteso,vorrei continuare ma mi fermo per non apparire saccente.

Sono intervenuto su questo tema per tre motivi,il primo stava passando il principio che il libretto è più sicuro dei titoli di stato,il secondo che il libretto smart sia l'eden dei risparmiatori,il terzo tutto è spazzatura al di fuori del libretto.

Questa posizione manichea anche se obtorto collo va rispettata,perchè ognuno è libero di pensarla come vuole,ma va allo stesso tempo contestata,che poi i tuoi parenti, occhidimarta o chi vuoi, continui a pensarla entro ambiti ristretti non è affar mio fa parte di quella scarsa cultura finanziaria posseduta,da molti italiani,ciò detto come dato oggettivo,in rapporto a come gli italiani investono,rispetto ad altri paesi occidentali ed in rapporto agli stessi strumenti finanziari che l'industria del risparmio mette a disposizione.

Questa e la sez.risparmi ed investimenti di ADUBEF (associazione difesa utenti servizi finanziari ed assicurativi),e credo di essere intervenuto a proposito,il resto sono chiacchere in libera uscita e non mi interessano.

pollice, stavamo parlando di evasione..... un buon punto di ripartenza potrebbe essere l'ottimo post di hannibal che choisa:

stima dell'evasione. quando sono al nord scontrini e ricevute me li fanno ovunque, come scendo me li fanno dove hanno il dubbio sulla mia origine altrimenti capita qualche raro caso, dove mi conoscono non se ne parla affatto.

Dante, il tuo intervento era a pagina 1 e come sempre si trattava di spunto interessante. Purtroppo il troll, che si permette anche di offendere, cerca ancora di portarci fuori strada intervenendo a sproposito, basta ignorarlo.

Hannibal ha ripreso quanto in effetti avevo sottolineato: quelle percentuali sono comunque relative ai controlli che vengono effettuati. Ovvio che dove nemmeno vengono effettuati ci nascondano irregolarità che vanno ben oltre il "formale".

purtroppo, è scontato, ma è bene dire a chi "Mi sopravvaluta" che ho capito benissimo che gli evasori totali o chi "ciurla nel manico" con le partite iva provvisorie, commettono irregolarità che vanno ben oltre il "formale", ed ecco che magicamente quel 98% (per numero di accertamenti, o per importo accertato, cambia poco o nulla) si riduce drasticamente, era quello che volevo dire anche quando parlavo di stratificazioni, che riconosco utili peraltro solo ai fini statistici e/o di studio, e non influenti se si vuole solo esemplificare la metodologia con cui si evade, già nota all'intero mondo.

sopravvalutato e molto confuso, direi un ottenebrato che si addentra tra le alchimie