MI trovo a recedere anticipatamente da una polizza infortuni di durata poliennale sottoscritta il 12/07/2006. La polizza andava a sostituirne un'altra, sempre di durata poliennale, dalla quale però ha ereditato solo le scadenze delle quietanze semestrali (10/06 e 10/12), nella stessa non vi è menzione al contratto sostituito, riporta come decorrenza il 12/07/2006 e scadenza il 10/12/2016, specificando una durata di 10 anni e 151 giorni. Ora, interpretando il decreto Bersani, il quale conferisce agli assicurati la facoltà di recedere alle scadenze annuali (superate le tre annualità nel mio caso specifico), trovo naturale le annualità vadano calcolate a partire dalla decorrenza del contratto, secondo l'assicuratore, ovviamente, va tenuta a riferimento la cadenza delle quietanze, e quindi la data di scadenza del contratto, condizione questa più vantaggiosa alla compagnia. Secondo voi? In caso di controversia chi sarebbe tenuto a giudicare? E come interpreterebbe il decreto, essendo lo stesso scritto a tutela dei consumatori? ...grazie a chi vorrà esprimersi.