Ho sottoscritto una polizza nel 1993 per "costruirmi una pensione integrativa".Ho pagato regolarmente fino al 1999 compreso, poi ho dovuto sospendere i versamenti.Nel 2003 mi è stato proposto di destinare circa il 50% della somma versata fino ad allora in un premio unico di 5 anni e il restante 50% nella trasformazione della polizza in una nuova, dai "contenuti tecnici più moderni e molto più remunerativa".Nel 2006 sono stata ricontattata, sempre dalla stessa agenzia e sono stata convinta a sospendere i versamenti e sottoscrivere una nuova polizza, di importo maggiorato e, ancora una volta, "più remunerativa" della precedente. Ovviamente con l'assicurazione che sospendendo la precedente non "avrei perso soldi". Dopo il versamento di 3 rate (su 4, per fare la prima annualità), il mio contratto è stato d'ufficio spostato da Monza a Bresso. Ma non il mio RID, così che per un "disguido" INA i versamenti si sono interrotti. Nel 2008 vengo contattata dall'agenzia di Bresso, scopro lo spostamento d'ufficio e chiedo spiegazioni. Mi propongono di sottoscrivere un nuovo contratto, assicurandomi che i soldi già versati sul precedente (quello del 2006, tanto per non perdere il filo...) sarebbero serviti a mantenere la durata del contratto inalterata, nonostante fossero passati quasi due anni.Dopo qualche mese mi accorgo che semplicemente mi hanno fatto una polizza di durata inferiore di due anni e che quindi stavo perdendo i soldi versati sulla polizza del 2006.Ma a questo punto vengo ricontattata da Monza, l'agente si mostra scandalizzato del comportamento del collega di Bresso e mi propone di aiutarmi a a recuperare i miei soldi. Mi suggerisce di bloccare i pagamenti della nuova polizza e, ovviamente, di farne una nuova, per "poter mantenere le ottime condizioni esclusive" che avevo su quella del 2006. Grazie al cielo finalmente mi sveglio e revoco quest'ultima polizza (ma sto ancora aspettando il rimborso del primo versamento, e sono passati già due mesi!).Ora mi hanno proposto di "unificare" le due polizze, quella del 2006 e quella del 2008, ma io non voglio più avere nulla a che fare con INA. Per avere i soldi del premio unico scaduto ho aspettato sei mesi, la polizza del 2003 sospesa è in perdita netta (se la riscatto perdo un sacco di soldi), sono stata raggirata perchè tutte le volte mi è stato prospettato un miglioramento delle condizioni e invece era solo un sistema per prendersi le provvigioni e, per finire, mi hanno proposto un "piano d'accumulo" raccontandomi cose non veritiere.Cosa posso fare? Vorrei portare la cosa a livello mediatico, perchè in Italia funziona solo così. Teniamo presente che nella mia condizione siamo circa un centinaio e che l'ISVAP non prende posizione. Secondo voi, perchè?? Io un'ideina ce l'avrei....
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16/06/2009, ore 21:07
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16/06/2009, ore 21:44
tutti questi continui cambi di polizza servono solo a chi vende per fare nuova produzione.i primi a "svegliarsi" devono essere gli utenti, come è successo nel suo caso. |
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17/06/2009, ore 09:42
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17/06/2009, ore 11:43
Tutto vero quello che mi dite, ma a mio parere un'Azienda seria dovrebbe operare degli attenti controlli sull'operato dei propri funzionari di vendita. Non è possibile affermare che INA non c'entra, ma dove sta scritto che non è l'Azienda ad essere responsabile del cosa e del come vende? Inoltre penso che sulla trasparenza ( e quindi sulla comprensione) dei contratti ci sarebbe molto da dire. |
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17/06/2009, ore 11:53
Lil, un'Azienda seria dovrebbe operare degli attenti controlli sull'operato dei propri funzionari di vendita Sono bravi a intascare soldi. Io ho ricevuto quietanze false (Euro 20 000). Sono quasi 3 anni che cerco una soluzione. |
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17/06/2009, ore 12:44
se volete che vi dica che avete ragione ve lo dico, non mi costa nullax Lilma fatto salvo che "la legge non ammette ignoranza" per la sospensione della polizza prima dei tre anni BASTA LEGGERSI LA NOTA INFORMATIVAchi non ha tempo o voglia di leggersela NON FIRMI NULLAx bevle quietanze fasulle non le ha emesse INA inoltre bisogna verificare dove lei ha versato i soldi perchè non so quale giudice accetterebbe di darle ragione quando ha fatto versamenti 80% INA (sempre sia sicuro che il versamento andava all'INA) e il 20% al consulente...come se per pagare un mutuo dessi 80% alla banca e il 20% al direttore... troppa ingenuità purtroppo non porta a vincere causeanzi, in alcuni casi la leggerezza viene considerata colparibadisco, qui ci sono denunce da fare, altro che arrabbiarsi...Lil, fai denuncia altrimenti decorrono i termini e chi si è visto si è visto |
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