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Buon giorno a tutti gli utenti del forum.Sono un professionista di Torino e sottopongo alla vostra attenzione la mia vicenda personale nella speranza di trovare validi consigli.Nel 2005 mia sorella fu coinvolta (come passeggera) in un incidente stradale. A seguito di tale incidente riportò gravi ferite.Presentammo regolare richiesta di risarcimento danni presso l'assicurazione del proprietario del motoveicolo. Tale richiesta fu accolta senza problemi.Contattammo un avvocato (per comodità Avv. Beta) per ottenere consulenza e assistenza (nella gestione dei rapporti con l'assicurazione).Dopo un breve periodo (un paio di mesi dopo l'incidente) sia l'assicuratore (che doveva provvedere al risarcimento) sia l'avv. Beta iniziarono a esortarci a chiudere la pratica di risarcimento. Senonché il chirurgo che operò mia sorella e lo stesso medico legale ci sconsigliarono vivamente di non chiudere la pratica di risarcimento in quanto a distanza di anni si sarebbe presentata la necessità di ri-operare mia sorella (con tutti i disagi conseguenti, oltre il danno biologico e la sofferenza fisica). Tant'è vero che mia sorella verrà operata nuovamente tra pochi giorni (siamo nel 2009).Insospettiti dal comportamento dell'avv. Beta abbiamo scoperto che tale avv. è anche il difensore dell'assicurazione preposta al pagamento dei danni.Ora vi espongo le mie questioni:1) Il medico legale ci ha consigliato di non chiudere l'infortunio prima di avere terminato tutte le operazioni necessarie alla salute di mia sorella (con relative terapie di recupero). L'avv. Beta sostiene che non si può tenere aperta la pratica di risarcimento per più di un determinato periodo: è vero?2) Ritengo che il comportamento dell'avv. Beta sia discutibile e poco professionale (non ha tutelato i diritti della sua assistita). Inoltre, l'avv. Beta ha inviato nel corso di questi 4 anni diverse lettere nelle quali ci esortava a chiudere la richiesta di risarcimento: sono presenti gli estremi per fare causa all'avv. Beta? 3) L'assicuratore, in più riprese, ci ha esortato a chiudere la pratica adducendo vincoli legali secondo i quali, se non avessimo provveduto a chiudere la pratica, non avremmo percepito il risarcimento.Vi ringrazio infinitamente per la consulenza e le opinioni fornitemi.Cordiali saluti,Giovanni De Sisto

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Sig,Giovanni, innanzitutto auguri a sua sorella per l'intervento e mi auguro che vada tutto bene.CONCORDO con il medico legale NON CHIUDA LA PRATICA fino ad avventa guarigione della sorella.Faccia l'intervento e tutte le cure riabilitative, senza problemi.Il mio coniglio è di inviare all'assicurazione un certificato del medico legale o assicurativo che la tutela, ove si dice che NON INTENDE attualmente chiudere la pratica in quanto necessita di ulteriori ricoveri e terapie.MI SCUSI se mi permetto ma perchè ha preso un'avvocato?Basta un medico legale, che la segue in tutto il percorso e rilascia perizia di parte con punteggio per risarcimento.Il mio consiglio professionale al termine di tutto il percorso curativo è sempre di mettere in fondo alla documentazione di chiusura SALVO EVENTUALI COMPLICAZIONI.Questa definizione serve eventualmente per riaprire la pratica se negli anni ci fossero complicanze.Spero di esserle a d'aiuto, se necessita di altre informazioni mi chieda pure.Buona guarigione

Elena
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Provare a contattare un SECONDO avvocato ESPERTO in infortunistica stradale e chiedere un parere (attenzione! SENZA fare insinuazioni sul collega e SENZA metterne in dubbio l'onestà). Meglio addirittura NON dire di aver già un avvocato e chiedere parere semplicemente sulla faccenda della obbligatorietà di chiusura della pratica.

(The Godfather)
(The Godfather)

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holmaster, preciso che non serve un legale e non deve chiudere la pratica, sarei curiosa di saper che assicurazione è la sua e darLe informazioni precise in merito, tantissime assicurazioni insitono sulla chiusura ma non esiste un tempo di prescrizione dell'evento se continua con terapie e documenta

Elena
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Sig.ra Elena,la ringrazio per il consiglio fornitomi.Rispondo alla Sua domanda: perché abbiamo preso un avvocato? L'assicuratore, inizialemente, aveva esposto molte perplessita in merito alla possibilità di accettare la nostra richiesta di risarcimento (adducendo motivazioni poco plausiibli - il trasportato deve essere sempre risarcito per eventuali danni). Per tutelarci abbiamo deciso di consultare un avvocato. Ci siamo affidati di questo professionista che non ha tutelato minimamente i nostri interessi.In questi giorni abbiamo ricevuto l'ennesimo sollecito da parte dell'assicuratore nel quale ci viene richiesto di procedere a chiudere la pratica. Diversamente ci richiede l'ennesimo certificato (ne abbiamo già fornito uno dopo la prima operazione) redatto dal medico legale.Inoltre, approfitto della vostra competenza, per porvi un ulteriore quesito in merito:mia Madre chiese un anticipo sul risarcimento per fare fronte alle ingenti spese sostenute per le cure riabilitative alle quali è stata sottoposta mia Sorella. L'assicuratore le rispose che se voleva i soldi doveva chiudere la pratica di risarcimento. Quest'attegiamento è lecito?Ringrazio anche OldM. per i consigli postati.Cordiali saluti,Giovanni

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L'assicurazione non è tenuta ad anticipaLe nulla a livello economico,(purtroppo)Alcune assicurazioni con cui lavoro se la somma è notevole anticipano ma sono rare ed devono essere eventi molto gravi e costosi!E' normale che chiedano certificati, in quanto devono motivare alla loro sede la continua apertura dell'evento.Ogni giorno che passa e sostiene cure mediche hanno delle soglie da applicarLe per il risarcimentoSpero di aveLe chiarito il concetto.Puo' trovare l'email su altro forum ( www.forumconsumatori.it)Passatemela, per cortesia ,se avesse bisogno di aiuto mi contatti pure.Buona serata

Elena
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