Ciao a tutti,mi scuso in anticipo per la lunghezza del messaggio ma è una questione un po' ingarbugliata che magari qualcuno può aiutarmi a dipanare (o a farmi capire dove sbaglio)...L'anno scorso, insieme al mutuo per l'acquisto, ho deciso di sottoscrivere anche una polizza che garantisse l'estinzione del debito in caso di morte o invalidità permanente, e il pagamento della rata per un tot di tempo in caso di perdita del lavoro. Nella pratica, mi sono state fatte due polizze separate.Visto che la banca me ne offre la possibilità, decido di finanziare anche il premio assicurativo, che viene "aggiunto" all'importo del mutuo che avevo richiesto. In pratica, l'importo richiesto viene aumentato del premio assicurativo (che viene a sua volta ricalcolato per tenere conto che è anch'esso finanziato!) e il mutuo viene erogato mediante due pagamenti:- l'importo originario che andrà al venditore- l'importo del premio che andrà all'assicurazioneAdesso leggendo le istruzioni del 730 mi accorgo che è possibile detrarre al 19% i premi pagati per assicurazioni che coprono il rischio di morte.Richiedo quindi all'assicurazione le relative quietanze di pagamento, che mi dirotta alla banca, perchè il contraente della polizza è la banca (per mio conto), mentro io sono solo l'assicurato.La banca però mi risponde che, avendo io scelto di finanziare il premio, non possono rilasciarmi la quietanza visto che "lo sto ancora pagando", cosa che "a prima vista" ha anche il suo perchè.Solo che, conti alla mano, io il premio all'assicurazione l'ho pagato subito, al momento della stipula, così come ho pagato il venditore!E' vero, i soldi per pagare il premio me li ha prestati la banca (e ho con loro un debito per questo, visto che anche l'ipoteca ne tiene conto) ma è come se per un istante mi fossero passati di mano (accendendone il relativo debito a tutti gli effetti) e poi la stessa se li fosse ripresi per darli all'assicurazione!In altre parole, avrei potuto richiedere direttamente il finanziamento di un importo maggiore che tenesse conto anche del premio, e con i soldi in più che mi rimanevano in tasca, pagare il premio in unica soluzione... e non sarebbe cambiata una virgola!Ora... come faccio a dimostrarlo?Qui di seguito trovate il ragionamento completo (con tanto di numeri e imposta sostitutiva), se qualcuno vuole prendersi la briga di seguirlo per vedere se magari sbaglio qualcosa....Grazie!===================================================La casa costa 200.000 euro, e visto che ho disponibili circa 100.000 euro, voglio fare un mutuo di "circa" 100.000 euro.-- PREMIO UNICA SOLUZIONE (1o caso) --Scelgo di fare l'assicurazione facoltativa pagando in unica soluzione: mi viene fuori un premio di 2.000 euro (2% dell'importo finanziato).La banca quindi eroga 100.000 euro, meno lo 0,25% di imposta sostitutiva, ovvero 250 euro, quindi un netto di 99.750 euro.Io quindi dovrò sborsare 100.250 euro da dare al venditore, più 2.000 euro di assicurazione, totale 102.250 euro.La mia rata sarà calcolata su un capitale finanziato (debito) di 100.000 euro, e l'ipoteca iscritta (il doppio) sarà di 200.000 euro.-- PREMIO FINANZIATO (2o caso) --Richiedo di finanziare il premio. In pratica, l'importo che mi viene finanziato sarà maggiore di 100.000 euro, perchè una parte deve finire in mano all'assicurazione. Ciò significa che il 2% di premio, dovrà essere calcolato *non* sull'importo che ho richiesto, ma su quello più il premio.Quindi, se P è il premio:(100.000+P)*0.02 = P,ovveroP = 100.000 * 0.02 / (1-0.02) = 2.040,81 euro.Quindi "pago" un premio più alto perchè la somma finanziata è maggiore, mi sembra giusto!La banca quindi eroga un mutuo di 102.040,81 euro, che meno l'imposta sostitutiva sono 101.785,71. Di questi, 2.040,81 vanno all'assicurazione, e la rimanenza (99.744,90) vanno al venditore.Io quindi devo sborsare la differenza, 100.255,10 per saldare il venditore.La mia rata sarà calcolata su un capitale di 102.040,81 euro, e l'ipoteca iscritta sarà pari al doppio di questo.-- PREMIO UNICA SOLUZIONE (3o caso) --Faccio da me i conti di cui sopra.Richiedo direttamente un mutuo da 102.040,81 euro, e decido di pagare il premio in contanti, che, essendo il 2%, sarà di 2.040,81.La banca mi eroga 102.040,81 euro, che meno l'imposta sostitutiva dello 0,25% sono 101.785,71, che vanno tutti al venditore.Io quindi devo dare 98.214,29 euro al venditore, e 2.040,81 euro all'assicurazione, totale 100.255,10 euro.La mia rata sarà calcolata su un capitale di 102.040,81 euro, e l'ipoteca iscritta sarà pari al doppio di questo.Qualcuno riesce a trovare la differenza tra il caso 2 e il caso 3?
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25/02/2010, ore 00:53
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25/02/2010, ore 09:28
Non è un problema di conti,è una questione di ruoli,se e vero che la banca è contraente,lei non può detrarla.Voglio chiederle,invece se ha firmato la polizza come assicurato,se non l'ha fatto il contratto è nullo.Credo che la banca volutamente l'abbia mal consigliata perchè oltre a perdere la detrazione,peraltro su 1291 euro,ha perso il diritto di recesso. |
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25/02/2010, ore 12:19
possiamo anche aggiungere che la banca su quella polizza, ci ha preso pure una provvigione.....non due, ma tre piccioni con una fava!!!! |
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25/02/2010, ore 23:27
Salve pasto39,grazie per la risposta!>Non è un problema di conti,è una questione di ruoli,se e vero che la >banca è contraente,lei non può detrarla.Sì, dalla polizza la banca è per definizione il Contraente e io sono l'Assicurato.Ma l'art.5 delle condizioni generali recita:< |
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26/02/2010, ore 14:01
Il contraente firma accanto all'assicurato,la polizza deve essere distinta dal mutuo e l'importo corrispondente scisso dal piano di ammortamento.Dell'importo trattenuto per la polizza deve essere rilasciata apposita quietanza,parli con chi ha negoziato e se non basta faccia richiesta scritta,alla sede ed alla agenzia. |
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