dal primo maggio gli esercenti che vendono beni per importo superiore a 1600 euri devono riconoscere il cliente e compilare una apposita lista da trasmettere al fisco.Mi ribalto perche' vedo le conseguenze. immagino che tutti voi le vediate nella vostra immaginazione.probabile risultato - liste piene di nullatenenti o stranieri che effettuano acquisti costosissimi, aumento del nero, dirottamento degli acquisti importanti all'estero.E poi una marea di informazioni doppie che lo stato poteva e puo raccogliere senza scomodare i commercianti.Mah sono sempre piu perplesso.
Hannibal
www.palombarimotociclisti.it
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13/04/2011, ore 09:47
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13/04/2011, ore 17:17
innanzitutto si parla di 3600 e non di 1600, e di pagamenti in contanti (esonerate le carte di credito).direi che per quella cifra la fotocopia di un documento, chiunque la chiede anche oggi.... |
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14/04/2011, ore 21:28
tutto ciò che va contro i furbetti incontra il mio plauso, dato che non ho nulla da nascondere ed avrei solo vantaggi dall'emersione del "nero". detto questo, ci vuole sempre intelligenza sfruttando al massimi i controllo automatici e gli "incroci" già oggi possibili senza appesantire troppo il lavoro degli intermediari, soprattutto se poi esistono troppe vie di fuga. |
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15/04/2011, ore 12:54
Una cosa non mi è chiara....Chi prendeva "in nero" 5.000 euro li continuerà a prendere ....Chi fatturava continuerà a fatturareA chi cazz .... è rivolta una tale norma? |
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15/04/2011, ore 20:09
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15/04/2011, ore 20:19
Di base, tutto quello che combatte il nero e l'evasione mi trova d'accordo.Forse la norma può essere verso CHI COMPRA in contanti, non verso chi vende.Io uso Bancomat, bonifici e carta di credito.Vi sembra normale che uno che compra un bene da 3600 euro paghi in contanti ? E se lo fa cercare di informare il fisco non mi sembra un'idea così sballata. E' vero che il commerciante che vende in nero non lo farà.Ma quelli onesti si e ce ne sono.E poi dipende anche da cosa si rischia. |
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