L'Fmi rivede al ribasso le stime"Pil Italia negativo anche nel 2010" Il direttore Fmi Dominique Strauss-KahnROMA - Netta sforbiciata delle stime di crescita per l'Italia da parte del Fondo Monetario Internazionale. Secondo il Fmi, il Pil italiano segnerà nel 2009 un ribasso del 2,1% contro il -0,2% stimato a ottobre scorso. Negativa la crescita dell'Italia anche per l'anno prossimo: -0,1%, contro un +0,3% stimato a ottobre. Nelle ultime bozze di revisione del World Economic Outlook, tagliate anche le stime della crescita mondiale. Secondo gli economisti del Fondo, la crescita mondiale rallenterà quest'anno a +0,5%, "il livello più basso dalla Seconda Guerra Mondiale". Nel 2010 la crescita mondiale sarà del 3%. Le ultime stime ufficiali di ottobre scorso fissavano la crescita mondiale al +3% nel 2009 e al 4,2% nel 2010. "Nonostante gli ampi interventi messi in atto dai governi internazionali - scrive il Fondo - le tensioni finanziarie restano elevate, appesantendo l'economia reale". Secondo il Fmi, "Servono nuovi interventi da parte delle autorità per ristabilire il corretto funzionamento del settore finanziario e per sbloccare i mercati del credito". Inoltre, "le previsioni restano molto incerte e legate a interventi di rilievo da parte delle autorità". "Per avere successo - affermano gli economisti di Washington - le nuove misure dovranno portare alla luce in modo credibile le perdite sui prestiti; selezionare le società finanziarie in base alla loro solidità di medio periodo; e fornire supporto pubblico a istituzioni solide tramite iniezioni di capitale, la cessione degli asset non redditizi e, se necessario, tramite l'assunzione del controllo delle banche ristrutturate prima di rivenderle". La ricetta coinvolge in prima persona le autorità economiche e monetarie: "Le politiche fiscali e monetarie - si legge - devono intervenire ancora più a sostegno della domanda aggregata, portando avanti una tale politica nel futuro prevedibile" e sviluppando al tempo stesso "strategie che assicurino la sostenibilità nel lungo periodo". (26 gennaio 2009)
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26/01/2009, ore 19:10
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26/01/2009, ore 19:12
Ho un'idea: stampiamo banconote,così tutti sono felici,si vendono più merci,e freghiamo i Cinesi..o no? O torniamo al Gold Standard. |
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26/01/2009, ore 19:35
il vizio sta nel non controllare la globalizzazione, cosa che conviene al capitalismo a spese dei lavoratori. è la globalizzazione selvaggia il male. la globalizzazione selvaggia torna comodo al capitalismo come ai capitali sporchi, cioè, del crimine. la responsabilità è tutta dei gverni deboli, debolissimi dell'occidente e del resto del mondo. piolitici corrotti ecc... al grande capitale nessun politico resiste. zorro |
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26/01/2009, ore 22:29
XAdoveri: sei x caso di sinistra? Mi pare che abbia perso un bel pò di voti,e il partito di Di pietro? Con lo sbarramento al 4% salta,e rifondazione? Non la vedo più,e gli operai sai x chi hanno votato? Mi pare ( controlla) x la Lega e Forza Italia,ma come mai? E la cgil perchè perde tesserati?E le cooperative "rosse"? Sai quanto guadagna un dipendente che ci lavora? Una miseria, nei gazebo di FI i ragazzi vengono pagati e in quelli della sinistra no, se lavori in una locanda hai poche mance eti sfruttano, se lavori in un albergo di lusso x miliardari x la stessa mansione guadagni di più. A voi la scelta. |
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26/01/2009, ore 22:35
profondo nero... nerissimo...miiiiiiiiiiiiiiiiiiiquando leggo sti titoli vorrei essere un uomo per fare il gesto scaramantico! |
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26/01/2009, ore 23:27
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