MERCOLEDI LA PROTESTALa marcia su Roma dei sindaci ribelli:con Tributi Italia spariti 150 milioni di IciNell'Urbe i primi cittadini di 135 comuni: tutti al Tarper contestare il fallimento della società di riscossioneNOTIZIE CORRELATEIl sito di Tributi ItaliaROMA - Marciano sulla Capitale mercoledì mattina i sindaci di 135 Comuni italiani. I primi cittadini manifesteranno in piazza Nicosia, davanti alla sede del Tar del Lazio, per chiedere al Tribunale amministrativo di revocare la sospensiva con cui, lo scorso 20 dicembre, ha concesso a «Tributi Italia» - società finita nella bufera per aver incassato imposte per conto dei Comuni senza riversare le somme agli stessi enti - di continuare a riscuotere imposte.«Un controsenso, un'assurdità», contestano i sindaci: perchè Tributi Italia (sede legale a Roma, in via Veneto) è un colosso della tecnica «prendi i soldi e scappa». La Tributi Italia ha costituito negli anni numerose società miste (pubblico-private) con circa 500 Comuni. Attraverso tali controllate riscuoteva anche Ici e Tarsu (imposte e tasse che sono la linfa vitale dei bilanci comunali) dai cittadini. Ma poi non versava le cifre dovute a molte amministrazioni locali: l'ammanco è enorme, le stime lo calcolano tra i 90 e i 150 milioni di euro.La prima marcia dei sindaci ad Aprilia (foto La Provincia)CRACK PER PICCOLI E GRANDI - Tra i Comuni coinvolti dal crack, alcuni aspettano - come Bologna, Nettuno, Aprilia, Pomezia - cifre consistenti. Altri somme meno ingenti ma comunque decisive per la spesa corrente di piccole amministrazioni; tra questi: Rapallo, Chiavari, Scanzano, Ferrandina. Il 18 dicembre Tributi Italia è stata cancellata dall’Albo nazionale dei Riscos sori per decisione del ministero delle Finanze: scelta che le avrebbe impedito di svolgere qualsiasi attività inerente la riscos sione di tributi in tutta Italia. Ma il Tar del Lazio, accogliendo il ricorso della società, ha bloccato - in via sospensiva - la sua cancellazione dall’Albo. Mercoledì 13 i 20 giudici amministrativi si riuniscono di nuovo per pronunciarsi sul ricorso.Code per pagare l'Ici a Roma (Fotogramma)IL COORDINAMENTO - «Professionalità e dinamismo» recita lo slogan sul sito di Tributi Italia. Così dinamica da aver investito non si sa come i proventi della riscossione tributi e aver perso le tracce di cento cinquanta milioni di euro. Per reagire al «tentativo di insabbiare tutto», i sindaci di 135 dei 500 Comuni in rapporti con la società si sono organizzati nel «Coordinamento sindaci contro Tributi Italia» e si sono riuniti la prima volta domenica 10 gennaio ad Aprilia, dove hanno inscenato una prima marcia di protesta contro lo scandalo tributi. A loro si sono uniti un migliaio di cittadini. «E' come il crack Parmalat», accusano i sindaci. E chiedono: «Il governo intervenga come ha fatto per Alitalia».
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13/01/2010, ore 23:07
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14/01/2010, ore 12:05
...«Siamo soddisfatti – HA DETTO IL SINDACO DI APRILIA DOMENICO D'ALESSIO - Questo è un segnale positivo (da parte della magistratura, NdR) che ci fa ben sperare»...a me pare che questa opinione sia "pro" e non "contro" la magistratura, o sbaglio? Se non sembra convincente, consultare la seguente fonte.http://iltempo.ilsole24ore.com/latina/cronaca_locale/latina/2010/01/14/1114545-tributi_italia_accorcia_tempi_sentenza_attesa_dieci_giorni.shtmlNotizie - LatinaAprilia Ieri mattina la protesta di cittadini e sindaci davanti alla sede di RomaTributi Italia, il Tar accorcia i tempi Sentenza attesa tra dieci giorniPdl Bencivenni: «Maggioranza e opposizione unite per il bene della città»Riccardo Toffoli APRILIA Il Tar decide di accorciare i tempi: tra dieci giorni è attesa la sentenza di primo grado sulla cancellazione dall'albo della società. Soddisfatti il sindaco D'Alessio e gli oltre 200 cittadini di Aprilia e di altri comuni limitrofi che ieri mattina hanno deciso di manifestare sotto la sede del Tar di Roma dove si doveva decidere se concedere o meno la sospensiva a Tributi Italia che ha impugnato la delibera della commissione ministeriale con la quale è stata cancellata dall'albo dei soggetti autorizzati a riscuotere i tributi comunali. Presente anche il capogruppo del Pdl, Ilaria Bencivenni che ha dichiarato: «Queste lotte devono unire maggioranza e opposizione. Si tratta di battaglie che riguardano la città e che devono essere condivise da tutti». In campo sono scesi anche l'assessore alle finanze del Comune di Nettuno, Riccardo Ferrante, l'assessore ai lavori pubblici Valter Magnone e l'assessore alle finanze Anna Maria Gottardi del Comune di Spotorno in provincia di Savona, il sindaco di Scanzano Jonico Salvatore Iacobellis. Il Comune di Spotorno rivendica da Tributi Italia, per il 2007 e il 2008, un milione e 500 mila euro. Per il 2009, secondo i calcoli dell'assessore Gottardi, la società deve ben 850 mila euro. Il Comune di Nettuno lamenta un mancato versamento di 4 milioni e 500 mila euro per Ici e Tarsu negli anni 2007 e 2008. Il 28 ottobre 2009, il Comune ha deciso di rescindere il contratto e ora ha un ufficio tributi autonomo. Scanzano Jonico ha un credito di un milione e 300 mila euro, in piedi ci sono una serie di contenziosi anche penali avviati dall'amministrazione. «Non possiamo accettare che i soldi che paghiamo – ha detto una rappresentanza di alunni dell'istituto Rosselli di Aprilia - non entrino al Comune per i servizi a cui abbiamo diritto». Il Tar ha deciso di accelerare i tempi e di andare subito a sentenza sulla vicenda. Non ha accolto altre costituzioni in giudizio che avrebbero consentito la richiesta di un rinvio. La sentenza è attesa nei prossimi giorni. «Siamo soddisfatti – ha detto il sindaco di Aprilia Domenico D'Alessio - Questo è un segnale positivo che ci fa ben sperare». 14/01/2010 |
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