dati ufficiali asseinteismo 25% coreani 0,3%, il decreto sviluppo cosa dovrebbe fare?se ce qualche sindacalista che possa rispondere grazie
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07/10/2011, ore 09:05
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07/10/2011, ore 09:32
Risposta tipo Hummer : lo sai che Umberto Bossi non ha mai lavorato un giorno in vita sua ?Risposta tipo Risparmio : ma chi lo dice ? Tua sorella ? E' una tua opinione !Risposta mia : sarebbe bello sapere dove hai preso questi dati.La fonte e come sono calcolati, perchè il 25% mi sembra veramente fuori dal mondo. |
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07/10/2011, ore 11:00
sottosegretario crosetto in un dibattito su la tv7 nessuna smentita da parte di d'amiano pd (sindacalista) pomigliano il 30% di assenteismo ricetta di landini fiom assumere piu ispettori del lavoro,dati non smentiti da nessuno.pero se a te non vanno bene si possono cambiare |
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07/10/2011, ore 12:02
Il 30% non sta in pedi.Vuol dire che ogni giorno 1 lavoratore su 3 è a casa.Da cosa è composto questo 30% ?Perchè se ci sono dentro ferie e altre assenze di questo tipo è un dato falso.Cercherò su Internet. |
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07/10/2011, ore 12:10
Io mi ricordo un servizio di Riccardo Iacona su Fincantieri.C'erano moltissimi extracomunitari che lavoravano con contratti di tipo strano. Non lavoro dipedente a tempo indeterminato, per intenderci.Chi lavora con questi contratti difficilmente può permettersi malattie o assenze se non per gravissimi motivi.Altrimenti perde il posto. E questa è la risposta della FIOM di Genova :Le dichiarazioni dell'Amministratore Delegato di Fincantieri dott. Bono apparse questa mattina sulla stampa, sono incredibili: presentano una Fincantieri malata di scarsa produttività e di pieno assenteismo. Tutto ciò non è vero.Fincantieri fa utili e dividendi per gli azionisti (Ministero del Tesoro) da oltre 5 anni e tutto questo è possibile per la fatica e molte volte per lo sfruttamento dei lavoratori dipendenti diretti ed indiretti.Le navi si costruiscono nei tempi dettati dagli armatori e il dott. Bono se ne fa vanto in tutte le sedi nazionali, europee, mondiali.L'uscita del dott. Bono sembra giustificata dalla sua ansia di portare in Borsa la Fincantieri, operazione su cui il sindacato esprime un giudizio negativo. Per andare in borsa è necessario spremere ancor più i lavoratori affinché il titolo aumenti (quante volte l'annuncio di licenziamenti ha prodotto ciò e questa sembra proprio una manovra preventiva con tale obbiettivo.Certo in alcuni reparti l'assenza dal lavoro è maggiore, ma bisognerebbe provare a passare ore ed ore a saldare nei fondi di una nave. In fabbrica c'è una nuova generazione che vive il disagio nel posto di lavoro come nella società: precarietà e ricatti continui, fare il saldatore con rischi di infortunio sempre più grandi, poco salario e molte volte legato all'aumento dei ritmi di lavoro, nessun riconoscimento sociale ed economico, ma solamente capi e dirigenti che comandano, ordinano e non convincono.Ad ogni infortunio la direzione aziendale contesta l'esistenza di 'una causa di lavoro' trasformandolo in malattia, riducendo la casistica degli incidenti ed anche dei premi assicurativi che dovrebbe pagare l'Azienda. L'azienda dovrebbe invece aprire una seria discussione sugli organici orami ridotto all'osso di fronte a navi sempre più grandi, sulle ditte d'appalto, sulle gare al massimo ribasso per sceglierle (le migliori?) e sulle condizioni di lavoro in queste aziende: paghe così dette 'globali', formalmente più alte di quelle dei lavoratori Fincantieri, ma senza copertura economica per ferie, malattie ed infortuni; con la presenza di lavoratori più deboli, quali gli immigrati, perchè legati al permesso di soggiorno ottenibile con il contratto di lavoro; stipendi versati ogni tre mesi; condizioni di sicurezza precarie.A Sestri Ponente, così come negli altri cantieri crocieristici, le ditte rappresentano il 70% della produzione a fronte di normative che parlano del 25% di appalto possibile.Questo è quello di cui vorremmo discutere con l'Amministratore Delegato per poter dire che non solo viaggiare su una nave costruita da Fincantieri è bello, ma anche che lavorare alla sua realizzazione vuol dire diritti, salari e dignità per tutti i lavoratori al di là della targhetta sulla propria tuta e del colore della propria pelle.Bruno ManganaroSegretario Fiom GenovaGenova, 22 maggio 2006 |
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07/10/2011, ore 21:05
PIPPOinurtile usare il buon senso per tentare un ragionamento con i cattosinistroidi......la vera responsabilità della chiusra della Fincantieri (a quanto pare) è della FIOM che come sindacato d'assaltoa,si ribellò alla ricapitalizzazione in borsa..........Adesso che il Governo non ha i soldi per farlo,lo si ripropone,sperando che i privati possano salvare e ricapitalizzare l'azienda.Ma loro non ci stanno perchè i privati non li vogliono nemmeno se lo Stato rimane ( come rimane) col 51% delle azioni,cioè comanda sempre lui.Meglio bloccare la città e lottare nei sachi a pelo. E forse chissà.....<< |
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