come interpretate la sentenza?>>>Other news...>>> Tentato furto: l'allarme satellitare dell'auto salva il ladro dall'aggravante (e dalla galera) La presenza del sistema di localizzazione esclude l'esposizione alla pubblica fede. Condanna a un anno e tre mesi annullata senza rinvio: l'azione penale non si poteva esercitare per mancanza di querelaSorpresa: l'antifurto satellitare gioca in favore del ladro d'auto. Annullata senza rinvio la condanna a un anno e tre mesi di reclusione (più 1.000 euro di multa) nei confronti del responsabile di un tentato furto. L'azione penale, infatti, non poteva essere esercitata per mancanza di querela. Il motivo? L'aggravante dell'esposizione alla pubblica fede è esclusa dalla presenza del sofisticato sistema d'allarme, anche se il veicolo era parcheggiato in strada. Lo stabilisce la sentenza 44157/08, emessa dalla quinta sezione penale della Cassazione (e qui leggibile come documento correlato).Soluzione di continuità. L'esposizione alla pubblica fede ex articolo 625, primo comma, n. 7 Cp è la situazione in cui versa il bene che non è sottoposto a custodia diretta ma trova la sua unica tutela nel rispetto della proprietà altrui, risultando esposto a un maggiore pericolo. Stavolta, però, il collegio non condivide l'affermazione secondo cui un affidamento del genere si configurerebbe ogni volta che manca una vigilanza personale e continuativa del bene, anche quando è lasciato "anche temporaneamente incustodito" (cfr. le sentenze 5113/07 e 34009/06, definite "giurisprudenza risalente"). Controllo e localizzazione. Nella maggior parte dei casi - ammette la sentenza 44157/08 - in passato è stata confermata la compatibilità dell'aggravante con la presenza di sistemi antifurto, sul rilievo che i congegni non assicurano una sorveglianza continua sull'auto parcheggiata in strada (11977/89; 8504/85; 7760/81). Ma stavolta l'auto rubata, e ritrovata poco lontano da dove era posteggiata, risulta dotata di un sistema di rilevamento satellitare: non è mai uscita, dunque, dalla sfera di vigilanza della società che gestisce la protezione per conto del proprietario. E senza l'affidamento del bene al sentimento collettivo di onestà l'aggravante non si configura. Si salva per il rotto della cuffia, contro le conclusioni del Pm, il "furbacchione" napoletano in trasferta nel Nordest che profittò della perdita delle chiavi da parte del proprietario dell'auto. (d.f.) CASSAZIONE
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05/12/2008, ore 08:28
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05/12/2008, ore 14:55
Il propietario pirla al 50% ha fatto bene a farsi installare l'antifurto satellitare, conscio del fatto che prima o poi si sarebbe perso le mutande sotto i pantaloni.Per il resto, la legge è legge. |
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05/12/2008, ore 15:01
Partendo da questo principio, qualsiasi furto in una banca e in particolar modo quelli nei caveau NON può avere aggravanti. |
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05/12/2008, ore 16:10
Non quella della cosa lasciata alla pubblica fede ,,, ne avrebbe altre, lo scasso ad es., la minaccia armata, ecc. |
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05/12/2008, ore 21:49
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