…checché se ne dica, non sono affatto l’Iva su Sky, la social card, i sindacati e così via. Questo attiene al quotidiano. I problemi veri, quelli peculiari del nostro Paese e che ne costituiscono zavorra vieppiù insostenibile sono tre, a mio parere:1) il debito pubblico;2) la spesa unita all’inefficienza della Cosa Pubblica;3) il Mezzogiorno, ovvero la criminalità quivi esistente che ne soffoca le potenzialità, frustrando qualsiasi aspirazione imprenditoriale dei meridionali e martoriandone l’esistenza.Riguardo al primo punto, qualcosa di buono stava facendo il Gov. Prodi, che con oculatezza economica aveva creato un avanzo primario atto ridurlo gradualmente: si parla di virtuosismo minimio ed effetti apprezzabili eventualmente in chiave (pluri)generazionale; ad ogni modo il problema non si pone più in quanto l’attuale Governo ha già dissipato tutto. Sul secondo punto è invece da apprezzare il tentativo in atto di Brunetta; parliamo sempre di fatti minimi e più simbolici che altro, visto che la gran parte della Spesa Pubblica va in pensioni e non possiamo certo ringiovanire al popolazione o rimettere al lavoro i “baby pensionati” di antica memoria. Queste son zavorre a cui dobbiamo rassegnarci, dunque, inquadrando le soluzioni in chiave decisamente futuristica.Ma il vero punto dolente, la tragedia reale dell’Italia è il terzo.Il meridione rappresenta in assoluto il fallimento della nostra politica repubblicana.E’ una delle terre più belle del mondo; eppure la popolazione è costretta ad emigrare, ad arrabattarsi per (sopra)vivere, a farsi raccomandare dal politicomafioso di turno per trovare un posto di lavoro nell’amministrazione pubblica o ad inventarsi piccole truffe per sbarcare il lunario.Ecco perché a Napoli, per fare un esempio, le RC auto costano dieci volte che altrove e vi sono più invalidi civili che nel resto d’Italia: per vivere devono vivere; e lavoro non ce n’è perché nessuno è così matto da impiantare attività economiche dove ai vari problemi di gestione ordinari bisogna aggiungere il pizzo alle organizzazioni criminali. Ho citato Napoli, ma vale per tutto il meridione. E’ un cane che si morde la coda. Finché c’è criminalità, l’iniziativa privata non decolla, il lavoro non si crea, e l’unico sbocco è appunto il crimine o il posto pubblico non per scelta ma per necessità. Aumentano povertà da un lato e Spesa Pubblica dall’altro. Il risultato? E’ la Lega.Grazie alla Lega, e a questo Governo che per arrivare al potere l’ha imbarcata, noi ci accingiamo a lasciare un pezzo d’Italia al suo destino, ovvero a regalarla alla criminalità organizzata.Ora, che il sciur Brambilla sia stanco di lavorare come un mulo anche per pagare la nullafacenza pubblica del bidello di Napoli o Palermo che sta lì soltanto perché non ha altri sbocchi ed è raccomandato posso capirlo, ma che questo si traduca poi in un progetto politico lo capisco meno, molto meno.Mentre la Germania, con sforzo titanico che l’ha portata ad innalzare l’iva sui consumi e creare un inusitato governo d’unità nazionale, sta recuperando la sua parte est agli antichi splendori e vi ha addirittura ricollocato la capitale, noi stiamo tranquillamente rinunciando alla parte più bella del nostro Paese, quella zona anticamente appartenente alla Magna Grecia: dov’è nata la Cultura europea.Questa è l’Italia, oggi. E nessuno ne parla. Nessuno se ne rende conto, persino.E’ più di una tragedia: quella, perlomeno, richiama le antiche radici greche; qui siamo invece di fronte ad una tragi-comica rappresentazione d’insulsa, immatura e irresponsabile vigliaccheria nazionale. Un saluto
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03/12/2008, ore 14:07
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03/12/2008, ore 19:40
"...pensavo si capisse che intendevo questo,; ma prendo atto che non è così"Ok, ora ho capito esattamente cosa intendevi dire :-) |
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03/12/2008, ore 20:26
...la qual cosa è rinfrancante, Reset, visto "l'alto tenore culturale" delle risposte fin qui ricevute ;-)Un saluto |
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03/12/2008, ore 21:33
l'arroganza di sentirsi superiori è peggio dell'ignoranza... |
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