Ebbravo mastella.Finalmente si è liberato di questo governo che lo soffocava senza dargli lo spazio giusto.Certo che uno statista del suo calibro merita ben altro.Ecchissenefrega se le cose vanno a puttane.Fa' niente, tanto per noi comuni mortali domani è un altro giorno.Mica possiamo grattarci come lorsignori.
Poche idee,ma confuse.
(E. Flaiano)
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21/01/2008, ore 20:04
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23/01/2008, ore 17:26
Dimissioni o no, a questo punto non cambia di nulla.Anche perchè la compattezza degli schieramenti non è di questi momenti.In altre parole, perso Mastella & co, perso Dini & co, per restare a galla fino ad oggi, vuol dire che c'è stato anche qualche movimento contrario..... Non faccio previsioni ma mi tocco... |
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23/01/2008, ore 17:59
Dini fino ad oggi ha votato a favore, così come Mastella.Ma spesso il governo è rimasto in piedi solo grazie ai senatori a vita perchè di fatto ha un solo senatore di più dell'opposizione.Lascio perdere il discorso Follini perchè "pareggia" De Gregorio.Intestardirsi nel cercare la fiducia per tirare ancora avanti un po' secondo me accende solamente gli animi, se Prodi si facesse da parte forse ci sarebbe spazio per un governo "di garanzia" che magari facesse la riforma elettorale.Cosa che comunque non auspico percè cambiare la legge elettorale senza cambiare l'assetto del parlamento non serve a niente (due camere, che fanno le stesse cose, con due basi elettorali diverse possono avere maggioranze diverse, come già successo nel 1994). |
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23/01/2008, ore 18:11
Ha detto bene Bossi.Che il nano pelato non parli.Dopo aver fatto quella legge elettorale che ci ha continuato a portare allo sfascio almeno stia zitto.In questo marasma stanno ulteriormente perdendo quello che rimane della loro faccia.Previsione:siccome mancano alcuni mesi per maturare la pensione faranno un governo "ponte" giusto per favorire quelli che non saranno ricandidati.Un qualsiasi governo:balneare,istituzionale,tecnico. |
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23/01/2008, ore 18:14
perchè andare ai voti e magari tornare alla maggioranza precedente non scalderebbe gli animi?non siamo molti a dire: in fin dei conti che al governo ci sia l'uno o l'altro non mi cambia l'esistenza, sopravvivo lo stesso. ergo...chi prende la strada vecchia al posto della nuova, sa quello che lascia e sa quello che trova..vorrei solo essere sicuro di non trovarmi ancora di fronte a quel pirla del Silvio.... |
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23/01/2008, ore 20:16
"perchè andare ai voti e magari tornare alla maggioranza precedente non scalderebbe gli animi?"Non ho detto questo. Ho detto che se rassegna le dimissioni magari si può creare un clima di "dialogo" per evitare le votazioni. Cosa che, come ti ho detto, comunque non auspico. Ma chi volesse seguire quella via dovrebbe consigliare Prodi di abbandonare, perchè tornare al Senato creerebbe un clima di "scontro" che secondo me porterebbe direttamente alle elezioni anticipate."vorrei solo essere sicuro di non trovarmi ancora di fronte a quel pirla del Silvio...."Strano però... pirla e cogl.. dovrebbero andare d'accordo!!! Samade insiste con le "colpe" della legge elettorale, ma non è questo il problema. Il problema è che si sono confrontati due schieramenti di pari "forza" e che gli elettori si sono espressi in maniera opposta alla Camera ed al Senato; e in questi casi, quando ci sono maggioranze diverse, non c'è legge che tenga. Anzi questa legge ha fatto in modo che almeno alla Camera la maggioranza fosse ampia grazie al "premio di maggioranza". Probabilmente con la legge precedente ci sarebbero state due maggioranze diverse, ed in ogni caso una maggioranza risicata al Senato.E poi non è certo colpa della legge elettorale se Mastella, Dini e Fisichella hanno cambiato idea. Il centrosinistra era politicamente troppo eterogeneo, questo è stato detto fin dall'inizio ma qualcuno negavaperchè "c'è un programma"; sono stati messi insieme tutti i partiti possibili, col risultato che avendo vinto di poco tutti, presi singolarmente, sono risultati determinanti. Tutto questo ha portato all'immobilismo degli ultimi mesi (di cui parlo da un pezzo), iniziato dalla famosa crisi di gennaio 2007; basti pensare alla legge sui Dico, iniziata e tramontata ancora prima di essere discussa nel merito.I governi cadevano persino più spesso con la legge elettorale valida fino al 1992.Così come situazione analoga si era avuta con la legge precedente nel 1994 quando il Polo aveva la maggioranza abbondante alla Camera ma risicata (anzi... "trovata" al Senato).Nel 1996 l'Ulivo aveva vinto in entrambe le camere perchè aveva una grande abbondanza di voti, mentre nel 2001 la Cdl ha avuto un vantaggio elettorale perchè la sinistra si era presentata divisa.Si può benissimo criticare la legge attuale, ma ricordiamo che finchè non si cambia la Costituzione è impossibile trovare una legge che garantisa la governabilità in due camere con elettorato diverso!Per cui ritengo inutile un governo "di transizione" che ci porti alle elezioni con un sistema elettorale che comunque non risolverà i problemi. |
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