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...che ne pensate?

A me sembra decisamente una ciofeca. L'aspetto più macroscopico è la totale mancanza di coraggio: non c'è un punto, dico uno dove siano intervenuti con una Riforma Radicale. In compenso abbiamo un minestrone dove si assaggia un po' di tutto senza lasciare in bocca il sapore di niente - salvo forse un pizzico di demagogia che traspare tentando di celare la tanta, tanta presa per i fondelli.

Hanno abbassato il cuneo fiscale (?) per un totale che forse, dicasi forse nel corso di 3 anni porterà 10 - 15 € in più in busta paga dei lavoratori; in compenso gliene portano via, subito!, 20 - 30 € tra aumento iva, bolli e nuova gabelle dai nomi quanto mai fantasiosi e variopinti.

...d'altro canto, da un Governo a doppia trazione dove però una tira in lato opposto all'altro, che cosa ci si poteva aspettare di diverso?

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Ma non si possono emettere artificiosamente titoli ad "interessi più bassi", è comunque il mercato che decide i tassi e quindi siamo punto ed a capo, giochiamo con lo spred e le speculazioni, mettiamo la nostra economia in mano allo spread.

Senza manovre strutturali che riducano la spesa pubblica, riducano gli sprechi, rendano più efficiente la pubblica amministrazione, elimini la burocrazia, ecc ecc non ne veniamo fuori con manovre finanziarie del genere!

Queste cose il governo in carica ha già dimostrato di non saperle fare.

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I dialoghi di Currado Gianfigliazzi e Chichibio (in corsivo)

le banche centrali hanno un ruolo passivo e non possono stampare moneta........pero' possono garantire il ri-acquisto...

Oh bella ... ecome?

...emettendo titoli ad un tasso piu' basso....

Gia, la banca filantropica... paga il 3 percento e rivende al due.....ma vaff....

Ma ho detto avendo come ombrello BCE.....

Gia'....... che non stampa....rivaff.......

Ma che dici, siffatta impostazione godrebbe dell'assenso di tutti MENO LA GERMANIA

...ma infatti.....lo sai il perche'?......

dicevo anche un euro sopra l'1,30 è un suicidio a beneficio degli usa del giappone e dei brics

L'euro a 1,30 e' un vantaggio per la Germania, non per gli USA, Giappone (Giappone? ma che c'entra?) e BRICS. Le imprese tedesche prendono prestiti allo zero virgola mentre le imprese italiane al 6 (quando va bene). Quindi l'euro a 1,3 favorisce la Germania e affonda l'Italia (vediamo se ci arrivi perche'......)

.....fondamentali zero proprio.....

....non per niente costui e' un Montiano........... soggeto cacciato a pernacchi da qualsiasi incarico......chi sa fa, chi non sa insegna....e' proprio vero!

Ma pensi che siano nati tutti sotto ad un pero e non capiamo la truffa che stai propinando?



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Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam.

------------------------------------------------------- Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam. Per quanto riguarda me: So cosi de legno che si me rifa' Geppetto, ce tira fora Pinocchio.

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Bene,questo è un altro che è al di sotto del mio metro di giudizio e come tale non merita contraddittorio,gli rimando indietro il vaffa in moto tale che possa andarci da solo.

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Patos, sul dollaro ti do la stessa risposta che diedi sull'altro thread: gli Usa stanno giocando sporco, scaricando cioè le loro manchevolezze finanziarie sugli altri (è bene ricordare che questa crisi nasce coi loro subprimes) e stampando moneta a ritmo forsennato, ma ci riescono solo perché ne hanno la forza. Intanto perché sono la prima potenza non solo economica ma anche militare (s'illude chi pensa che questa non conti) e quindi determina i corsi finanziari e di materie prime del mondo; poi perché essendo i dententori della valuta che si usa per gli scambi commerciali, anche con un dollaro ipersvalutato non importano inflazione: se anche il dollaro scende, pagando petrolio e materie prime in dollari per loro non cambia nulla; ben altra cosa è per noi con l'euro (e stai tranquillo che se la Bce si mettesse a fare una politica di svalutazione come per incanto s'infiamma il medioriente e petrolio e materie prime s'impennano). Quindi noi non abbiamo la forza di fare come gli Usa. Né noi italiani né noi europei.

Sul resto, proposte di calmierare il costo del rifinaziamento del Debito Pubblico ne ho lette parecchie, alcune valide altre meno. Ma siamo sempre lì: innazitutto serve superare il veto dei tedeschi e loro alleati del rigore; dopodiché, quandànche si riuscisse, guadagneremmo un po' di fiato ma lo stesso non risolverremmo alla radice i nostri problemi.

Giusto per ricordarlo, subito dopo l'avvento dell'euro il costo del nostro debito pubblico scese in picchiata e, addirittura, per un breve periodo pagammo meno dei tedeschi (che allora erano considerati i malati d'Europa). Qual è stato il risultato? Che siamo arrivati al punto in cui siamo, ecco qual è stato. Dunque provare ad abbassare il costo del denaro con manovre monetarie pilotate dalla Bce non è che sia sbagliato, ma non è con quello che affrontiamo i nostri veri problemi.

E quali siano ormai è noto. In un paese avanzato, industrializzato come il nostro la ricchezza non si crea con manovre di palazzo ma la creano le imprese e il lavoro. E finché da noi non si creano le condizioni ideali non dico per intraprendere a spron battuto ma almeno per non perseguitare e scoraggiare che fa impresa, noi da questa crisi non ne usciamo. E' inutile cercare scorciatoie. e non è neanche problema di dollaro o euro, è proprio il sistema italia che non funziona.

Tanti, tantissimi imprenditori stanno delocalizzando in paesi come L'Austria, la Svizzera, la Francia e così via. Non parliamo più di Polonia, Serbia o Cina, cioè Paesi con costi del lavoro inferiori ai nostri e monete a bassa valutazione; qui parliamo di paesi che come noi stanno nell'euro o, come per il caso svizzero, con monete ancora più forti.

Questo è il punto da affrontare - insieme ovviamente alla corruzione, mafia e quant'altro ben conosciamo. il resto sono e restano palliativi: non è che non servano, anzi tutto fa brodo; ma non risolvono

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Cercherò di seguire il tuo stesso percorso:il dollaro la fatta sempre da padrone da bretton wood in poi e da li che venne il virus dell'inflazione,se loro hanno la prima economia la nostra è la seconda come europa, e l'euro nasce anche come offensiva verso lo strapotere.usa

In ecomomia vale il principio del reciproco,se una moneta forte non aiuta l'export vuol dire che è valido anche il contrario,quindi non è assolutamente vero che per loro l'oscillazione del dollaro sia indifferente.Tu dici quando nacque l'euro lo spread non c'era,e la spesa per interessi era calata, certo perchè si pensava al mercato unico con la moneta unica,poi le cose andarono per un altro verso; ma dal minimo di 0,81 all'1,36 abbiamo accumulato un handcap del 70%,che pregiudica le nostre esportazioni,rispetto ad altri competitor.

Chiaro anche che l'euro doveva servire a creare sana competitività all'interno dell'ex mec e che politici ed imprenditori nostrani,abituati alle famose svalutazioni competitive avrebbero dovuto adeguarsi.Il populismo del caimano ha fatto il resto.

Io non ho mai pensato che le politiche monetarie da sole possano capovolgere situazioni critiche,anzi sbagliando dosaggio può accadere il peggio come in argentina..

Tornando alla spesa per interessi,oltre alla insostenibilità,un paese non può per lunghi periodi avere un'inflazione al 2 % e pagare interessi del 5% perchè significa restare col deretano rotto e senza ciliegie,nel senso che il debito anzichè svalutarsi si rivaluta in una spirale tipica della stagflation,in passato pagavamo interessi ma l'inflazione svalutavail debito,questo spiega come negli anni ottanta siamo arrivati ad avere un deficit pari al 14%.,perchè funzionava il meccanismo inverso la spirale inflazionistica portava alla svalutazione il potere d'acquisto si indeboliva,ma l'export funzionava e le occasioni di crescita anche se drogata faceva aumentare i consumi .

Per concludere, il paese va cambiato,le regole ed il ceto politico pure, noi come cittadini dobbiamo prima adempiere i nostri doveri prima ancora di chiedere i diritti,ma in queste condizioni da soli non c'è la possiamo mai fare,d'altronde se non riparte la crescita il debito non può calare,gli interessi sul debito si per questo obiettivo bisogna perciò primariamente lottare.

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