Patos, sul dollaro ti do la stessa risposta che diedi sull'altro thread: gli Usa stanno giocando sporco, scaricando cioè le loro manchevolezze finanziarie sugli altri (è bene ricordare che questa crisi nasce coi loro subprimes) e stampando moneta a ritmo forsennato, ma ci riescono solo perché ne hanno la forza. Intanto perché sono la prima potenza non solo economica ma anche militare (s'illude chi pensa che questa non conti) e quindi determina i corsi finanziari e di materie prime del mondo; poi perché essendo i dententori della valuta che si usa per gli scambi commerciali, anche con un dollaro ipersvalutato non importano inflazione: se anche il dollaro scende, pagando petrolio e materie prime in dollari per loro non cambia nulla; ben altra cosa è per noi con l'euro (e stai tranquillo che se la Bce si mettesse a fare una politica di svalutazione come per incanto s'infiamma il medioriente e petrolio e materie prime s'impennano). Quindi noi non abbiamo la forza di fare come gli Usa. Né noi italiani né noi europei.
Sul resto, proposte di calmierare il costo del rifinaziamento del Debito Pubblico ne ho lette parecchie, alcune valide altre meno. Ma siamo sempre lì: innazitutto serve superare il veto dei tedeschi e loro alleati del rigore; dopodiché, quandànche si riuscisse, guadagneremmo un po' di fiato ma lo stesso non risolverremmo alla radice i nostri problemi.
Giusto per ricordarlo, subito dopo l'avvento dell'euro il costo del nostro debito pubblico scese in picchiata e, addirittura, per un breve periodo pagammo meno dei tedeschi (che allora erano considerati i malati d'Europa). Qual è stato il risultato? Che siamo arrivati al punto in cui siamo, ecco qual è stato. Dunque provare ad abbassare il costo del denaro con manovre monetarie pilotate dalla Bce non è che sia sbagliato, ma non è con quello che affrontiamo i nostri veri problemi.
E quali siano ormai è noto. In un paese avanzato, industrializzato come il nostro la ricchezza non si crea con manovre di palazzo ma la creano le imprese e il lavoro. E finché da noi non si creano le condizioni ideali non dico per intraprendere a spron battuto ma almeno per non perseguitare e scoraggiare che fa impresa, noi da questa crisi non ne usciamo. E' inutile cercare scorciatoie. e non è neanche problema di dollaro o euro, è proprio il sistema italia che non funziona.
Tanti, tantissimi imprenditori stanno delocalizzando in paesi come L'Austria, la Svizzera, la Francia e così via. Non parliamo più di Polonia, Serbia o Cina, cioè Paesi con costi del lavoro inferiori ai nostri e monete a bassa valutazione; qui parliamo di paesi che come noi stanno nell'euro o, come per il caso svizzero, con monete ancora più forti.
Questo è il punto da affrontare - insieme ovviamente alla corruzione, mafia e quant'altro ben conosciamo. il resto sono e restano palliativi: non è che non servano, anzi tutto fa brodo; ma non risolvono