Da Violante a Di Pietro, la tragedia giustizialista diventa farsa Scritto da Lino Jannuzzi giovedì 14 maggio 2009 ...(Velino) - Una volta era Luciano Violante che dirigeva l’orchestra e quelli di Mani pulite a Milano e i professionisti dell’antimafia a Palermo eseguivano lo spartito della via giustizialista alla politica. Ora è l’ex pm di Milano Tonino Di Pietro che ha in mano la bacchetta e ha messo su un partito tutto suo e candida alle elezioni non solo gli ex pm come De Magistris, più caricatura che eredi di quelli d’antan, ma porta via all’area che per cinquant’anni è stata egemonizzata dal partito di Gramsci e di Togliatti (e, ahimè, di Violante), fior di “intellettuali”, magari candidati al premio Nobel (non l’ha avuto anche Dario Fo?), come Claudio Magris e Andrea Camilleri e Gianni Vattimo e Nicola Tranfaglia e Giorgio Pressburger e persino, così si sussurra, Umberto Eco. Verrebbe da dire che ognuno ha le sue “veline”, quelle che si merita, e che quella che fu la tragedia della prima Repubblica è la farsa della seconda. Ma la verità è che, quando la politica viene umiliata e offesa, non c’è più giustizia e cultura che tenga.
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14/05/2009, ore 22:54
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