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Per il conduttore si parla di una buonuscita da 10 milioni. il "suo" popolo insorge. Anche gli eroi senza macchia e senza paura hanno il portafoglio. E, tendenzialmente, preferiscono mantenerlo pieno. Lo sa bene Michele Santoro che, dopo il via libera del Consiglio d'amministrazione, si prepara a siglare l'accordo che sancirà la «separazione consensuale» dalla Rai. Un accordo accompagnato da un assegno con un bel po' di zeri. C'è chi parla di due milioni di euro (ma questa dovrebbe essere solo la buonuscita), chi addirittura di 10. E così la sinistra scopre che anche il paladino delle libertà d'informazione, l'uomo simbolo della resistenza allo strapotere berlusconiano, ha un prezzo.Lui, per il momento, si limita a far sapere che nelle prossime settimane, quando l'intesa sarà «definita in ogni sua parte», fornirà tutte le risposte sull'accordo e su cosa farà d'ora in avanti. Ma intanto il popolo, il «suo» popolo, insorge. La pagina Facebook di Annozero abbonda di commenti di chi si sente tradito dal proprio beniamino. Si va da un semplice «mah», messo lì a testimoniare lo sconcerto per una decisione incomprensibile, alla richiesta esplicita di spiegazioni, fino agli attacchi duri. Come quello di Alida Lo Monaco, che ironizza: «Farla fuori dal vaso non ha prezzo, per tutto il resto ci sono 30 denari d'argento in valuta attuale...» O come Galileo Liuzzi, che scomoda addirittura Bella ciao (la canzone che Santoro cantò in diretta nel 2002 durante la puntata di Sciuscià che seguì «l'editto bulgaro» di Berlusconi ndr): «Una mattina mi son svegliato e.....ho trovato un traditor».Paola Giachini commenta laconica: «Mi sembra che alla fine, dopo lotte e proclami, si preferisca guardare il proprio orticello...che delusione!». Sulla stessa lunghezza d'onda Sergio Filippa: «Anche tu sei crollato davanti al denaro!». E via così con Gioia Botteghi («Comunque i soldini non fanno schifo a nessuno»), Filippo Fricchi («Il profumo dei soldi è irresistibile Michele? eh Michele?? Michele Michele mi hai deluso») e chi più ne ha, più ne metta. Certo, c'è anche qualcuno che gli rinnova comunque la fiducia, sicuro che Michele utilizzerà quei soldi per fare qualcosa di bello e comunque di rivoluzionario. Ma in tanti si lanciano all'attacco del conduttore. Le reazioni politiche sono altrettanto scandalizzate. Il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi, prova a trasformare una buonuscita milionaria in un'epurazione: «Che i vertici della Rai gettino denaro pubblico al solo scopo di stare tranquilli ed evitare che giungano loro le puntuali telefonate di Berlusconi per fermare Annozero, sostituendolo con un giornalista più malleabile e rispettoso degli ordini di scuderia, risponde solo agli interessi politici di questa maggioranza e non a quelli giornalistici ed economici della Rai».Ma il deputato radicale del Pd Marco Beltrandi è di tutt'altro parere: «Saluto l'ingresso di Michele Santoro nel mondo dorato delle partite iva Rai, in cui più si riscuote più ci si proclama vittime di, anche inesistenti, censure. Naturalmente a pagare siamo tutti noi, contribuenti, abbonati». E se l'associazione Lettera 22 opta per l'ironia («Da Annozero a 6 zeri. La soluzione del caso Santoro è quantomeno imbarazzante»), la maggiora parte dei commenti sottolinea l'assurdità di buttare 10 milioni di euro in un momento di crisi economica. Il tutto mentre la Vigilanza sta discutendo il contratto di servizio Rai per il triennio 2010-2012 e si sta dividendo proprio sulla trasparenza dei compensi dei conduttori televisivi. Il Pdl vorrebbe indicarli nei titoli di coda, il centrosinistra preferirebbe pubblicarli sul sito web dell'azienda.In ogni caso, il presidente Sergio Zavoli, commentando la vicenda Santoro, non è tenero: «Questa questione avrà conseguenze anche sui colleghi. Non credo che tutti rimarranno felici e contenti di vedere come uno di loro, che certo non considereranno il più bravo in assoluto, ha potuto chiudere la sua partita con l'azienda». Insomma, le polemiche non si placheranno molto facilmente. Anche perché all'orizzonte, per il bel Michele, potrebbe esserci una nuova esperienza politica. Il suo nome, infatti, circola nella rosa di possibili candidati per il centrosinistra alle comunali di Napoli del 2011. Antonio Di Pietro vorrebbe Luigi De Magistris, ma Santoro potrebbe essere un'ottima soluzione intermedia. In fondo a chi non piacerebbe un sindaco con dieci milioni di euro in tasca?Vai alla homepageNicola Imberti20/05/2010 CommentiInvia commentoSegnala ad un amico20/05/2010 13:12 sägglprima i detagli, poi parliamo. non il contrario. perche anche noi siamo garantisti: prima di condannare almeno sentiamo lui, magari già stacera. io mi auguro che lui dice che da questa cifra ci prende ne anche un centesimo, ma serve per un progetto, magari per far patire una nuova piattaforma, come già stata aprovata a "rai per una notte". per il resto sono certamente anche io contento, se vedo contento la destra: visto che l'unica riforma che sono capace di fare è la chiusura di annozero. bravi. avanti cosi per ancora 3 anni.20/05/2010 13:09 SergioQuello che mi stupisce non è la buonuscita di 10.000.000 per Santoro - mero ladrocinio, soprattutto in questo periodo - ma lo stupore dei suoi fans. Credevate davvero che stava lì per voi o per la libertà di informazione a senso unico? Suppongo che non conoscete quanto ha preso in questi anni. Forse è il caso che aprite gli occhi e vi svegliate!20/05/2010 11:43 lettricecOME L'Unità ha riportato quanto detto da Sergio Zavoli: «Molti colleghi si chiederanno come uno di loro, uno dei più bravi, abbia potuto chiudere la sua partita con l'azienda». Mentre Zavoli HA DETTO: «Questa questione avrà conseguenze anche sui colleghi. Non credo che tutti rimarranno felici e contenti di vedere come uno di loro, che certo non considereranno il più bravo in assoluto, ha potuto chiudere la sua partita con l'azienda» Frase ben diversa da quella che riporta l'Unità, che vede la questione da un punto di vista molto FAZIOSO20/05/2010 11:13 claudio chiaraniIo, da giornalista professionista free lance che campa con 1.000 euro al mese di media (e grazie ad una moglie che lavora), che quando andrà in pensione forse ne prenderà 600 (spero tanto ma non ci credo), mi sono rotto le balle, anzi no, i coglioni, di questo sistema di m.... Questo qui, oltre a buttare merda a destra e sinistra a piacere suo, insindacabile e unico DI PARTE se ne va con 10, dico dieci milioni di euro? Pago il canone da 24 anni, giuro che se torna pure Marrazzo m'incateno al cavallo di via Mazzini! Ma andassero tutti a fare in c...!20/05/2010 11:06 ramberti_01"poscia più che l'amor potè il digiuno"20/05/2010 10:52 maraPeccato che predica bene e razzola male........... il DIO DENARO mette il prosciutto sugli: OCCHI-ORECCHIE-BOCCA............ che delusione, mi è caduto un mito........... COMPLIMENTI vivissimi Dott.SANTORO........... poi si predica che l'operaio e la classe manovale non riesce ad andare a fine mese............ NON SO PIU' COSA PENSARE.............. e tutto questo CON SOLDI NOSTRI..........20/05/2010 10:34 marioLe Ferrovie dello Stato prepensionano da anni e l'importo della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro si aggira da € 20.000 per un operaio a € 250.000/500.000 per un Dirigente a € 1 e + milioni per un Manager. Ricordo Cimoli e Catania. Non capisco da cosa derivino tutti questi prudori per la somma spettante a Santoro per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro.Invia il tuo commento

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di che ti stupisci? la rivoluzione della sinistra è iniziata perchè il popolo non aveva il denaro per la sussistenza, mica per altro....ma a parte il sarcasmo, Santoro è stato cacciato tempo fa in seguito al famoso "editto bulgaro", ora diciamo che si rifà...non sarà certamente tutta colpa del cavaliere, ma se quei soldi glieli dovesse dare lui al posto nostro.... forse non saremmo arrivati a questo punto....A prescindere da tutto, comunque, io conto che Santoro faccia buon uso di questo denaro.... spero che lo verremo a sapere al più presto....

Sapiens... secum est (Il saggio sta con se stesso) (Seneca, Epistole, 9, 16)

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il tutto pero' e' che noi dobbiamo salassarci e invece qualcuno no..............e poi non possiamo neanche mettere bocca......bono quello.

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il tutto pero' e' che noi dobbiamo salassarci e invece qualcuno no..............e poi non possiamo neanche mettere bocca......bono quello.

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mi permetto di pubblicare un articolo di marcello veneziani:http://www.ilgiornale.it/interni/santoro_guru_che_ha_raggirato_tutti/20-05-2010/articolo-id=446680-page=0-comments=1Il dissidente russo-salernitano Mikail Santorov si è accordato con i suoi aguzzini e non scriverà la seconda parte di Arcipelago Gulag ricevendo in cambio dieci milioni di rubli. Lascia i suoi collaboratori a patire in Siberia, con Annozero tituli. Non ci posso credere, ma è finita davvero così tra il dissidente Santoro e la Rai di regime, tra Michele e la libertà d’informazione. È difficile spiegarla al mondo, dopo che si era gridato alla censura e alla limitazione della libertà d’opinione in Italia. Prima fu costretto all’esilio dalla Rai, poi fu invocato il suo rientro, come i Savoia; ma Re Michele ha fatto la stessa cosa dei reali sabaudi, che una volta ottenuta la tanto attesa libertà di vivere in Italia, hanno mantenuto la residenza a Ginevra. L’eroe della resistenza a Berlusconi esce dalla sospirata Rai che gli erige in memoria un monumento di euro.Santoro è andato via d’improvviso, spiazzando tutti, e le soluzioni a occhio nudo sono due: o si è fatto pagare come un Kakà dal suo stesso nemico per togliere il disturbo oppure ha scelto in libertà di andarsene, come era libero in Rai di fare quei programmi e di continuare la sua opera berluschicida. Io propendo per una terza maliziosa soluzione: Santoro è stato in questi anni il principale sponsor di Berlusconi e andandosene ora gli fa un dispetto. È servito allo Zar assai più di Vespa o di chi volete voi. E ve lo dimostro. In principio Santoro fu uno dei principali testimonial e sostenitori della caduta della prima Repubblica.Accese non pochi fuochi contro il potere, dette spazio a tutte le opposizioni, missini e leghisti inclusi, soffiò sulla rivolta del Sud, e sostenne Mani pulite. Fu uno dei principali alleati della Svolta che mandò al governo per la prima volta Berlusconi, gli ex missini e la Lega. Dalla metà degli anni Novanta in poi, la sua sinistra populista fu una spina nel fianco della sinistra politica. Loro venivano dal Pci, lui da Servire il popolo. Veltroni non lo amava, D’Alema non lo sopportava. Santoro in video li trattava male. Mi ricordo una volta in una puntata di Rosso e nero dedicata a D’Alema, ero ospite con la Palombelli. Prima di cominciare, Santoro stranamente mi disse: «Ti lascio il microfono sempre acceso, attaccalo quando vuoi, senza pietà». Mi sorprese ed io per spirito di contraddizione e per diffidenza verso l’invito al killeraggio, non attaccai D’Alema con furore. Santoro gli scatenò il pubblico contro, persino una massaia avvelenata. Baffino uscì furioso e avvilito, gli detti perfino umana solidarietà. Poi, i casi della vita: quando D’Alema andò alla guida del governo, Santoro uscì dalla Rai senza molti complimenti e con il silenzio della stampa.E sapete dove andò a rifugiarsi? Ma guarda la combinazione, ad Italia Uno, proprio da Mangiafuoco Berlusconi. Poi tornò in Rai e cominciò la sua campagna contro il secondo governo Berlusconi; io lo capisco, era il tasto che tirava più ascolti. Poi venne la sua estromissione bulgara dalla Rai, un errore dei berluscones che non mi stancherò mai di definire imbecille. Perché il risultato fu che prima avevamo un Santoro e dopo ne avemmo due: uno dentro la Rai, nelle vesti di Giovanni Floris che con Ballarò prese il suo posto con professionale tendenziosità. E l’altro fuori, il medesimo Michele nel ruolo di vittima epurata, che percepiva molti soldi dalla Rai ma intanto veniva eletto al parlamento europeo nella lista Uniti nell’Ulivo. Anche allora Santoro fece come ora: disattese le aspettative dei suoi tifosi e dopo essere stato eletto, mollò il parlamento europeo. E tornò in Rai acclamato come un dissidente riabilitato. Sembrava il quasi omonimo Santorre di Santarosa, combattente all’estero, esule per la patria. Tornò più incazzato di prima, il Michele, grasso, con capelli surreali da pappone russo e la bava alla bocca.Da lì cominciò il ciclo furente di Annozero. Che ha avuto un curioso fatturato politico: per ogni spettatore antiberlusconiano che aizzava contro Berlusconi, ne spingeva due per indignazione nelle braccia di Berlusconi. Santoro è stato un formidabile sponsor del Cavaliere. Anzi, per essere più preciso, Santoro e Berlusconi sono stati in questi anni un esempio perfetto di bipolarismo complementare a sfondo sadomaso: ognuno rendeva martire l’altro e il martirio in Italia, Paese cattolico anche se miscredente, paga molto. Nuocendosi, si giovavano a vicenda. E allora la mia perfida convinzione è che il vero dispetto a Berlusconi Santoro lo faccia proprio adesso che scappa via dalla Rai con la sua liquidazione milionaria, pur mantenendo un pied-a-terre nell’azienda pubblica radiotelevisiva. Chi darà più a Berlusconi ondate gratuite di solidarietà per i feroci attacchi in video del mitico Mikail?Chi consentirà più a Silvio di dire che in Italia c’è libertà d’opinione, tanto è vero che sulla Rai pubblica è possibile attaccare il premier sia sulla rete militante dell’opposizione, Raitre, che perfino sulla governativa Raidue, e nientemeno che con il feroce Santoro? No, Michele, questo non lo dovevi fare. Berlusconi ha sempre vinto le elezioni con Santoro in video, e le ha perse con Santoro fuori. È stato il suo gobbetto portafortuna. Ora la sinistra può tirare un sospiro di sollievo per la sua fuoriuscita dalla Rai, che in video giovava al Cavaliere e a Di Pietro, ma non a loro; e magari può sperare che la Rai trovi un Emilio Fede che inneschi la stessa reazione allergica di Santoro in loro beneficio. Da anni Berlusconi si giova dei suoi nemici e patisce i suoi amici, da Casini a Fini, ora a Scajola più anemoni vari. Per questo piangiamo la dipartita dalla Rai di Michele Santoro mentre sentiamo dai microfoni dello studio uno straziante annuncio: si è smarrito un bambino di nome Marco Travaglio, ha perso la sua tata e non sa dove andare.

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tutte palle. le reti importanti sono almeno 6, (e non contiamo la 7), di cui almeno 5 controllate, economicamente e anche politicamente, dalla maggioranza. (mica solo dal Silvio, non ce la farebbe mai a fare tutto ciò... cribbio!!!)....e comunque io ho detto "per fortuna SANtoro c'è....",,,,perchè se tutti i giornalisti fossero allineati come Fede e Minzolini... che palle!!!

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