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Il 21 febbraio p.v. inizia il processo contro Luigi De Magistris a SalernoLuigi StifanelliSaturday 19 February 2011Luigi De Magistris è imputato presso il Tribunale di Salerno di un grave delitto.Egli, secondo l'accusa, "...indebitamente rifiutava di compiere un atto del suo ufficio..." quando era sostituto procuratore in servizio presso la Procura della Repubblica di Catanzaro ed aveva omesso di "procedere alle indagini ordinate…dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro" in un "procedimento…a carico dei magistrati di Potenza IANUARIO ROBERTA e IANNUZZI ALBERTO" che si era aperto a loro carico su mia denuncia per ipotesi delittuose di "associazione per delinquere, favoreggiamento, falsità, concorso in estorsione ed usura" a carico di "alcuni magistrati di Lecce e di Potenza".

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Il gup archiviata l'inchiesta toghe lucane:impianto accusatorio lacunosoFascicolo aperto nel 2007 da Luigi De Magistris, che non commenta. Un indagato: ora vergognatevi e pentitevi di Alessandro Sgherri *CATANZARO - Un impianto accusatorio «lacunoso» e tale da non presentare elementi «di per sé idonei» a esercitare l'azione penale. Con queste parole il gup di Catanzaro Maria Rosaria di Girolamo, ha messo la parola fine all'inchiesta Toghe Lucane, avviata all'inizio del 2007 dall'allora pm di Catanzaro Luigi de Magistris, archiviando ogni accusa. A chiedere l'archiviazione era stato il pm Vincenzo Capomolla che aveva ereditato l'inchiesta da de Magistris, oggi europarlamentare di Idv, dopo il suo trasferimento da Catanzaro deciso dal Csm. L'opposizione di alcune parti offese aveva portato alla celebrazione di un'udienza preliminare che si è conclusa venerdì scorso. Oggi il deposito della decisione. Non ci sono prove, dunque, per il gup, dell'esistenza di un comitato d'affari che avrebbe agito in Basilicata con la complicità di politici, magistrati, professionisti, imprenditori e rappresentanti delle forze dell'ordine, così come ipotizzato originariamente da de Magistris. Un'inchiesta, quella di Toghe Lucane, nata sull'onda di contrasti nati all'interno del Palazzo di giustizia di Potenza e che avrebbe visto un'associazione per delinquere muoversi intorno alla costruzione del villaggio turistico Marinagri di Policoro (Matera) per intascare contributi comunitari. Per quest'ultima vicenda, tra l'altro, quattro persone erano già state assolte, da un altro gup, nel dicembre 2009. Gli elementi, sottolinea il giudice, «non consentono di sostenere adeguatamente, nei confronti di tutti gli indagati, una fattispecie associativa quale quella ipotizzata, essendo del tutto carente la prova in ordine all'esistenza di un sodalizio». Per il gup, tra l'altro, non sono neanche necessarie ulteriori indagini «vista l'enorme mole di materiale probatorio già acquisito che spazia dall'assunzione di informazioni all'acquisizione di documenti ed intercettazioni». Con la decisione del gup, vedono riconosciuta la giustezza delle loro posizioni politici come il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e l'ex sottosegretario del governo Prodi e ora senatore del Pd, Filippo Bubbico; magistrati come l'ex pm della Dda di Potenza Felicia Genovese (che per questa vicenda è stata trasferita al Tribunale di Roma) e il marito, Michele Cannizzaro, ex direttore generale dell'ospedale di Potenza; Vincenzo Tufano, all'epoca procuratore generale a Potenza; Gaetano Bonomi, all'epoca pm a Potenza; Giuseppe Chieco, all'epoca procuratore a Matera e Iside Granese, ex presidente del Tribunale di Matera; Emilio Nicola Buccico, ex componente del Csm ed ex sindaco di Matera. L'archiviazione di Toghe Lucane non è stata commentata da de Magistris, che ha declinato le richieste in tal senso. È stata commentata, invece, dall'ex procuratore generale di Potenza, Vincenzo Tufano che «a quelli che hanno provocato questo terremoto e hanno dato dolore alle nostre famiglie e infangato l'onore della Basilicata» ha detto: «vergognatevi dinanzi agli uomini e pentitevi dinanzi a Dio». Il presidente dei deputati del Pdl, Maurizio Gasparri, da parte sua, ha detto che «l'archiviazione dovrebbe causare sentimenti di vergogna per i magistrati che la svolsero e per i giornalisti che pubblicarono articoli pieni di fatti non veritieri. La vicenda non finisce qui».

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E allora ?I magistrati fanno il loro lavoro.A volte gli imputati vengono assolti, a volte condannati.Altrimenti a cosa servirebbero i tribunali ?L'importante è che il magistrato, che assolve o condanna, lo faccial meglio e in buona fede.
Se Berlusconi avesse fatto quanto Renzi ha fatto, ci sarebbero state le piazze piene !!

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qui le situazioni sono due.la prima (che pare la più grave):"Egli, secondo l'accusa, "...indebitamente rifiutava di compiere un atto del suo ufficio..." quando era sostituto procuratore in servizio presso la Procura della Repubblica di Catanzaro ed aveva omesso di "procedere alle indagini ordinate…dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro" in un "procedimento…a carico dei magistrati di Potenza IANUARIO ROBERTA e IANNUZZI ALBERTO"la seconda riguarda invece l'inchiesta "toghe lucane".se un'indagine viene portata avanti senza alcun elemento, speperando denaro pubblico, ciò non è degno di nota. non sto giudicando io, ma il gup ("Un impianto accusatorio «lacunoso» e tale da non presentare elementi «di per sé idonei» a esercitare l'azione penale").anche in sede civile portare in causa qualcuno è sempre lecito ma poi esiste anche la "lite temeraria".chi sbaglia deve pagare, se no troppo bello che ci si fa belli in tv e poi le cavolate le paga pantalone.

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prima situazione:il termine "rifiutato" è in contrasto con il termine "omesso" poco più avanti.nel senso che il rifiuto, a differenza dell'omissione, viene necessariamente motivato, per cui qualsiasi persona che si rifiuta di compiere una qualsiasi azione o di adempiere ad un incarico, inquadrando il rifiuto in un contesto decisionale, non è accusabile di dolo o colpa grave, quindi non è obbligato ad alcun pagamento.seconda situazione:se si avessero tutti gli elementi fin dall'inizio, a cosa servirebbero le indagini?o dovremmo far pagare tutti i magistrati che hanno dato assoluzioni per mancanza di prove o che hanno fatto finire i processi per prescrizione?no, risparmio, ritengo che la colpa grave per la quale i giudici debbano pagare non sia ascrivibile (se non,,, per tirata della giacca) con i casi di cui sopra...

Sapiens... secum est (Il saggio sta con se stesso) (Seneca, Epistole, 9, 16)

E continuarono a chiamarlo l'ineffabile.

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nel senso che il rifiuto, a differenza dell'omissione, viene necessariamente motivato, per cui qualsiasi persona che si rifiuta di compiere una qualsiasi azione o di adempiere ad un incarico, inquadrando il rifiuto in un contesto decisionale, non è accusabile di dolo o colpa grave, quindi non è obbligato ad alcun pagamento.---ma questa è una sentenza specifica o una tua opinione?quello che dici cambia poco... la parola "indebitamente" non è lì a caso.ad ogni modo non decido io le sorti di questa accusa, ma è giusto, come sempre, che chi sbaglia paga.se si avessero tutti gli elementi fin dall'inizio, a cosa servirebbero le indagini?---se durante le indagini è emersa l'inconsistenza dell'accusa.. perchè si prosegue spendendo soldi ed attivando la macchina della giustizia inutilmente? (per andare sui giornali, ovviamente!!!! perchè sbattere sul patibolo un po' di persone note fa comodo)quando gli atti sono stati trasmessi al gup (che, metaforicamente parlando, si è fatto due risate) non se ne poteva rendere conto anche lui che tutto si reggeva sul nulla?le accuse possono anche cadere, ma presentarsi già con un castello di sabbia a chi fa onore?

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