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ECONOMIA Nel corso della sua deposizione al tribunale di New Yorkil finanziere ha ammesso di aver messo in atto il famoso "schema Ponzi"Madoff si dichiara colpevoleora rischia 150 anni di carcere Bernard MadoffNEW YORK - Il finanziere di Wall Street, Bernard Madoff si è dichiarato colpevole della più grande truffa della storia. In un tribunale di New York, il giudice Denny Chin gli ha chiesto: "Come ti dichiari?". E il finanziere ha risposto: "colpevole". E' iniziato così il processo al finanziere accusato di una truffa da 50 miliardi di dollari. Ora rischia 150 anni di carcere. Il finanziere, nel corso della sua deposizione, è apparso pentito ed ha ammesso di aver operato uno 'schema Ponzi', ovvero distrarre fondi in modo illegale attraverso un complesso sistema di scatole cinesi e prestanome, promettendo agli investitori interessi altissimi. E poi ha aggiunto di "non poter adeguatamente esprimere a parole" il suo dispiacere per le migliaia di investitori i cui risparmi sono finiti in fumo. Madoff ha detto di aver cominciato a costruire il suo castello di carte finanziario negli anni Novanta in reazione alla recessione di quel periodo. "Speravo di poterne uscire presto ma è stato impossibile". (12 marzo 2009)

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sabato 13 dicembre 2008FRODE MADOFF: LO SCHEMA PONZI DEL NOSTRO CAPITALISMO Articolo tratto da Milano Finanza:L'ex presidente Nasdaq arrestato per la truffa "Ponzi"12/12/2008Bernard Madoff, 70 anni, ex presidente del Nasdaq, è stato arrestato con l'accusa di aver ideato una frode da 50 miliardi di dollari. Madoff, sulla base delle indagini della magistratura e dell'Fbi che hanno portato al suo arresto, avrebbe ideato una sorta di piramide finanziaria, definita “schema Ponzi".Lo Schema di Ponzi permette a chi comincia la catena e ai primi coinvolti di ottenere alti ritorni economici a breve termine, ma richiede continuamente nuove vittime disposte a pagare le quote. I guadagni derivano infatti esclusivamente dalle quote pagate dai nuovi investitori e non da attività produttive o finanziarie. Il sistema è naturalmente destinato a terminare con perdite per la maggior parte dei partecipanti, perché i soldi "investiti" non danno alcuna vera rendita né interesse, essendo semplicemente incamerati dai primi coinvolti nello schema che li useranno inizialmente per rispettare le promesse. Ad un certo punto la diffusione della truffa spesso diventa di tale portata da renderla palese, portando alla sua interruzione da parte delle autorità.Le caratteristiche tipiche sono: promessa di alti guadagni a breve termine, ottenimento dei guadagni da escamotage finanziari o da investimenti di "alta finanza" documentati in modo poco chiaro, rivolto ad un pubblico non competente in materia finanziaria, legato ad un solo promotore o azienda. Risulta evidente che il rischio di investimento in operazioni che sfruttano questa pratica è molto elevato. Il rischio è crescente al crescere del numero degli iscritti, essendo sempre più difficile trovare nuovi adepti. Secondo gli inquirenti la frode sarebbe stata perpetrata attraverso un altro hedge fund gestito sempre da Madoff. Se le accuse nei suoi confronti verranno accertate si tratterebbe di una delle più grosse truffe finanziarie della storia. Madoff rischia fino a 20 anni di carcere e 5 milioni di dollari di multa.Stando a quanto trascritto in un documento, Madoff avrebbe rivelato ai suoi dipendenti della società Bernard L. Madoff Investment Securities Llc che aveva fondato una società parallela fraudolenta. Avrebbe infatti riconosciuto di aver montato una enorme piramide finanziaria, ma avrebbe aggiunto che si sarebbe arreso alle autorità solo dopo aver utilizzato i 200/300 milioni di dollari che gli restavano per saldare i debiti verso alcuni dipendenti, la famiglia e amici.Il 7 gennaio scorso, il finanziere aveva dichiarato alla Sec, l'autorità garante dei mercati finanziari della Borsa di New York, che la sua società di consulenza, quella che si è avverata fraudolenta, serviva tra gli 11 e i 25 clienti per un montante di 17 miliardi di dollari che gli erano stati dati in gestione.

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Lo “schema Ponzi”. La “Catena di Sant’Antonio”. La “Piramide finanziaria”. Tanti nomi per definire quello che sembra l’affare perfetto: dammi i tuoi soldi e porta nuovi membri nell’affare, e li troverai moltiplicati. In realtà, una truffa. Che ingrassa solo i primi soci, i vertici della piramide. E fa perdere gli ultimi malcapitati in fondo alla catena: dai tempi di Pinocchio, i soldi non si moltiplicano.Solo che questa volta, secondo l’Fbi e la procura di New York, al posto del Gatto e la Volpe a proporre l’”affare” agli investitori c’era un uomo considerato una delle colonne di Wall Street. Bernard Madoff, ex presidente del Nasdaq, è stato arrestato ieri a New York. L’accusa è quella di aver perpetrato una delle più colossali truffe della storia, con un volume complessivo di 50 miliardi di dollari. Madoff è noto per aver fondato una società finanziaria, la Bernard L. Madoff Investment Securities LLC, dal 1960 un punto di riferimento dei mercati. Ma secondo le accuse, avrebbe creato anche un hedge fund parallelo, una società di consulenza in grado di attirare investitori incauti in una specie di “piramide” promettendo guadagni astronomici in tempi brevi. Promesse mantenute per molti dei partecipanti, con rendite a doppia cifra dal 2005 ai giorni turbolenti della crisi finanziaria.Come tutte le piramidi finanziarie, però, il gioco può andare avanti reggendosi sulle perdite dei nuovi investitori, finchè il loro numero non diventa troppo grosso. Secondo gli investigatori, Madoff avrebbe ammesso in un documento di aver montato una enorme catena, e che alcuni dei sottoscrittori avrebbero richiesto indietro il loro denaro per un totale di 7 miliardi di dollari.Ma avrebbe aggiunto che si sarebbe reso alle autorità solo dopo aver utilizzato i 200/300 milioni di dollari che gli restavano per saldare i debiti verso alcuni dipendenti, la famiglia e amici. Se le accuse verranno confermate, il 70enne Madoff rischia fino a vent’anni di carcere e 5 milioni di dollari di multa. “Questo è un colpo durissimo alla confidenza degli investitori negli hedge fund” ha commentato alla Reuters Doug Kass, presidente dell’ hedge fund Seabreeze partners management. da panorama

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Schema di PonziDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.Lo schema di Ponzi (spesso confuso con lo schema piramidale o il marketing multilivello) è un modello economico di vendita truffaldino che promette forti guadagni alle vittime a patto che queste reclutino nuovi "investitori", a loro volta vittime della truffa.Indice: 1 Caratteristiche 2 Storia 3 Esempio Caratteristiche Lo schema di Ponzi permette a chi comincia la catena e ai primi coinvolti di ottenere alti ritorni economici a breve termine, ma richiede continuamente nuove vittime disposte a pagare le quote. I guadagni derivano infatti esclusivamente dalle quote pagate dai nuovi investitori e non da attività produttive o finanziarie.Il sistema è naturalmente destinato a terminare con perdite per la maggior parte dei partecipanti, perché i soldi "investiti" non danno alcuna vera rendita né interesse, essendo semplicemente incamerati dai primi coinvolti nello schema che li useranno inizialmente per rispettare le promesse. La diffusione della truffa spesso diventa di tale portata da renderla palese, portando alla sua interruzione da parte delle autorità.Le caratteristiche tipiche sono:Promessa di alti guadagni a breve termine Ottenimento dei guadagni da escamotage finanziari o da investimenti di "alta finanza" documentati in modo poco chiaro Offerta rivolta, all'epoca in cui fu architettata la truffa, ad un pubblico non competente in materia finanziaria Investimento legato ad un solo promotore o azienda Risulta evidente che il rischio di investimento in operazioni che sfruttano questa pratica è molto elevato. Il rischio è crescente al crescere del numero degli iscritti, essendo sempre più difficile trovare nuovi adepti.In Italia, Stati Uniti e in molti altri Paesi, questa pratica è un reato, essendo a tutti gli effetti una truffa.Storia:La tecnica prende il nome da Charles Ponzi, un immigrato italiano in USA che divenne noto per avere applicato una simile truffa su larga scala nei confronti della comunità di immigrati prima e poi in tutta la nazione. Ponzi non fu il primo ad usare questa tecnica, ma ebbe tanto successo da legarvi il suo nome coinvolgendo 40.000 persone e raccogliendo oltre 15 milioni di dollari.Lo schema di Ponzi si è sviluppato nel tempo in varianti più complesse, pur mantenendo la stessa base teorica e continuando a sfruttare l'avidità delle persone. Oggi esistono normative serie a riguardo per cui strutture con questi schemi risultano illegali in ogni parte del mondo tutelando sia l'incolumità delle persone sia quelle aziende che scelgano di avvalersi del marketing multilivello.Lo schema di Ponzi è tornato alla ribalta internazionale il 12 dicembre 2008, a causa dell'arresto di Bernard Madoff, ex presidente del NASDAQ e uomo molto famoso nell'ambiente di Wall Street. L'accusa nei sui confronti è di aver creato una truffa da 50 miliardi di dollari (una delle maggiori della storia degli Stati Uniti) proprio sul modello dello schema di Ponzi, attirando nella sua rete molti fra i maggiori istituti finanziari mondiali.Esempio:Un promotore promette guadagni fuori dagli standard su un investimento a breve termine, spesso riferendosi in termini fumosi a meccanismi complessi o inesistenti.Senza un investimento documentato, solo pochi investitori danno fiducia al promotore, il quale si assicura di rispettare i patti: pagherà quanto pattuito, anche se lo farà andando in perdita o più spesso prelevando fondi versati da nuovi investitori. In seguito così potrà beneficiare della sua buona fama per far aumentare il capitale investito e il numero degli investitori.I primi investitori, ripagati, reinvestiranno i fondi e parleranno bene dell'investimento attirando nuove vittime, fino a che il promotore, giunto al massimo del guadagno, sparirà nel nulla con i soldi presenti in quel momento.Spesso tuttavia la difficoltà di reperire nuovi adepti porterà lo schema a collassare da solo, non riuscendo a ripagare gli investimenti o venendo scoperto dalle forze dell'ordine.

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Crac Madoff, Unicredit espostaper 75 milioni di euroPerdite colossali per altri istituti finanziari mondiali nella truffa americana da 50 miliardi di dollari Bernard Madoff (Ap) MILANO - Anche alcuni istituti di credito sono rimasti coinvolti dal crac della Madoff. Banco Popolare, per esempio, ha comunicato di avere «un'esposizione indiretta» sul fondo americano Madoff attraverso la sua controllata Aletti Gestielle Alternative. Il fallimento della Madoff comporterà per il Banco, si legge in una nota, una perdita massima sul patrimonio di 8 milioni di euro mentre quella sui fondi distribuiti alla clientela istituzionale e private «ammonta a circa 60 milioni di euro». Il titolo del Banco Popolare alle 14 perde il 4,8% a Piazza Affari.UNICREDIT - Oltre al Banco Popolare anche Unicredit ha comunicato di avere un'esposizione per circa 75 milioni di euro nei confronti di Bernard L. Madoff, autore di una colossale truffa finanziaria pari a 50 miliardi di dollari. In Borsa in avvio di seduta il titolo Unicredit era in rialzo dell'uno per centro, ma all'inizio del pomeriggio perdeva il 2,2%. Relativamente alla sua divisione Pioneer Investments, Unicredit conferma inoltre che alcuni fondi della sua unità dedicata agli investimenti alternativi sono risultati esposti a Madoff indirettamente tramite feeder funds. Questi ultimi non sono tuttavia presenti in alcun portafoglio dei fondi di fondi hedge di diritto italiano. L’esposizione dei clienti italiani è pertanto pari a zero. Sabato il Financial Times ha scritto che due fondi Pioneer avevano investito con Madoff «sostanzialmente tutti» gli 835 milioni di dollari che gestivano.CRAC - Ma il crac Madoff vede coinvolte per cifre ben superiori altre banche europee, americane e giapponesi secondo fonti ufficiali e di stampa: la francese Natixis, filiale della Cassa di risparmio e della Banca popolare potrebbe perdere 450 milioni di euro; il gruppo Bnp Paribas ha annunciato che potrebbe accusare perdite pari a 350 milioni di euro; Santander, prima banca spagnola e seconda banca europea per capitalizzazione, aveva rivelato domenica che i clienti del suo fondo Optimal sono esposti per 2,33 miliardi di euro; la Royal Bank of Scotland (ora nazionalizzata) potrebbe perdere 400 milioni di sterline, pari a circa 460 milioni di euro; il gestore di fondi alternativi Man Investments è esposto per 360 milioni di dollari; la banca Société Générale perderà meno di 10 milioni di euro; la società finanziaria giapponese Nomura ha annunciato di essere esposta per 302 milioni di dollari; la banca privata svizzera Reichmuth ha dichiarato di essere esposta per 325 milioni di euro; secondo la stampa spagnola, Bbva, il secondo gruppo bancario del Paese, sarebbe esposto per diverse centinaia di milioni di euro; il colosso britannico Hsbc perderebbe fino a 1,5 miliardi di euro; Ascot Partners 1,8 miliardi di euro; Access International Advisors 1,4 miliardi di euro; la banca privata svizzera Benbassat 935 milioni di euro; l'Unione bancaria privata svizzera 850 milioni di euro; Maxam Capital Management 280 milioni di euro; il gruppo Eim 230 milioni di euro; Benedict Hentsch 47 milioni di euro pari al 5% del capitale; il 10% del capitale della britannica Bramdean Alternatives; tra gli altri soggetti esposti verso risultano gli hedge fund Fairfield Sentry per 7,3 miliardi e Kingate Global Fund per 2,8 miliardi. 15 dicembre 2008

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da il sole24oreCosì Bernie ha ideato una truffa da 50 miliardi di Antonella Olivieri Per quasi 50 anni Bernard Madoff, "Bernie" per gli amici, ha gestito la sua attività di brokeraggio a New York come "family business". E come un affare di famiglia questo settantenne dall'aspetto bonario pensava di concludere la sua onorata carriera prima di consegnarsi alle autorità per quello che potrebbe rivelarsi come il più grande scandalo della storia di Wall Street. All'alba di giovedì, quando gli agenti federali sono entrati nel suo appartamento nel cuore di Manhattan per arrestarlo, Bernie ha dichiarato candidamente di non avere «spiegazioni innocenti» per giustificare un buco che, per sua stessa ammissione, ammonta ad almeno 50 miliardi di dollari, cinque volte, per avere un paragone, il crack di Worldcom del 2002.La spiegazione "autentica" è quella che ha fornito lui stesso ad alcuni dei suoi più fidati collaboratori, quando, secondo l'atto di accusa depositato dalla Sec, li ha chiamati a raccolta per una confessione shock: la sua attività di investment advisory era semplicemente «una gigantesca bugia» dietro la quale si nascondeva la più classica delle truffe, la catena di Sant'Antonio meglio conosciuta negli Usa come il «Ponzi scheme». La Bernard Madoff Investment Securities, società di cui Madoff risulta essere l'unico titolare, faceva leva su una solida reputazione costruita a partire dal 1960 quando, Bernie, un ex bagnino di Lond Island (la spiaggia dei newyorkesi facoltosi), si era lanciato nell'attività di brokeraggio. Dieci anni dopo lo aveva raggiunto il fratello Peter, anche lui laureato in legge, e via via erano arrivati a lavorare nella società anche i nipoti Charles e Shana e i figli Mark e Andrew. Il family business andava a gonfie vele, tant'è che la BMSI è arrivata a occupare centinaia di trader, mentre Bernard Madoff aveva saputo ritagliarsi un ruolo di spicco nella comunità finanziaria newyorkese, diventando anche presidente del Nasdaq, il listino tecnologico di cui si vantava di aver accompagnato lo sviluppo negli anni del boom della new economy.L'attività della sua casa di brokeraggio spaziava dall'attività di negoziazione titoli, fino allo sviluppo di piattaforme elettroniche di trading per azioni e derivati, per le quali aveva avuto come partner le più prestigiose firme di Wall Street, da Goldman Sachs a Merrill Lynch. Nell'83 era sbarcato anche a Londra, diventando uno dei primi membri americani del London Stock Exchange.Ma i guai sono arrivati dopo, quando il broker, contando sulla sua buona reputazione, decise di inventarsi un futuro nel settore degli hedge fund, ufficialmente come advisor di alto profilo. Già nel 2001 sulla stampa specializzata erano emersi i primi dubbi per questa nuova attività di Madoff. Dubbi fomentati dai concorrenti che si chiedevano come fosse possibile che lo schema di gestione di fondi dei fondi hedge inventato da Madoff non solo riuscisse a produrre rendimenti costanti dell'ordine del 15% all'anno, ma sorprendentemente azzeccasse sempre il timing degli acquisti e delle vendite, ponendosi al contempo al riparo della volatilità. Come fa? «Too good to be true», troppo buono per essere vero, insinuavano i detrattori. Ma Madoff rispondeva di meritarsi un po' di credibilità dopo decenni di attività sul mercato come trader: «La strategia è la strategia - diceva - e i risultati sono i risultati».Nel 2001, quando era stato lanciato il primo allarme - caduto nel vuoto - la consulenza per i fondi aveva già assunto dimensioni internazionali. Tra chi si appoggiava alla sua esperienza c'erano gli hedge newyorkesi Fairfield e Tremont; Kingate, gestito dalla Fim di Londra; la svizzera Thema. E la caccia ai clienti facoltosi, istituzioni, hedge e ricchi privati, era aperta ovunque ci fosse l'opportunità: dal Country Club di Palm Beach a Londra, da Milano a Lugano, dove molti, si dice, rischiano di pagare a caro prezzo la sorprendente stangata di Madoff.All'inizio di dicembre, dunque, pressato da 7 miliardi di riscatti, Madoff ha deciso di gettare la spugna rivelando ai suoi collaboratori quello che avrebbe poi confessato agli agenti dell'Fbi. E cioè che fino ad allora aveva garantito alti ritorni agli investitori utilizzando le somme versate da nuovi clienti, il Ponzi scheme appunto. Finchè le nuove sottoscrizioni superavano le richieste di rimborso tutto è filato liscio, ma la crisi finanziaria ha fatto saltare il gioco. Con un gesto che la dice lunga sul personaggio, Madoff ha persino tentato di conservare la simpatia dei suoi più stretti collaboratori: prima che scattassero le manette, ha promesso che avrebbe distribuito gli ultimi "spiccioli" rimasti in cassa, 200-300 milioni di dollari. L'intervento dell'Fbi ha evitato l'ultima truffa. In caso di condanna, Madoff rischia fino a 20 anni di carcere. Ora bisognerà vedere quale prezzo pagheranno i suoi clienti.

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