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Ma come,tutti i ben pensanti i Bersani i Di pietro i franceschini,e molti su questo forum,davano la colpa a Berlusconi per i guai dello spread ,dicendo che se si sarebbe dimesso lo spread sarebbe ritornato su valori accettabili,ora con le dimissioni di silvio lo spread vola.......come mai?

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purtroppo non c'è nulla da festeggiare.ma per chi pensava che il problema (unico) fosse berlusconi, la risposta è chiarissima.

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Purtroppo non si è ancora DIMESSO .ha solo detto che si dimetterà dopo il maxiemendamento.Inoltre insistere per andare subito alle eleziono è ancora causa di INGOVERNABILITA.Un nuovo governo tecnico a LARGA MAGGIORANZA può stabilizzare le problematiche.Ora tra l'altro vedremo subito con l'ispezione dei tecnici BCE la vera salute di conti .con questi spread LE MANOVRE FATTE NON CI FARANNO RAGGIUNGERE IL PAREGGIO DI BILANCIO NEL 2013,Infatti si sta già richiedendo ancora un'altra manovra (ricordi Longoleo ?).Se si fosse giunti a questa conclusione tre mesi fa prova tu a calcolare quanto il paese avrebbe risparmiato .Ricordi sansone ??

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La mia personale risposta l'ho già data, con molto anticipo:E' vero che Berlusconi doveva dare le dimissioni molto prima, ma il problema di fondo è che questa politica non ce la fa, non ce la può fare e ha gli stessi identici problemi in tutto il mondo.Anche se su questo forum non sembra voglia accettarlo nessuno, un governo tecnico è l'unica soluzione.Ventilare le elezioni come ha fatto Berlusconi, quasi a voler esprimere un parere testamentale che non tocca certo a lui, per conflitto di interessi e perchè costituzionalista non è, è stata per l'ennesima volta una pessima idea.Lasciatemi confermare che non lo ritengo degno della carica istituzionale che ha coperto per tutti questi anni, e che, come persona, lo ritengo un coglione che è andato SEMPRE contro gli interessi della stragrande maggioranza della nazione: e che anche questa volta ha perso l'occasione per stare zitto e per fare una figura degna di un signore, e lui onestamente non lo nacque.Noi italiani abbiamo tanti difetti, ma non ci meritavamo tutto questo.Continuo ad aver paura per il nostro futuro, e l'idea Alfano mi lascia oltremodo perplesso, anche se ci vedo, come lato positivo, un'età dell'interessato più giovane di tutte le altre cariatidi che ci ritroviamo.

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http://danielebellasio.blog.ilsole24ore.com/danton/2011/11/perch%C3%A9-lo-spread-non-cala.html 9 novembre 2011 - 10:49 Perché lo spread non calaL'incertezza politica non è stata spazzata via dalla promessa di dimissioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Questo i mercati lo sanno e lo esternano sia in Borsa sia sui titoli dei debiti sovrani.Oltre all'incertezza politica italiana, c'è poi la debolezza della governance europea (vedi il manifesto del Sole 24 Ore) a rendere ancora più insicura la mano (visibile o no) che deve ricondurre i mercati alla stabilità e alla ragionevolezza. C'è poi una considerazione che dovremmo fare come sistema paese in sé, più che come partiti o come elettori di questo o quello, ovvero i mercati dubitano della debolazza del sistema politico italiano nel suo complesso: maggioranza, opposizione. Abbiamo infatti una parte politica che vorrebbe fare le riforme europee (almeno così dice e ora propone), ma finora non ha avuto la forza di attuarle. Abbiamo poi un'alternativa politica che quelle riforme europee non vuole proprio farle, anche se forse, andando alle elezioni, potrebbe avere le forze per attuarle.A questo punto, davvero, sarebbe bene che fossero messe da parte - diciamo con una moratoria sulla battaglia tattico-partitica per una sessione parlamentare di emergenza - le convenienze "particulari" e si mettessero assieme le forze per lo scatto di reni nazionale che dobbiamo dimostrare a noi stessi, ai mercati e all'Europa. E' quello del resto che chiede saggiamente il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.Subito le riforme in Parlamento, subito un largo consenso per la loro attuazione. Poi tutto torna (quasi) come prima, battaglia partitica compresa, verso il voto o comunque verso il dopo.

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Ovviamente concordo in toto, avendo espresso un'opinione personale molto simile, aggiungendo però anche la ciliegina sulla torta, ovvero che per recuperare credibilità all'estero, occorre il famoso passo, indietro di lato o in avanti verso il suo personale avvenire: i tempi, ormai, sono maturi perchè le nostre strade si dividano. con qualche rimpianto solo da parte sua.

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