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buongiorno,

il giorno 19 luglio 2012 ho subito il furto del borsello nel quale era contenuto, oltre ad altri oggetti, anche il mio portafoglio. All'interno vi erano sia la mia carta di credito, rilasciata dalla banca fineco, sia i miai documenti. il furto è avvenuto presumibilmente tra le ore 12,40 e le ore 13.mi sono accorto dell'accaduto alle ore 13,40 ed ho immediatamente avvisato i carabinieri intervenuti presso la piscina comunale nella quale mi trovavo. alle ore 14,15, mentre i carabinieri stavano raccogliendo informazioni sull'accaduto, mi sono messo in contatto con il servizio telefonico della banca fineco per bloccare la carta di credito ma venivo informato che questa era già stata utilizzata per l'importo di euro 1198,00 presso un negozio di elettrodomestici che si trova a circa 10 km dal luogo del furto. la pattuglia si è immediatamente recata sul posto ed ha acquisito l'immagine della persona che ha utilizzato la carta e la fotocopia della ricevuta dalla quale si evince che la firma è assolutamente falsa. ho contestato in data 23 luglio 2012 l'addebito della carta, ma con mia somma delusione la banca fineco mi ha risposto che non possono fare altro che addebitarmi l'importo. cosa posso fare?

grazie

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l'errore lo ha fatto il negozio di elettrodomestici... se la firma sulla ricevuta è falsa alla fine i soldi ce li rimetterà lui.

è vero che non possono bloccare subito l'addebito: le contestazioni ai pagamenti con carta di credito possono essere effettuate solo dopo l'emissione dell'estratto conto. quando riceverai l'estratto conto avrai 60 giorni per contestare. per tutelarti maggiormente manda subito raccomandata rr alla banca, all'emittente della carta se diverso dalla banca, al negozio elettrodomestici, confermando la richiesta di blocco della carta, contestando il pagamento e chiedendono la restituzione dell'importo rubato. allega copia della denuncia. se nella denuncia non si fa riferimento all'addebito dei 1.198 euro torna dai carabinieri per integrare la denuncia, di modo che emerga già in essa che nel negozio è stato effettuato questo acquisto, autorizzato da una ricevuta che riporta una firma falsa. quando ariverà estratto conto procedi con un secondo invio di raccomandate, e quando arriveranno le risposte valuterai se serve fare altro...

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L'immagine della persona che ha usato la carta dovrebbe esser quindi completa dei dati del documento presentato.Ora dato il poco tempo, non dovrebbe esser stato anche quello falsificato con l'apposizione del nome stesso del proprietario della carta.. quindi sono difformi e il negoziante lo ha accettato , o non verificato.Poi c'è l'obbligo del confronto delle firme ,per regolamento carte credito, tra quella apposta sullo scontrino, che a suo dire è palesemente difforme: altro punto di denuncia..contro il commerciante...distratto o incauto.

La banca emittente.carta,.seppur incolpevole dato la temporalita' dei fatti, potrebbe anch'essa prendersela col commerciante, per aver eluso gli obblighi di controllo, che esistono contrattualmente nella convenzione sull'uso del mezzo pagamento tramite carta convenzionata.

Insomma qualche" carta "..:-) da giocarsi c'è..perchè se il commerciante si fosse attenuto agli obblighi di controllo, avrebbe potuto evitare il danno.

La banca per il momento non è contestabile, a mio avviso. Ma potrebbe se coinvolta visto che il regolamento è stato non applicato, venire ad una trattativa obbligata.(dipende anche da lei tener duro sui punti deboli esposti.

Resta la denuncia per truffa alla persona sul documento, spetta quindi alla P.S. verificare che la persona che ha presentato il documento..è incolpevole..perche' magari anche il doc. è stato rubato e/o falsificato.



Leo

Leo

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