Mi trovo in una situazione che mi sembra assurda. Pochi giorni fa ricevo una telefonata dal mio istituto di credito che mi chiede di restituire tutte le carte perchè il mio nominativa risulta iscritto alla CAI settore CARTER. Mi informo presso la filiale, dove i miei conti sono perfettamente in ordine, e non sanno darmi ulteriori informazioni se non la conferma della iscrizione del mio nome alla CAI. Mi rivolgo allora alla Banca di Roma, con la quale avevo concluso il mio rapporto di conto corrente per uno spiacevole incidente: il 16 gennaio 2006, a seguito dell'addebito delle spese della carta di credito, il mio conto rimaneva scoperto per 800 euro. La Banca di Roma mi manda una lettera di recesso dal contratto di bancomat e mi comunica l'iscrizione alla CAI. La lettera in questione, però, non mi perviene, perchè, diversamente da tutta la corrispondenza inviatami dalla banca nei 9 anni precedenti, mi viene inviata all'indirizzo di residenza e non al domicilio da me indicato. Al momento di prelevare, il bancomat mi trattiene la carta; è il 19 gennaio. Mi reco in banca il giorno dopo per capire perchè il bancomat sia stato trattenuto. MI SI DICE CHE C'E' UNO SCOPERTO MA NON MI SI DICE CHE SONO STATO SEGNALATO ALLA CAI. In ogni caso, faccio eseguire un bonifico di 3000 euro, in data 24 gennaio 2006, che copre abbondantemente lo scoperto sul mio conto. Indignato per la mancata restituzione della carta, apro un conto presso un altro istituto e, in marzo, chiudo il conto presso la Banca di Roma. Della segnalazione alla CAI vengo a sapere solo adesso (luglio). Secondo voi, uno scoperto di 800 euro, coperto dopo 6 giorni, è una giusta causa di recesso per la banca e giustifica la segnalazione alla CAI? La banca non avrebbe dovuto preavvisarmi per iscritto di voler procedere alla segnalazione? Vi sembra normale che, per questa storia, debba trovarmi iscritto alla CAI per due anni??Domani ho un appuntamento con il direttore della filiale. Se non dovessi ottenere la revoca dalla segnalazione, sono determinato ad agire in qualsiasi sede, anche giudiziaria.Vi sarò grato per qualsiasi consiglio, osservazione o indicazione.Grazie a tutti.
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18/07/2006, ore 10:32
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26/07/2006, ore 17:41
Egregio interlocutore,scrivi : " Vi sembra normale che, per questa storia, debba trovarmi iscritto alla CAI per due anni??"La normalità,come la lògica,come il buon senso,come la giustizia,sono cose che,entrando in una Banca,bisogna depositare nell'apposito sportellino,insieme alle chiavi e al telefonino.In quei santuari (del malaffare costituito e legalizzato) saremo sempre e solo sùdditi senza diritti,se non quelli decisi da loro.Auguri e un caro saluto. |
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