Buongiorno, alla fine di una carriera di commerciante 42 anni di attività, mi ritrovo con il rischio di finire al protesto per aver emesso un assegno postale con firma illeggibile rispetto a quella depositata nello specimen. Come accennato al 31.12.2018 cesso l'attività e metto in liquidazione la società una snc, che è proprietaria dell'immobile in cui esercitavo il commercio. Decido di riacquistare l'immobile con tanto di atto notarile, e stacco l'assegno postale dal conto mio privato, e lo deposito nel conto mio, della ditta. Dopo alcuni giorni mi vedo addebitare dei costi, da prima per spese di assegno impagato o poi per assegno protestato per firma illeggibile cod.32. In circa 10 giorni da buon pagatore divengo CATTIVO pagatore. Mi sono rivolto all'impiegato dell'ufficio postale , reclamando giustificazioni su quanto accaduto, l'impiegato ha sua discolpa mi disse che il numero telefonico in suo possesso non gli permetteva di raggiungermi, in quanto la linea fissa era stata chiusa da alcuni anni. Gli ho fatto notare che siamo in un paesino di 2000 anime in cui tutti si conoscono, ed aveva varie possibilità per raggiungermi e per permettermi di certificare che l'assegno era mio. Comunque ora mi trovo come in un tritacarne, in cui non sai con chi parlare, come poterti difendere, anche se voglio sistemare la cosa ad oggi risulta impossibile. Ho solo potuto fare reclamo alle poste. Ma chiedo come è possibile essere protestati senza un avviso, senza un avvertimento per poter ravvedersi, magari con nuovo assegno, magari certificando che anche se non uguale era la mia firma. Ovviamente l'assegno era coperto finanziariamente. Qualche suggerimento.....grazie Elio