salve, da un po' di giorni da un sereno sono passato a un incubo in quanto ma protestato o insolvenze, e causa di un assegno postale mi sto trovando agli occhi alturi di malpagatore. Vorrei delle info in quanto un assegno postale emesso fuori piazza il 30/11/08 e messo all'incasso il 01/12/08.Al momento dell'incasso di fondi insufficenti, e senza che nessuno mi avvisasse nè poste o beneficiario, mi vedo recapitare il 29/12/08 una raccomandata da poste che mi diceva le procedure da fare x un assegno impagato. Ho effettuato la liberatoria il giorno dopo come mi dice la raccomandata,e il beneficiario mi ha dato il tittolo originale, e fatta la presentazione alle poste con relative spese e accessori, nessuno mi ha saputo spiegare se l'assegno è stato protestato o meno,E' possibile protestare una persona solo in dieci giorni senza avvisare?Vorrei sapere come mi devo comportare,se sono stato protestato? se posso cancellare il protesto? devo omunicare anche la Banca D'italia come dice la raccomandata?fino a ora non ho ricevuto nessuna comunicazione o tantomeno spiegazini utili da poste italiane onotifica in merito. grazie e BUON ANNO 2009
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31/12/2008, ore 19:07
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01/01/2009, ore 22:41
dovresti recarti alla Camera di Commercio della tua citta' e vedere se sei stato protestato e con la liberatoria devi farti cancellare il tutto. |
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02/01/2009, ore 10:09
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02/01/2009, ore 13:39
Buon Anno. Secondo la mia esperienza gli assegni impagati per mancanza di fondi vengono consegnati al Notaio dalla Banca medesima. Il notaio protesta gli assegni. Poi arriva una lettera dalla Banca nella quale si legge che l'assegno Numero etc. dovrà essere pagato nei 60 gg. includendo 10% di penale e interessi del 3% per non essere inscritto al CAI (Centrale di Allarme Interbancaria). Anche se l'assegno viene pagato nei 60 gg. il protesto rimane per un anno. Per verificare se l'assegno è protestato si va alla Camera di Commercio. Io ho provato a cancellare il protesto prima del temine, ma sembra impossibile. Ho avuto la conferma da Camera di Commercio e dal Tribunale.Il protesto viene automaticamente segnalato alle banche, e dopo hai finito di vivere. Tutte ti chiedono di rientrare se non di chiudere il rapporto. Se poi hai bisogno di chiedere un mutuo, un prestito o una carta di credito, scordalo. Dimenticavo, vengono ritirate anche le carte di credito, oltre che hai libretti di assegno, ovviamente. Se qualcuno ha notizie diverse, sono le ben venute perchè se sei protestato è impossibile continuare a lavorare e non vivi più.ELENAB |
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02/01/2009, ore 19:34
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03/01/2009, ore 16:57
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