Buongiorno a tutti,

chiedo il vostro aiuto per la seguente situazione.
In data 03/12/2020, rientrato alla mia residenza dopo un mese di assenza, trovo nella cassetta postale una raccomandata (busta verde) contenente un verbale di contestazione (data notifica 13/11/2020) per un effrazione di un eccesso di velocità del 29/03/2020. Evidenzio bene il fatto che non ero presente all'atto della consegna in quanto mi trovavo un altra regione d'italia e che quindi non ho firmato alcun documento.
Dopo una verifica con altro consumo mi viene fatto presente che per motivi covid erano stati sospesi i termini di prescrizione dei verbali e che pertanto la multa andava pagata e che era stato esteso a 30 giorni il limite per il pagamento dell'importo ridotto al 30%, e da onesto cittadino ho effettuato il pagamento dell'importo in misura ridotta.

Tra l'altro a fronte di verifiche postume al pagamento vengo a conoscenza anche del fatto che il photored usato non fosse a norma e che molti ricorsi alle multe erano state anche vinte in contestazione.

Oggi 23/08/2021 trovo nella cassetta della posta l'avviso di giacenza per una nuova raccomandata, che una volta ritirata trovo all'interno un sollecito di pagamento riferito al verbale sopra indicato invitandomi a pagare, pena ingiunzione di pagamento, fermo automezzo e pignoramenti vari, l'importo massimo dell'effrazione del 29/03/2020 + maggiorazione e recupero spese.

Chiedo a voi se
- è corretto che l'ufficiale giudiziario lasciasse la raccomandata senza che nessuno fosse presente in casa.
- siete a conoscenza del fatto che Art 108 comma 2 del decreto cura italia 2020 sia stato effettivamente prorogato oltre il 31 Maggio
- esistono elementi per contestare questa situazione

grazie mille