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La vista del T-redNews - Romagna Letto 265 volte | Post 0 Notizia del 14/11/2009 - 15:45Stop ai semafori per le multeLa Cassazione: "Possono sbagliare, ci vuole un vigile"RIMINI - Semafori spia, la Cassazione mette probabilmente la parola fine alla controversa vicenda di T-Red, Vista-Red, Photored e compagnia bella. Dopo l’avvio delle inchieste (non ancora concluse) nelle Procure di mezza Italia, gli arresti e le denunce a funzionari di Polizia Municipale, assessori e persino sindaci dei Comuni che hanno utilizzato senza remore i vari sistemi in commercio, ecco che arriva la goccia che fa traboccare il vaso, e tremare gli amministratori, anche riminesi: multe legittime solo se c’è un vigile.Una lettura già valida (come nel caso di questa sentenza), ma solo prima dell’aggiornamento del Cds nel 2004, quando con il comma 1-bis e 1-ter dell’articolo 201 si ricompresero anche i semafori per le multe senza contestazione automatica. Qual è la novità allora? Che il principio su cui si basa la Sentenza n°23084 del 30 Ottobre 2009 della Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione è nuovo: se l’impianto è soggetto ad errori, allora serve un vigile in loco. E come noto T-Red e Vista-Red possono sbagliare, salvo poi che un vigile, a monte, visionando le fotografie o i video, scarti quelle non sanzionabili. Inoltre la Cassazione ha dichiarato nulla la multa per passaggio con il rosso rilevata attraverso apparecchiature a posto fisso se all’incrocio non è presente un vigile. Nota bene: non ha specificato se il “vampiro dei semafori” fosse un T-Red o un Vista-Red, ciò significa che tale vale per tutti, qualsiasi sia la “marca” con cui Comuni e consorzi di Comuni hanno “vestito a festa” i loro bilanci. Perché dietro questa ventata di “tecnologia per la sicurezza”, è stato alzato il velo su un business enorme, che diventa parte integrante e a volte fondamentale dei bilanci pubblici.La Suprema Corte ha accolto il ricorso di un automobilista, contro il Comune di Pregnana Milanese, che aveva contestato la sanzione ricevuta. Secondo i giudici l’attraversamento del semaforo a luce rossa, rilevata solo con lo strumento digitale si presta a probabili errori (anche oggi) nei casi in cui il veicolo, pur avendo impegnato l’incrocio correttamente con il semaforo verde, sia costretto a fermarsi subito dopo il crocevia per ingorghi con la conseguente rilevazione non esaustiva delle diverse fasi che solo la presenza del vigile può garantire. Il principio, in sostanza, per cui possano sbagliare, fa decadere di fatto l’altro assunto dietro cui sono stati difesi finora i vari “marchingegni”: può funzionare da solo, come stabilisce il nuovo Cds dall’agosto 2004. Il nuovo principio sarebbe valido invece, sostengono i vari comitati di cittadini, al di là del fatto che poi la norma specifica sia stata aggiornata comprendendo gli impianti semaforici (la multa era stata contestata infatti prima di tale aggiornamento).“Meglio tardi che mai. Quando eravamo noi a dirlo eravamo considerati dei pazzi. Ora che i T-red e altre diavolerie sono state mandate in pensione forzata, la Corte di Cassazione taglia la testa al toro e mette con le spalle al muro le amministrazioni e le ditte private che pensavano di aver trovato la gallina dalle uova d’oro dietro la parabola rossa dei semafori”. Così Mario Zampedri, da anni paladino della lotta contro i T-red nel veronese, commenta la sentenza e aggiunge: “La Corte cita l’articolo 384 del regolamento attuativo del codice della strada in riferimento al fatto dell’impossibilità della contestazione immediata «perché trattasi di norma regolamentare che non può derogare a quella generale sulla necessità della contestazione immediata, quando possibile, e della presenza dei vigili»”. Sulla base di questa sentenza potrebbero essere centinaia i ricorsi nei prossimi giorni, sia a Santarcangelo (dove la precedente amministrazione ha spento i due T-Red prima delle elezioni), sia a Rimini, dove sono in funzione i Vista-Red. La questione ora è allo studio dei legali di tutta Italia, che potrebbero utilizzare questa sentenza anche per superare il famoso aggiornamento dell’articolo 201 comma 1-bis e 1-ter che legittima quali strumentazioni fisse anche quelle ai semafori. Intanto le associazioni di consumatori non restano a guardare: già il Centro per i Diritti del Cittadino ha aperto un canale preferenziale per i multati di tutta Italia: [email protected] o 0824/279745.Daniele Bartolucci

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un solo appunto.il cds mette fra i casi non necessari alla contestazione immediata le infrazioni alle lanterne semaforiche degli incroci , cosi dette semafori. quindi nell'impostare un ricorso la questione contestazione immediata sarebbe gia persa in partenza.alcuni comuni hanno in parte risolto il problema della mancanza degli agenti al controllo dei Tred installando telecamere che filmano.queste non sono ne ammesse per la privacy ne a norma.per cui il divertimento continua. alla prossima sentenza.saluti

Hannibal
www.palombarimotociclisti.it


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Quante cose insegna questo forum. Allora mi viene a mente.che una volta attraversai le striscie pedonali con il rossonon mi fermò nessun vigile. Però a distanza un vigile mi riconobbe. e siccome il paese e piccolo " MPARI TURI" e troppo conosciuto.Mi arrivo la multa . pagai per non sentire borbottare nessuno.:ora leggo tutta questa novità , naturalmente non farò nesun ricorso Pero mi ha incuriosito e fatto rabbia. Quante cose storte esistono MA!!!!!TURI

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