Salve,Dovrei liquidare la parte uscente accollandomi la propria quota di mutuo e divenendo così proprietario unico dell'immobile ed intestatario unico del mutuo. La banca però ha già confermato che la metà uscente resterà presente come garanzia in termini giuridici (accollo non liberatorio). Poichè io e la mia ex convivente saremmo propensi per tale operazione, volevamo essenzialmente sapere se:1-In caso di vendita futura dell'immobile: rischio di essere vincolato dalla figura dell'accollante o posso gestire la vendita dell'appartamento in piena libertà?2-L'accollante potrà acquistare eventualmente un nuovo immobile o aprire eventuali finanziamenti senza essere vincolato dalla banca vista la sua presenza nel contratto come garanzia?3-In generale quali sono i diritti e doveri dell'accollato e dell'accollante?Ringrazio!
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04/05/2009, ore 21:32
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04/05/2009, ore 21:38
non sono un "legale" ma spero di poterti aiutare1-In caso di vendita futura dell'immobile: rischio di essere vincolato dalla figura dell'accollante o posso gestire la vendita dell'appartamento in piena libertà?---sì, alla banca sarà sufficiente che il debito venga estinto prima o contestualmente alla vendita.2-L'accollante potrà acquistare eventualmente un nuovo immobile o aprire eventuali finanziamenti senza essere vincolato dalla banca vista la sua presenza nel contratto come garanzia?---la presenza della garanzia ovviamente pesa (negativamente). di fatto il soggetto è impegnato (e così risulterà anche nelle banche dati).3-In generale quali sono i diritti e doveri dell'accollato e dell'accollante?---di fatto entrambi impegnati. vero è che il mutuo è intestato solo a te, ma l'ex convivente resta comunque impegnata come se fosse un "garante". |
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04/05/2009, ore 21:53
Quindi sostanzialmente i benefici di tale operazione sono più rivolti all'accollato che all'accollante in quanto in seguito all'atto notarile si ritrova ad essere proprietario dell'immobile senza dover effettuare un nuovo contratto di mutuo con spese relative? |
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05/05/2009, ore 12:46
Tutto giusto...tranne che l'acquirente(Thonk) è l'accollante, il venditore è il debitore...la banca che non lo ha liberato....accollataria.....come termini contrattuali.Se non vi è liberazione del debitore, questi rimane obbligato in solido col terzo." Se da una parte l'accollo rappresenta un beneficio economico per il venditore, che eviterà così di sopportare i costi di estinzione e di cancellazione dell'ipoteca, qualora risultasse cumulativo porterebbe con sé rischi ben più consistenti del risparmio ottenuto. |
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05/05/2009, ore 13:33
Gentile Utente,l'accollo di un mutuo, a mio parere, è sempre una scatola chiusa con i relativi vincoli.Sarebbe preferibile farne richiesta direttamente, presso un Istituto di Credito, valutando sul mercato le varie opportunità, in relazione ai suoi redditi.In tal modo, il debito precedente verrà estinto, ottenendo dalla banca lettera liberatoria e contestuale cancellazione dell'ipoteca.Cordialmente |
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05/05/2009, ore 16:44
Ringrazio,L'estinzione dell'attuale mutuo e la stipula di uno nuovo con altro istituto risulta attualmente troppo onerosa. Sarei quindi orientato comunque verso l'accollo. Mi chiedo piuttosto quali possano essere le motivazioni per le quali la metà uscente possa accettare serenamente un accollo non liberatorio visto che poi quest'ultima non risulta essere proprietaria di nulla... |
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