Innanzitutto grazie per la disponibilità.
Le premetto che sto facendo questa domanda in quanto ho informazione incompleta e sto cercando, al momento solo per curiosità personale, di ricostruire cosa accade nel contratto da cui ho stralciato la clausola di cui sopra.
Fornisco ancora un paio di dati: in contratto è indicato il valore del tasso Euribor 3 m preso a base di riferimento, diciamo tasso x. Inoltre è specificato il tasso leasing senza esplicitare spread, ma come mero dato numerico, diciamo tasso y (ovviamente maggiore di x).
Non sono in possesso del piano di ammortamento originario ma solo della serie dei pagamenti effettuati fino alla data in cui il l'utilizzatore è divenuto insovente. Sono altresì in possesso della serie, incompleta, delle fatture emesse dal Concedente riguardanti sia il pagamento dei canoni che le note di credito/debito per l'adeguamento all'indicizzazione.
Tutto ciò premesso vengo ai dubbi:
fino al punto 3, nessun problema, lo avevo già fatto.
non concordo sul punto 4 poiché nella clausola si parla di differenza con il parametro preso a riferimento e non la differenza tra le medie di due trimestri successivi, ma questo è un dettaglio.
Vorrei una conferma sul "capitalizzare trimestralmente", cosa che già avevo fatto, ma per sicurezza: il tasso euribor 3m è un nominale convertibile trimestralmente giusto? quindi trovo l'effettivo trimestrale dividendo per 4 e lo riporto su base annua effettiva, ovvero detto E l'euribor il tasso annuo effettivo sarà (1+E/4)^4-1.
Infine il punto 5. Io sapevo che le note di credito/debito sono calcolate solo sull'eventuale differenza in quota interessi mentre la quota capitale rimane invariata e pari a quella ottenuta dalla sviluppo iniziale del piano.
Se dovessi ricalcolare tutto il piano, varierebbero anche le quote capitale e diventa un casino. Di solito in tutti i mutui a tasso variabile non si ricalcolano le quote capitale. Ciò mi è confermato dalle fatture di pagamento dove i canoni rimangono quelli originari, nonché da un piano fornito dal concedente dove risulta che l'imputazione di tali fatture rimane coerente, per quanto riguarda le quote capitale, con il piano originario. Inoltre, non avendo esplicitato lo spread applicato, il ricalcolo dell'intero piano non potrei nemmeno farlo. La revisione delle sole quote interessi invece sì in quanto la variazione si può imputare alla differenza sulla parte variabile del tasso (quella costante, lo spread, essendo appunto costante non incide).
Mi resta un ultimo dubbio sul quale chiedo un parere se per esperienza avete già notato cose simili: sulle note di credito trimestrali trovo l'indicazione del tasso di riferimento, il famoso x di cui al contratto, e poi una tabella con le seguenti colonne:
tasso rilevato, cambio rilevato, adeguamento tasso, adeguamento cambio, adeguamento totale. Non avendo valuta rilevano solo quelle riferite al tasso.
In questa tabella appaiono 4 righe con 4 tassi diversi e il relativo importo di adeguamento. la prima riga origina una somma "irrisoria" che non saprei a cosa imputare. Le ultime tre sono verosimilmente (ho fatto i conti sul residuo e più o meno tornano) l'adeguamento delle quote interessi delle 3 rate del trimestre.
Ora, mi chiedo, come mai tre tassi diversi quando io me ne sarei aspettato uno solo, ovvero la media rilevata?
Osservo, infine, che, singolarmente presi, i tassi indicati sulle note sono inferiori al tasso medio del mese cui si riferiscono. Ma questo non mi sarei aspettato di doverlo considerare in quanto, come detto sopra, mi aspettavo di osservare un tasso unico che fosse la media di quei tre.
Ringrazio per qualsiasi aiuto siate in grado di darmi.