nel 2002 ho fatto la donazione a mia figlia dell'immobile adesso mia figlia vorrebbe prendere un mutuo volevo sapere se devo fare la rinuncia al diritto di abitazione o basta una autorizzazione all'ipoteca. Grazie
Rev.0 Segnala
18/01/2014, ore 11:19
|
||||
|
Vota ora facendo click sulle icone e vicino ogni domanda, commento o risposta
Rev.0 Segnala
18/01/2014, ore 11:51
nulla di tutto ciò; se tua figlia, come credo, ha la nuda proprietà e tu l'usufrutto, è nel pieno diritto di chiedere un mutuo prima casa. .... e continuavano a chiamarlo l'ineffabile. |
||||
|
Rev.0 Segnala
18/01/2014, ore 12:35
La donazione può essere sempre "attaccata" dagli eredi legittimi (se ci sono o se arrivano), in qualsiasi momento, per cui chi riceve un immobile donato a garanzia ci va con i piedi di piombo. Notizie non precise ma precisissime si trovano sul sito del "Notariato", dove si possono scaricare tante guide utile ai cittadini, scritte insieme ad associazioni di consumatore. C'è la guida sulle "donazioni" http://www.notariato.it/export/sites/default/it/notariato/chi-siamo/allegati-chi-siamo/Guida_donazioni_2012.pdf
La donazione, comunque si consolida dopo 20 anni dalla stessa se il donante rimane in vita, altrimenti 10 anni dopo la sua morte. Nel caso specifico, la banca sicuramente vorra coinvolgere anche il donante nella richiesta del mutuo. Qui non capiamo se ci sono implicazioni fiscali pe ril mutuo, ma se non ve ne sono la contestazione va bene, altrimenti, il donante si potrà proporre solo come garante, lasciando il mutuo intestato solo al richiedente. La conclusione è che chi ha donato deve partecipare alla richiesta.
Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI |
||||
|
Rev.0 Segnala
18/01/2014, ore 13:22
e' poco chiaro cosa dice, perche' parla di diritto di abitazione. il diritto di abitazione e' cosa diversa dall'usufrutto. comunque la figlia ha il diritto di chiedere un mutuo dando in garanzia l'immobile.dipende solo da quanto viene valutato dalla banca.cioe' se per intero oppure lei ha un usufrutto. Se non vado errato in caso di vendita il diritto di abitazione si perde. Per quanto riguarda le eventuali azioni di rivalsa sugli immobili donati concordo che ci possono essere dei problemi. tralascio le spiegazioni ma l'immobile donato e' una patata bollente. se un suo creditore oppure un suo erede richiedono il rientro/collazione la proprieta' alla figlia viene a mancare. concordo con Dante, le chiederanno di partecipare Hannibal www.palombarimotociclisti.it Hannibal www.palombarimotociclisti.it |
||||
|
Rev.0 Segnala
18/01/2014, ore 18:15
Forse mi sono spiegata male mia figlia ha la nuda propieta e io il diritto di abitazione la banca ha chiesto a me di fare la rinuncia al diritto di abitazione, pero' mi hanno detto che si puo chiedere alla banca l'autorizzazione a mettere l'ipoteca grazie |
||||
|
Rev.0 Segnala
18/01/2014, ore 18:28
lei non ha il diritto di abitazione, se la figlia possiede la nuda proprietà lei ha l'usufrutto - la differenza e' che il diritto di abitazione non e' cedibile mentre l'usufrutto le permette di abitare l'immobile oppure affittarlo ad altri. entrambi decadono con la morte di chi ne gode. presunto che la casa valga 100. la nuda proprietà vale 80 e l'usufrutto 20 (il valore dipende dalla sua età). al momento l'immobile costituisce una garanzia di 80, se lei rinuncia la garanzia sale a 100. tuttavia mi permetto consigliarle non rinunciare all'usufrutto, trovi una formula con la banca, l'usufrutto puo sempre essere una fonte di reddito per lei e il futuro e' sempre una incognita. saluti Hannibal www.palombarimotociclisti.it Hannibal www.palombarimotociclisti.it |
||||
|