Buon giorno,
sono nero, vi racconto quanto mi è successo con la mia banca: per l'acquisto di un appartamento, già a fine febbraio avevo fatto richiesta di mutuo ad una banca (la Cassa di Risparmio del Veneto , una filiale di Vicenza). La richiesta che facevo era per un importo di 60.000 euro , soldi da destinare alla ristrutturazione in quanto la quasi totalità (130.000 euro ) era in mio possesso. Ai primi di marzo ,mi reco presso l'agenzia immobiliare x fare la mia proposta di acquisto al venditore, vincolando all'ottenimento del mutuo prima casa e impegnandomi a versare 5000 euro di caparra confirmatoria e a effettuare il preliminare entro il 30 aprile (versando 50.000 euro) e a rogitare entro il 31 maggio.
Dopo aver presentato tutta la documentazione richiesta dalla banca (tra cui anhe la firma a garanzia fidejussoria di madre : precisiamo ho un reddito di 1600 euri e un finanziamento di 190 euro mensili per auto con capitale 5700 da restituire , come capacità reddituale non mi sono state fatte obiezioni) a fine mazro il direttore mi contattatta per comunicarmi che il mutuo era stato deliberato e che potevo procedere, senza rilasciarmi una comunicazione scritta. Al 13 aprile il notaio invia la relazione alla banca e tempo pochi giorni (il 19 aprile stesso )saremmo andati al rogito. Fiducioso dell'esito dell'iter della pratica, invio disdetta al proprietario dell'immobile presso cui sono in affitto, comunicando che avrei lascaito a giugno l'appartamento. Senonchè sorge un problema per una piantina , che non è disponibile per via telematica per cui il rogito viene rimandato. Decorrono i tempi concordati nella proposta per cui il venidtore mi vincola al preliminare. La banca mi conferma che posso andare al preliminare tranquillamente. Viene fatto il preliminare il 17 maggio e viene fissato il rogito per il 31 dello stesso mese. La mattina del 31 maggio ,alle ore 9.00 il direttore mi contatta per dirmi che la banca non eroga il mutuo in quanto è sorto un problema sull'appartamento per via di una donazione fatta in orgine da madre a figlio per la venidta del terreno al costruttore per cui devono decorrere altri 4 anni allo scadere dei 20 anni. E il direttore mi invita a trovare in 6 ore 20.000 euro per trovare i soldi mancanti per l'acquisto dell'appartamento. Mi dice : "li chieda a qualcuno, sua madre, veda lei". Io sono precipitato nel vuoto. Dopo un corri corri di telefonate, agenzia , notaio etc, concede a elargirmi uno scoperto di 25.000 euro sul conto per l'acquisto, altrimenti avrei perso 55.000 euro non potendo acquistare la'ppartamento. Quello che dico: ma è ammissibile un comportamento del genere? La banca che avevea ricevuto la relazione dal 13 aprile al 31 maggio non aveva ancora preso in mano la pratica?
Non è finita: il direttore mi viene a dire: "le do il numero di questo mediatore finanziariosi rivolga a lui per la sua situazione, io le tengo il fido per due mesi perchè sono sicuro che altre banche le faranno questo mutuo e non le firmo nessuna carta in cui noi le ammettiamo di non averle erogato il mutuo".
Bene , io sono senza parole: mi ritrovo con uno scoperto da coprire entro due mesi e senza la certezza di ottenere un mutuo, e con un appartamento, al momento non abitabile perchè da ristutturare e senza i soldi per farlo.
Perdonate lo sfogo, sono ancora sotto shock: avreste dei suggerimenti per me?
Vi ringrazio in anticipo per il supporto , psicologico e non solo
Un abbraccio