Salve,Agli inizi di giugno io e la mia fidanzata abbiamo richiesto un mutuo per acquisto prima casa. La vendita è tra parenti (la casa viene acquistata dalla madre e dai suoi fratelli).Dopo due mesi di tira e molla vari ci siamo trovati nella situazione di:Mutuo cointestato a me alla mia fidanzata ed a mio padre come garante. Assicurazione lavoro/morte/infortunio "obbligatoria". Qualche settimana fa è venuto il perito che ha valutato la casa meno di quanto fosse stata valutata a suo tempo. Credem finanzia anche il 100% dell'acquisto ma nel caso particolare dice che l'immobile non fornisce sufficienti garanzie per l'importo richiesto.A questo punto quindi:a) Non vogliono restituirci l'onorario del perito (cosa che sarebbe accaduta SOLO se il mutuo si fosse finalizzato). b) Anche se non ci vogliono restituire tale onorario non ci vogliono fornire neppure copia della perizia che NOI abbiamo pagato.c) Non vogliono restituirci i documenti presentati perchè "parte integrante della pratica" e quindi stati di famiglia e via dicendo resterebbero a loro e per presentare nuova richiesta di mutuo dovrei nuovamente produrli.Possono realmente agire nella maniera succitata senza darci uno stralcio di documento scritto in cui ci fanno presente perchè questo mutuo sia stato rifiutato dopo due mesi di lavorazione?Grazie mille per l'aiuto che vorrete/potrete fornirmi.
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29/07/2011, ore 10:49
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29/07/2011, ore 11:20
fate richiesta con raccomandata A/Rla documentazione ovviamente resterà a loro in quanto se ci fossero dei controlli devono averla archiviata, ma la copia della perizia DEVONO fornirla |
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29/07/2011, ore 17:26
TOCELLICO dice<< |
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29/07/2011, ore 20:04
La perizia è da pagare comunque e la stessa deve essere data ai richiedenti la perizia, se la banca non lo fa commette un abuso. Tenete presente, per il futuro, che il valore del cespite a garanzia con la piena applicazione di Basilea due, viene calcolato in altra maniera, per cui i fogli informativi che dicono che finianziano sino all'80% del valore di perizia dicono FESSERIE (e qui dovrebbe intervenire qualche associazione di consumatori affinchè le banche siano più precise), infatti, per la mitigazione del riscgio prevista da Basilea2 finanziano l'80% del valore di immediato realizzo che è pari a circa il 60% del valore di perizia e questo si evince dalla lettura della perizia (sarà per questo che la banca non la vuole mollare?). Trasparenza ci vuole. Poi per l'acquisto, consiglio vivamente di escludera dall'atto di compravendita la futura moglie ed intestare il bene solo a te. Infatti vi sono grossi problemi di legittima ed un acquisto (anche parziale) tra padre e figlio/a crea grossissimi problemi, per il mutuo, invece si può fare co intestato. |
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01/08/2011, ore 09:44
Innanzitutto grazie per le cortesi risposte.Che la perizia andasse pagata è naturale ci mancherebbe. Il problema nasce dal fatto che la banca ha trovato da ridire in merito a dei fidi bancari del venditore (che per loro sono degli "sconfinamenti") che essendo nostro parente avrebbe automaticamente portato ad una vendita per liquidità.Quello che mi domando a questo punto è: se tali "sconfinamenti" precludono la possibilità di avere il mutuo che avete inviato a fare la perizia? |
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03/08/2011, ore 09:37
Sr....................te, solo st....................te quelle dette dalla banca. In pratica sta dicendo che trattasi di una operazione fittizia per dare liquidità al venditore ora in difficoltà finanziarie, basta cambiare banca a questo punto. E poi a loro che gli frega della situazione se tantissime volte sono le banche stesse che propongono mutui di liquidità per consolidamento debiti? Ma!!!!!!!!!!!! Certe volte sono proprio strane (loro non io) |
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