Sono titolare di un Mutuo Fineco a tasso variabile di 20 anni, con possibilità di opzione al tasso Fisso esercitabile ogni 3 anni.Visto l'andamento dell'euribor, a marzo del 2007 decido di passare al tasso fisso per tre anni, attendendomi conseguentemente un aumento della rata.Invece, nonostante il nuovo tasso fisso sia superiore al tasso variabile in essere fino a quel momento, la rata si riduce. Chiamo il call center, che mi spiega che il piano di ammotamento viene ricalcolato ex novo sul debito residuo fino alla rata precedente l'opzione.Così vengo a scoprire che, da quel momento, la quota capitale di ogni singola rata risulta ridotta rispetto al piano d'ammortamento originario e quindi, di conseguenza, la rata si è ridotta perché sto restituendo meno capitale rispetto a quanto previsto originariamente.Gli effetti negativi sono 2: - il punto in cui la quota capitale e la quota interessi si bilanciano viene spostato in avanti nel tempo - alla scadenza dell'opzione, tornerà in vigore il tasso variabile su un capitale che si è ridotto di meno ripetto a quato previsto per cui, a parità di condizioni rispetto all'inizio del mutuo, la rata aumenterà.Poiché sul contratto non c'è la minima menzione relativa a questo strano (ovviamente favorevole alla banca) meccanismo, ma si parla solo di applicazione di un tasso d'interesse fisso per 3 anni, potrò rivalermi sulla banca in qualche modo?Grazie
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07/01/2009, ore 11:30
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07/01/2009, ore 11:34
Non è che il meccanismo sia favorevole o meno alla banca, alcune banche adottano il "ricalcolo" del piano di ammortamento ad ogni variazione del tasso, altre tengono invece inalterato il piano di rientro dal capitale.Hai però la possibilità di accantonare la differenza per fare un rimborso parziale. |
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07/01/2009, ore 11:37
Bisognerebbe che riporti esattamente tutte le note in contratto, che trattano dell'ammortamento capitale e l'eventuale variazione a seguito di differente scelta del tasso con l'opzione.Se effettivamente non c'era, dovrà trovare scritto qualcosa sulla durata di quello originario, e perchè varia, se non è scritto niente non possono inventarsi la variazione. |
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07/01/2009, ore 15:04
L'esercizio dell'opzione di passaggio al tasso fisso generalmente non prevede il ricalcolo dell'ammortamento (salvo particolari verifiche del suo contratto) .Lei dovrebbe quindi continuare a pagare il suo mutuo in base alle nuove condizioni fissate e partendo in linea capitale da quanto effettivamente residua. Non ha mica modificato la durata. |
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07/01/2009, ore 16:06
Dipende, ci sono contratti per cui il piano di ammortamento viene ricalcolato ad ogni variazione del tasso, per cui sarebbe normalissimo in questa circostanza. |
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07/01/2009, ore 17:21
Sì daccordo, però nelle clausole c'è scritto il ricalcolo in seguito al cambio tasso con opzione. |
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